23/09/2025
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Ho pensato che queste immagini meritano di rimanere qui, nella mia memoria, visibili e facilmente accessibili. Non perché abbia timore di scordarmele ma perché, avendole sotto gli occhi, forse potrei avere l’opportunità di rivivere parte dell’emozione provata mentre camminavo con loro e, con difficoltà, cercavo di rispondere alle domande.
Un misto tra tristezza, stupore, impotenza e coraggio.
Non pensavo che verbalizzare contenuti, apparentemente semplici, avrebbe aiutato me stessa a comprendere quanta fatica ho fatto in questi mesi ad affrontare la quotidianità della cronaca internazionale, quanta fatica nell’accettare di aprire i social finendo in un algoritmo orrorifico, quanta fatica nel nascondere la paura sotto il tappeto pensando a quale futuro vivranno i miei figli e i piccoli umani di tutto il mondo.
Non so quale sarà questo futuro ma spero possiate sentirvi liberi di conoscere, comprendere, difendere, mediare e parlare. Anche quando sarà difficile.