27/10/2025
🧠💪 Il metodo giusto è quello che funziona per la persona davanti a te.
Sembra che oggi vada di moda deridere il metodo di lavoro altrui.
Nella fisioterapia, ultimamente, capita spesso:
nuove generazioni di professionisti che si presentano come detentori della “verità assoluta”, con il protocollo perfetto, l’esercizio “scientificamente migliore del mondo”, e la promessa di guarigioni miracolose… ma solo se segui “esattamente” il loro percorso.
Io, dopo centinaia di pazienti trattati in questi anni, la vedo un po’ diversamente.
Non faccio magie. Non ho esercizi miracolosi.
Ma tante persone, con me, stanno meglio. E per me, questo conta.
Quando arriva la signora di 60 anni, casalinga e sedentaria, che non muoverebbe un dito neanche sotto tortura, so bene che starebbe meglio se facesse ogni giorno attività fisica, mangiasse meglio e perdesse qualche chilo.
Lo sa anche lei.
Il mio compito non è giudicarla, né farle la morale.
È INFORMARLA , ACCOMPAGNARLA e, soprattutto, FARLA STARE BENE, perché possa rimettersi in moto, anche solo un passo alla volta.
La fisioterapia non è dogma.
È ascolto, adattamento, empatia e competenza.
Perché ogni persona è diversa, e ogni metodo — se fatto con criterio e rispetto — può essere valido