01/11/2025
FABIO MERLINO: “LO SPORT È UN GRANDE STRUMENTO DI INCLUSIONE E IL NOSTRO OBIETTIVO È QUELLO DI CREARE UN CENTRO SPORTIVO SENZA BARRIERE, ACCESSIBILE A TUTTI”
Il presidente dei Macron Warriors Sabbioneta è intervenuto al convegno “Un patto per la persona” che si è svolto lunedì 27 ottobre presso la Camera dei Deputati a Roma e nel corso del quale ha raccontato una storia lunga 11 anni e un futuro pieno di obiettivi e di progetti.
Sabbioneta, 29 ottobre 2025 – I Macron Warriors Sabbioneta, la loro storia e il loro progetto sportivo sono stati tra i protagonisti, insieme ai powerchair sports, del convegno “Un patto per la persona” che si è svolto lunedì 27 ottobre a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati. Fabio Merlino, presidente del club mantovano, è stato invitato dagli organizzatori a presentare il progetto dei Macron Warriors: il percorso intrapreso, i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri.
Il presidente rossoblù ha ribadito l’importanza dei valori sportivi e di inclusione che una disciplina come il powerchair sport trasmette e come nello specifico sia fondamentale nel progetto dei Macron Warriors Sabbioneta porre sempre la persona al centro. Responsabilità, libertà, inclusione, solidarietà e diritti sono i valori espressi nel manifesto del convegno, ma sono anche i valori fondanti della filosofia e del progetto del club lombardo che ha festeggiato i suoi 11 anni di vita. Per una realtà come i Macron Warriors è fondamentale poter avere palcoscenici così prestigiosi per raccontare la propria storia e gli obiettivi di un’attività che coinvolge moltissime persone dentro e fuori il campo di gioco.
Qui di seguito l’intervento di Fabio Merlino, presidente e coach dei Macron Warriors Sabbioneta, al convegno “Un patto per la persona”.
LO SPORT COME GRANDE STRUMENTO DI INCLUSIONE
“È un grande orgoglio essere qui a presentare quello che la nostra società svolge in concreto ogni giorno. Noi ci occupiamo di powerchair sports ovvero hockey e calcio in carrozzina elettrica dedicate ad atleti con disabilità motoria gravemente invalidante. Le nostre discipline sono riservate a ragazzi e ragazzi con patologie neuromuscolari. La bella particolarità dei nostri sport è proprio quella che, atleti che nel quotidiano hanno una ridottissima mobilità fisica, si possono muovere in campo senza alcun tipo di problematica e difficoltà. Questo è proprio il messaggio più importante in un discorso di inclusione perché tante volte parliamo di inclusione utilizzando un termine molto ampio che però bisogna in sostanza mettere in pratica. Io sono vent’anni che faccio parte di questo movimento sportivo e penso di poter dire che lo sport in generale è grande un mezzo di inclusione. A maggior ragione quando si ha a che fare nel quotidiano con determinate patologie e disabilità. Questo è il lavoro che la nostra società svolge su tutto il territorio nazionale”.
LAVORARE SUL TERRITORIO, FAR CONOSCERE, DIVULGARE
“Siamo nati undici anni fa con l’obiettivo di portare nel nostro territorio, noi siamo della provincia di Mantova, queste discipline per dare un’opportunità in più per quei ragazzi e ragazze che, finita la scuola, dovevano e devono impegnare le giornate. Siam partiti dal nulla. Avevamo quattro atleti. Quest’anno siamo riusciti ad averne diciotto. Questo per dimostrare come la nostra società lavori sul territorio ogni giorno cercando di coinvolgere sempre di più ragazzi, ragazze e anche bambini, perché un’altra particolarità delle nostre discipline è proprio quella che non esiste limite di età e di genere. Uomini e donne giocano insieme partecipando ad un campionato nazionale a dimostrazione di quanto sia ampio il concetto di inclusione.
Stiamo costantemente lavorando per far sì che ci possano essere sempre più atleti e giovani che vogliono mettersi in gioco superando la propria disabilità. Lo dico con cognizione di causa, avendolo vissuto sulla mia pelle. Io ho smesso di giocare da due anni e mezzo e a me è servito tantissimo fare sport e mettermi in gioco. Credo debba essere un’opportunità che chiunque debba almeno provare una volta nella vita. Uno degli scopi della nostra società è quello di andare nelle scuole, cercare di far conoscere, divulgare tantissimo e far praticare ai ragazzi. Devo dire che nel nostro piccolo ce la stiamo facendo, certo l’impegno deve sempre essere costante e non deve mai mancare da parte di nessuno”.
IL PROSSIMO PROGETTO DEI MACRON WARRIORS
“Un altro grande obiettivo che oggi ci siamo posti dopo 11 anni, mattoncino dopo mattoncino, e dopo aver creato questa attività, è quello di voler arrivare a realizzare un centro sportivo, totalmente accessibile, quindi totalmente privo di barriere, all’interno di un complesso scolastico per far sì che scuola, giovani, sport possano convivere in un qualcosa di significativo e di importante. È un sogno per la nostra società, ma non mi piace definirlo sogno bensì un obiettivo perché mi piace ragionare in maniera costruttiva. I sogni a volte hanno un po’ una forma astratta, ma per come son fatto io caratterialmente mi piace più vederlo come un obiettivo da riuscire a concretizzare e a realizzare. Sarà sicuramente un impegno importante, ma l’obiettivo da raggiungere è questo: realizzare un centro da mettere a disposizione di chiunque voglia praticare i nostri sport in un contesto come quello che vi ho descritto, soprattutto senza barriere perché purtroppo ancora oggi la tematica delle barriere è presente. Ringrazio per aver avuto la possibilità di raccontare ciò che facciamo e ciò che vorremmo fare e questi momenti di condivisione sono molto importanti per tutti”.
Credits Ufficio stampa Macron Warriors Sabbioneta
Andrea Ballerini