24/10/2025
Tutti pensano che gli adduttori servano solo per chiudere le gambe.
Falso: il grande adduttore è il muscolo più frainteso del corpo, perché fa molto di più che “stringere le cosce”.
Guarda l’immagine: non è un solo muscolo, ma due in uno. La porzione pubofemorale (in blu) è più anteriore e lavora da flessore, la porzione ischiocondilare (in rosso) è più posteriore e agisce da estensore. In pratica, è un muscolo che cambia funzione a seconda della posizione dell’anca.
Per chi non è del mestiere: è come un elastico con due anime opposte, che decide se spingerti o tirarti in base a come ti muovi.
Per i colleghi clinici: parliamo di un muscolo biarticolare con duplice innervazione (otturatorio e tibiale del nervo sciatico), ponte funzionale tra catene anteriori e posteriori, fondamentale nella stabilità pelvica e nel controllo eccentrico durante l’appoggio monolaterale.
E quindi? Significa che dolore inguinale, pubalgia o tensione posteriore non vanno mai letti in modo isolato: dietro c’è un muscolo camaleontico che lavora su due fronti.
Qualcuno dirà: “parli di catene miofasciali, di doppia innervazione.. paroloni”.
Tradotto: il grande adduttore è il muscolo che non sa scegliere da che parte stare, e proprio per questo tiene insieme il bacino.
La buona notizia? Se impari a farlo lavorare bene, la tua anca ringrazia, la schiena respira e la camminata diventa finalmente.. simmetrica.