23/10/2025
Grazie Dott.ssa Camilla Maduri per questa splendida riflessione.
È importante imparare a guardare con occhi diversi ciò che esce da quello che definiamo "normale" o da quelle che sono le nostre (o di altri) aspettative.
Grazie per dare voce a chi si sente sbagliato e non lo è!!!! 🙏
𝐕𝐢𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢,
davanti a un comportamento, un’emozione o una difficoltà di un bambino o di un ragazzo,
sentiamo subito il bisogno di dare una spiegazione.
𝐂𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞, 𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐚𝐫𝐞, 𝐞𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞.
Eppure, 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒄’𝒆̀ 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒂.
A volte c’è solo 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂, 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆𝒛𝒛𝒂, 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐, 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐.
Ho riflettuto molto su che direzione dare alla mia pagina professionale.
Avrei potuto parlare di motivazione, di tecniche di studio, di attività per stimolare la mente…
e continuerò a farlo, certo.
Ma ho capito che quello che desidero davvero è 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊 “𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒊”.
Perché 𝒏𝒐𝒏 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒇𝒂𝒕𝒊𝒄𝒂, 𝒄𝒉𝒆 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒅’𝒂𝒍𝒍𝒂𝒓𝒎𝒆.
Un bambino svogliato non è necessariamente un bambino con difficoltà.
Un ragazzo distratto non è per forza disattento.
Un bimbo che piange all’asilo non è “problematico”.
A volte serve solo 𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐, 𝒂𝒔𝒄𝒐𝒍𝒕𝒐, 𝒇𝒊𝒅𝒖𝒄𝒊𝒂.
E uno sguardo che veda la complessità della crescita, 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒐𝒎𝒃𝒓𝒆.
𝐃𝐚 𝐨𝐠𝐠𝐢, 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨: dei 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒆𝒅𝒖𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆. Sì proprio così: dei NON PROBLEMI! Di tutto ciò che è parte del crescere, del cambiare, del diventare grandi.
𝑺𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒛𝒊, 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆𝒕𝒕𝒆.