10/08/2022
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Ormai siete abituati a vedere immagini del Piatto sano di Harvard, in cui le porzioni sono rappresentate all'interno del piatto:
- 1/2 del piatto deve essere occupato da verdura o da frutta;
- 1/4 del piatto è composto da fonti di carboidrati;
- 1/4 del piatto è costituito da una fonte di proteine vegetali o animali;
- Ai lati vengono messi fonti di grassi buoni, acqua e uno stile di vita attivo.
Ogni piatto deve riproporre queste proporzioni?
Considerate le indicazioni del piatto sano come una guida su cui orientare il 70-80% dei vostri pasti: non è indispensabile che *ogni singolo pasto* preveda sia carboidrati che proteine.
Il vantaggio di tale abbinamento nella vita di tutti i giorni è in termini di controllo insulinemico (e di conseguenza dell’appetito e degli indici infiammatori), di facilità digestiva e di frazionamento proteico. Una volta tenuto conto di ciò, nulla vieta, per necessità o per gusto, di inserire qualche pasto settimanale di soli carboidrati: un piatto frugale di pasta al pomodoro o riso all’olio, oppure, in inverno, una vellutata di verdure con patate.
Attenzione però, quando parlo di 80% mi riferisco alla quotidianità, alle scelte che ripetiamo giorno dopo giorno.
Se siete in vacanza pensate meno all’equilibrio dei pasti, e più a godervi i luoghi e i sapori. Ovviamente, cercate di fare scelte consapevoli se avete l’opzione dei buffet e dell’all-you-can-eat, ma non rinunciate a piatti tipici dei posti visitati solo perché “non bilanciati”.
Non sono certo i 15-30 giorni di vacanza annuali che compromettono la salubrità della vostra alimentazione!