14/11/2025
TERAPIA DELLA COPPIA - 30
AMORI IN RETE
Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.
Un numero impressionante di rapporti stabili e duratori (si calcola un terzo di questi) sono nati tramite conoscenze su siti web dedicati, da contatti in rete. Internet ha introdotto una differenza nelle relazioni amorose di natura qualitativa e sociale. Incominciamo con l’osservare che i dispositivi digitali vengono usati come se si aumentasse la propria autonomia, vivendo connessi con interlocutori fantasmatici, in un “falso gruppo”, dove numerosi individui comunicano tra loro attorno a temi specifici ma mai ben definiti, continuamente cangianti, per cui l’immagine è quella che Han chiama “sciame digitale”. Lo schermo crea un inganno sull’intimità che da un lato sembra amplificata proprio perché davanti c’è un oggetto, lo schermo appunto, che fa da scudo, che illude di mantenersi nascosti, ma che spinge a svelarsi molto di più che davanti, vis-à- vis, con un amico: la narrazione di sé non è inibita, anzi è esasperata e talora perfino variamente modificata a seconda dell’interlocutore.
Certo il web moltiplica le opportunità, pur richiedendo un certo rispetto della distanza: troppa esposizione, troppo distacco dal reale riducono o annullano il pudore, aumentando l’autoreferenza e potenzialmente riducendo la curiosità.
Le relazioni sul web sono caratterizzate da narrazioni brevi, a spot (una storia, poi un’altra, poi un’altra) più che narrazioni ricche, corpose e integrate tra loro; si è spinti a “chattare” più che ad incontrarsi, senza esposizione fisica, per tutto il tempo che si ritiene opportuno; questo ha i suoi vantaggi, perché permette di non mostrarsi subito fisicamente e offre la possibilità di offrire di sé delle parti ad uso e consumo dell’altro, ma anche “di illuminare nuove parti di sé” (U.Telfener).
I giovani sembrano più interessati ad una sorta di socializzazione anche di stampo sessuale, poiché scorrono profili, valutano il proprio gradimento, giocano sul corteggiamento, arrivano ad organizzare l’incontro ma alla fine spesso non si incontrano. Vengono anche esibiti aspetti del proprio privato (cosa sto mangiando, dove mi trovo in questo momento, cosa sto facendo), che appare come un desiderio di far conoscere la propria personalità da un punto di vista condivisibile e di mostrarsi sinceri (una sincerità filtrata dalla volontà di piacere). Si cercano consenso e conferme.
Molti adulti raccontano come di fronte alla telecamera del loro computer si sentono totalmente disinibiti quando amoreggiano con un partner a distanza. I sentimenti sono veri, molto forti, il coinvolgimento è potente, vi è eccitazione, aspettativa, scambi audaci, voglia di mettersi in gioco.
“Gli amori in rete”, scrive la Telfener, “sono distanti, ma anche molto intimi”. E il web costituisce anche un luogo per mettersi alla prova, per osare e per sperimentare. Se Internet è l’unica modalità di relazione amorosa è esagerato e richiede un approfondimento di motivazioni e significati, se Internet invece è una delle modalità può anche essere uno stimolo.
Certo ognuno usa la rete per come è strutturato psichicamente e chi si perde probabilmente si sarebbe perso anche in altro modo. E’ possibile innamorarsi in rete, purchè la realtà resti il luogo della conoscenza autentica dell’altro