Oliviero Donà - Psicologo

Oliviero Donà - Psicologo Mi chiamo Oliviero Donà, sono uno Psicologo e Psicoterapeuta in formazione. Oltre alla pratica cli

14/11/2025

TERAPIA DELLA COPPIA - 30
AMORI IN RETE

Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.
Un numero impressionante di rapporti stabili e duratori (si calcola un terzo di questi) sono nati tramite conoscenze su siti web dedicati, da contatti in rete. Internet ha introdotto una differenza nelle relazioni amorose di natura qualitativa e sociale. Incominciamo con l’osservare che i dispositivi digitali vengono usati come se si aumentasse la propria autonomia, vivendo connessi con interlocutori fantasmatici, in un “falso gruppo”, dove numerosi individui comunicano tra loro attorno a temi specifici ma mai ben definiti, continuamente cangianti, per cui l’immagine è quella che Han chiama “sciame digitale”. Lo schermo crea un inganno sull’intimità che da un lato sembra amplificata proprio perché davanti c’è un oggetto, lo schermo appunto, che fa da scudo, che illude di mantenersi nascosti, ma che spinge a svelarsi molto di più che davanti, vis-à- vis, con un amico: la narrazione di sé non è inibita, anzi è esasperata e talora perfino variamente modificata a seconda dell’interlocutore.
Certo il web moltiplica le opportunità, pur richiedendo un certo rispetto della distanza: troppa esposizione, troppo distacco dal reale riducono o annullano il pudore, aumentando l’autoreferenza e potenzialmente riducendo la curiosità.
Le relazioni sul web sono caratterizzate da narrazioni brevi, a spot (una storia, poi un’altra, poi un’altra) più che narrazioni ricche, corpose e integrate tra loro; si è spinti a “chattare” più che ad incontrarsi, senza esposizione fisica, per tutto il tempo che si ritiene opportuno; questo ha i suoi vantaggi, perché permette di non mostrarsi subito fisicamente e offre la possibilità di offrire di sé delle parti ad uso e consumo dell’altro, ma anche “di illuminare nuove parti di sé” (U.Telfener).
I giovani sembrano più interessati ad una sorta di socializzazione anche di stampo sessuale, poiché scorrono profili, valutano il proprio gradimento, giocano sul corteggiamento, arrivano ad organizzare l’incontro ma alla fine spesso non si incontrano. Vengono anche esibiti aspetti del proprio privato (cosa sto mangiando, dove mi trovo in questo momento, cosa sto facendo), che appare come un desiderio di far conoscere la propria personalità da un punto di vista condivisibile e di mostrarsi sinceri (una sincerità filtrata dalla volontà di piacere). Si cercano consenso e conferme.
Molti adulti raccontano come di fronte alla telecamera del loro computer si sentono totalmente disinibiti quando amoreggiano con un partner a distanza. I sentimenti sono veri, molto forti, il coinvolgimento è potente, vi è eccitazione, aspettativa, scambi audaci, voglia di mettersi in gioco.
“Gli amori in rete”, scrive la Telfener, “sono distanti, ma anche molto intimi”. E il web costituisce anche un luogo per mettersi alla prova, per osare e per sperimentare. Se Internet è l’unica modalità di relazione amorosa è esagerato e richiede un approfondimento di motivazioni e significati, se Internet invece è una delle modalità può anche essere uno stimolo.
Certo ognuno usa la rete per come è strutturato psichicamente e chi si perde probabilmente si sarebbe perso anche in altro modo. E’ possibile innamorarsi in rete, purchè la realtà resti il luogo della conoscenza autentica dell’altro

07/11/2025

PSICOTRAUMATOLOGIA - 48
“Specchi deformanti. Le narrazioni del sé, degli altri, del mondo” pensieri in libertà sul trauma dopo il congresso S.I.P.I.

L'importanza del terapeuta come regolatore psiconeurobiologico risiede nella comprensione profonda che il trauma non è semplicemente un evento narrativo, ma uno stato di profonda disregolazione impresso nel sistema nervoso autonomo del paziente. Le esperienze traumatiche, in particolare quelle legate all'attaccamento precoce, compromettono lo sviluppo dei circuiti cerebrali deputati all'autoregolazione emotiva, rendendo difficile per l'individuo tollerare o modulare l'attivazione emotiva intensa. In questo contesto, il terapeuta, mantenendo una presenza calma, sintonizzata e non giudicante, funge da sistema di regolazione esterno. Attraverso la comunicazione implicita, mediata dal tono di voce, dalla postura e dall'attitudine relazionale, il terapeuta invia segnali di sicurezza che vengono processati direttamente dai circuiti subcorticali del paziente, bypassando le difese cognitive e riattivando la capacità di connessione. Questa regolazione interattiva è cruciale per espandere progressivamente la capacità del paziente di tollerare gli stati emotivi intensi, creando una base neurobiologica di sicurezza essenziale prima e durante qualsiasi elaborazione cognitiva del trauma.

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05/11/2025

PILLOLE DI SAIGA

📖 Sta arrivando piano piano (o a grandi passi secondo alcuni) quel momento dell'anno in cui tra gli allievi (e non solo) inizia a serpeggiare preoccupazione.

Stanno per finire le lezioni, iniziano ad arrivare mail di convocazione, ci si passano informazioni sulle commissioni... ohibò, a breve gli esami!!
Quelli del primo chiedono come saranno, quelli del secondo "ma sempre anche lo scritto?", quelli del terzo "ce la faremo anche quest'anno", per quelli del quarto è scompiglio!

In segreteria è un disastro, diecimilacinquecento documenti da preparare, mail da inviare, fatture da approntare, informazioni da rilasciare, "quante ore ho fatto, sono a posto?", "ce l'abbiamo questo libro?", "hai trovato il mio quaderno?", "sono a posto con le rate"?..... sì, inizia ora un periodo f***e, energico, emozionante, caotico (...chi vuole può aggiungere nei commenti...), ma quanto bello!?

E allora ci aggiorneremo a breve, con le PILLOLE DI SAIGA, per far vivere a tutti l'atmosfera che si vivrà da ora a dicembre!!

Seguiteci su www.scuolasaiga.it
oppure scrivete a edallagrana@saiga.it



03/11/2025

"Nel corso degli anni, grazie alle mie diverse attività professionali e private, si è sempre più rafforzata in me la convinzione che già nutrivo da bambina, che il giardino dell'anima e l'anima del giardino siano un'unica realtà. Giardini e anime si appartengono, costituiscono uno spazio segreto tra ciò che è chiaro e ciò che è oscuro, tra cultura e natura, tra coscienza e inconscio, tra spirito e corpo. In questo libro voglio esaminare proprio tale spazio intermedio, da cui sono stata catturata".

(Dalla quarta di copertina):
Ruth Ammann, forte della doppia esperienza di architetto e psicoterapeuta, coniuga la concezione reale di giardino come elemento naturale con quella simbolica di giardino dell'anima, ossia luogo terapeutico, archetipo della vita, immagine interiore positiva, fonte di energia e speranza, spazio vitale. Ricordi di gioventù, momenti di vita, sogni, viaggi e accenni alla pratica professionale accompagnano il racconto dell'affascinante relazione che lega l'autrice al giardino, per poi abbracciare in modo più ampio l'analisi di quel magico influsso benefico e rivitalizzante che la natura esercita sull'essere umano.

Ruth Ammann (2008), Il giardino come spazio interiore, Bollati Boringhieri, Torino

28/10/2025
22/10/2025

Il corso di Specializzazione in Psicoterapia della Scuola S.A.I.G.A., ad orientamento psicodinamico adleriano, si basa su un'impostazione che integri il Sapere, il Saper fare e il Saper essere quali competenze indispensabili della pratica psicoterapeutica.  Lo psicoterapeuta, che operi nei contest...

21/10/2025

Nascere significa entrare nel regno della gravità.. “Quando un bambino nasce si trova nella condizione di un astronauta che è stato sparato fuori nello spazio senza una tuta spaziale” sostiene Esther Bick, voce fondamentale nella comprensione dell’esperienza umana più precoce che esista, quella del neonato.

Secondo l’autrice, il neonato ha bisogno di “essere tenuto insieme” da chi si occupa di lui, essendo entrato in un mondo che ha una forza di gravità che lui non conosce, avendo egli vissuto dentro la pancia della madre, immerso nei suoni intraddominali, nel calore e nella musicalità della sua voce. L’ “oggetto contenitore” viene percepito quindi come una pelle senza la quale sarebbe rapito da angosce catastrofiche come il cadere nello spazio o nel vuoto, il sentirsi perso o terribilmente privo di confini, con il liquefarsi.

L’istinto di “aggrappamento” che si declina nell’afferrare e nell’attaccarsi, nell’essere tenuto saldamente dalla madre, permette quindi l’esperienza di essere e sentirsi contenuti dentro una pelle che tiene insieme in tutte le proprie parti, permettendo lo sviluppo di processi più complessi come la “seconda pelle” e l’ “autocontenimento”, necessari per la costruzione di un senso di sé stabile, coeso ed integro.

Se non si trova un contenimento che produce coesione potranno esserci le condizioni per una “adesività”, concetto molto caro all’autrice: un collante precario che impedisce la disintegrazione ma non favorisce i processi di costruzione integrata del sé.
Qualora la “adesività” prevalesse sull’ “autocontenimento”, secondo Dino Vallino, psicoanalista che riprende il lavoro di Ester Bick, si potranno incontrare dei pazienti che non si rendono disponibili all’analisi di transfert a meno che il setting non sia stato “estremamente costante e la tecnica assai ferma”.

18/10/2025

Delle Artiterapie e dei Mondi Analogici - 42

L'ambivalenza è una qualità del sentire interiore, ma in quanto tale può essere percepita e rappresentata attraverso gli organi di senso e i linguaggi relativi ad essi.
Quindi, ascoltare un brano in cui sonorità basse, profonde, che inducono regressione, vengono intruse da suoni acuti e penetranti che invece spingono all'arousal, realizza la difficile ambivalenza che viene richiesta nella meditazione.
Oppure un campo di fiori multicolori sovrastato da un cielo rosso e alberi spogli, che ti attrae e inquieta allo stesso tempo. Come è nella natura del sangue, che rappresenta sia lo slancio vitale che la paura della violenza.

16/10/2025

OPEN DAY 2025

🔴 ANCORA SOLO 6 POSTI PER L'ISCRIZIONE AL PRIMO ANNO DELLA SAIGA!

Per gli Open Day ci sono ormai poche giornate tra cui scegliere e possibilità di iscrizione, ma ricordiamo che si possono prenotare anche momenti privati.

Se siete curiosi di conoscere la nostra Scuola, i nostri docenti e di ascoltare una lezione insieme agli allievi della Scuola allora iscrivetevi!

📌 Per conoscere giorni e orari, e per le iscrizioni, andare su www.scuolasaiga.it

Vi aspettiamo!

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13/10/2025

È la sciatrice italiana più vincente di sempre nella discesa libera.1 oro olimpico, 1 argento olimpico, 4 Coppe del Mondo.Ebbene sì, Sofia Goggia è passata d...

10/10/2025

TERAPIA DELLA COPPIA - 29
LA SESSUALITA' NELLA VITA DI COPPIA

Ci possiamo chiedere: è l’insoddisfazione sessuale a determinare i conflitti di coppia o viceversa? Possiamo osservare una sorta di circolo vizioso: Incomprensioni sulle esigenze sessuali generano tensioni relazionali generali che in genere riducono l’attività sessuale, e la riduzione dell’attività sessuale genera tensioni. E diciamo che il malessere psicologico, sia individuale che relazionale, influenza la risposta sessuale. Guardiamo più nel dettaglio.
1. Desiderio sessuale: A livello organico, il desiderio sessuale è influenzato da una serie di neurotrasmettitori e ormoni nel cervello, come la dopamina, la serotonina e il testosterone. Gli aspetti psicologici come lo stress, l'ansia e la depressione possono alterare il bilancio di questi neurotrasmettitori, influenzando così il desiderio sessuale. Ad esempio, lo stress cronico può aumentare i livelli di cortisolo, che a sua volta può sopprimere il desiderio sessuale.
2. Eccitazione: Durante la fase di eccitazione, il corpo risponde a stimoli sessuali attraverso l'aumento del flusso sanguigno ai genitali. Gli aspetti psicologici come l'ansia da prestazione o la preoccupazione per il corpo possono attivare il sistema nervoso simpatico, che può portare a una reazione di "combattimento o fuga" e interferire con l'eccitazione sessuale.
3. Orgasmo: Durante l'orgasmo, avvengono una serie di contrazioni muscolari involontarie e l'aumento del flusso sanguigno ai genitali. Gli aspetti psicologici come la tensione emotiva o la distrazione mentale possono interferire con la capacità di rilassarsi e di lasciarsi andare durante questa fase, rendendo più difficile raggiungere l'orgasmo.
4. Risoluzione: Dopo l'orgasmo, il corpo ritorna gradualmente al suo stato di riposo. Gli aspetti psicologici come la sensazione di colpa o la mancanza di soddisfazione emotiva possono influenzare il rilascio di neurotrasmettitori come l'ossitocina e l'endorfina, che sono coinvolti nella sensazione di benessere e di vicinanza emotiva durante la fase di risoluzione.
Le varie disfunzioni sessuali, quando venga esclusa una causa esclusivamente e sicuramente organica (che va sempre sospettata e indagata prima di dare valenza psicologica al sintomo), vanno interpretate come sintomi psicosomatici dall’alto valore simbolico: è uno dei vari canali comunicativi del disagio interiore che si manifesta sul corpo. Dovremo cercare pertanto risentimento, paura, rabbia, senso di colpa, vergogna, chiusura, evitamento, aggressività, rancore, non accettazione di sé e/o dell’altro, non ti amo, disvalore, “non ti voglio, voglio altro“, disagio fisico, punizione, ti privo di una parte di me, un modo per ristabilire potere e controllo, non voglio un figlio… Entrano in gioco sentimenti di inadeguatezza? O di potere? Chi fa cosa?
La sessualità, con le sue alterazioni, non è dunque un atto isolato, ma è strettamente intrecciata con altri aspetti della vita di coppia, come la comunicazione, l'intimità emotiva e la dinamica relazionale, lo stile di vita di entrambi i partner e il loro senso della vita (individuale e di coppia). Come in qualunque altro sintomo psicosomatico, dovremo ricercare il finalismo che è nascosto: qual è il fine? Cosa vuole dire il paziente? (a se stesso, al partner, e al terapeuta quando arriva in terapia?)

08/10/2025

INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DEL SUICIDIO E IL TRATTAMENTO DEL LUTTO SUICIDARIO

8 novembre 2025
4 crediti ECM

La suicidarietà rappresenta uno dei temi che maggiormente impegnano i professionisti della Salute Mentale, per le difficoltà di inquadramento diagnostico, di valutazione ed intercettazione del rischio, nonché per le sue implicazioni etiche.
Il Seminario propone uno spazio di riflessione su questo tema, con una focalizzazione sugli interventi di prevenzione e sulle peculiarità dell’aiuto psicologico finalizzato alla presa in carico dei survivors.

Per informazioni e iscrizioni:
https://www.saiga.it/corsi/interventi-per-la-prevenzione-del-suicidio-e-il-trattamento-del-lutto-suicidario

Per informazioni edallagrana@saiga.it

Indirizzo

Via Enzo Verrando, 10
Bordighera
18012

Telefono

+393332687785

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