Attività LiberaMente

Attività LiberaMente LiberaMente è uno spazio nel quale approfondire, partecipare, riscoprire la dimensione del sapere e quella del lavoro su di sé.

Un luogo, in cui stare semplicemente bene, in un momento di crescita personale.

04/05/2025


𝐌𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚, 𝐞𝐫𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐛𝐮𝐢𝐨.

All’inizio non capivo molto, così, un po’ inquieto, cominciai a chiamare i miei genitori.
Sentii una porta aprirsi.
𝐶ℎ𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜, 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖! pensai.
Ma da lontano udii solo la loro voce sussurrare: “𝑆ℎℎ 𝑠ℎℎ, 𝑒̀ 𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑖𝑟𝑒.”
Tutto restava immerso nell’oscurità, e io mi sentivo solo. “𝐶ℎ𝑖𝑎𝑚𝑒𝑟𝑜̀ 𝑑𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑔𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖.”
Ancora una volta, da lontano, sentii lo stesso sussurro: “𝑆ℎℎ 𝑠ℎℎ, 𝑒̀ 𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑖𝑟𝑒.”
Nessuno mi aveva dato un abbraccio, non riuscivo a vedere il volto della mia mamma. “𝐶𝑜𝑠𝑎 ℎ𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜? 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜?”
Di nuovo, la stessa risposta lontana: “𝑆ℎℎ 𝑠ℎℎ, 𝑒̀ 𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑖𝑟𝑒.”

Scoppiai in un pianto disperato.
𝐹𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑛𝑜, 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖.
Ma i minuti passavano e loro non arrivavano. Continuavo a sentirli dire da lontano: “𝑆ℎℎ 𝑠ℎℎ, 𝑒̀ 𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑖𝑟𝑒.”
Piangevo sempre più forte, mi muovevo, scalciavo, cercando le braccia della mia mamma.
“𝐷𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜? 𝐶𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑒𝑟𝑜̀ 𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒, 𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑎𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖.”
Ma passò tutta la notte e nessuno venne a salvarmi. “𝐷𝑒𝑣𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜.”

È passata una settimana e nessuno ascolta più il mio pianto.
Stanotte mi hanno messo nella culla e sono rimasto in silenzio, quasi senza lamentarmi. 𝐻𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑜 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑎, 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑎̀ 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖.
Resterò zitto, nel buio, aspettando un abbraccio dai miei genitori, un bacio dalla mia mamma.
𝐶ℎ𝑖𝑠𝑠𝑎̀, 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑚𝑖.



Forse, se ci fermassimo un attimo a pensare a come si sente quel bambino lasciato solo nel buio, senza poter uscire dalla culla o reclamare ciò che gli spetta – l’amore dei suoi genitori – smetteremmo di credere che sia giusto lasciarlo piangere.

Tuo figlio non ti manipola. Piange perché è l’unico modo che ha per comunicare.
Quando lo lasciamo piangere durante un training del sonno, nostro figlio non impara a dormire: impara che, per quanto gridi, nessuno verrà a prenderti.

So che siete stanchi, mamme e papà.
So che vi hanno detto che così lo vizierete.
So che avete paura che si abitui troppo a stare tra le vostre braccia.

Ma vi assicuro che nessuno merita di piangere da solo, senza conforto, chiuso nel buio.
Tuo figlio ti ama e non ti manipolerà mai.
Prima o poi se ne andrà dal tuo letto e non tornerà più.

So che anche tu lo ami. Ed è proprio per questo che ti chiedo, con tutto il cuore: non lasciarlo piangere.

🗨️
Mᴀʀʟʏ Lᴀᴄᴛᴀɴᴄɪᴀ
𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑎 https://www.facebook.com/share/18mREPuqj4/?mibextid=wwXIfr

Indirizzo

Viale Cadorna 31 Https://goo. Gl/maps/bd2PhWF7iGpQRunG 8
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21052HTTPS://GOO.GL/MAPS/BD2PHWF7IGPQRUNG8

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