03/12/2025
Negli ultimi anni si è diffusa l’idea che il glutine possa “infiam mare” anche chi non è affetto da celiachia. Questa convinzione deriva dal fatto che alcune persone riferiscono disturbi dopo aver consumato prodotti a base di grano. Ma è davvero il glutine il responsabile?🤔
📚Le evidenze più recenti indicano che, nei soggetti non celiaci, il glutine isolato non ha un effetto pro-infiammatorio. Studi controllati mostrano infatti che i sintomi non peggiorano quando il glutine viene somministrato da solo, suggerendo il coinvolgimento di altri fattori come componenti del grano diversi dal glutine oppure un possibile effetto nocebo.
Se compaiono sintomi dopo il consumo di prodotti a base di frumento, prima di eliminare il glutine in autonomia è sempre opportuno rivolgersi a un medico per effettuare gli accertamenti necessari e valutare, se indicato, anche la possibilità di una sensibilità al glutine/grano non celiaca (NCGS)👩🏻⚕️
🔍La NCGS è una condizione caratterizzata da sintomi intestinali ed extraintestinali dopo l’assunzione di grano, in assenza di celiachia o allergia. Al momento non esistono biomarcatori specifici, ma tra i meccanismi ipotizzati rientrano l’attivazione dell’immunità innata, l’aumento della permeabilità intestinale e alterazioni del microbiota. In caso di sospetto, la valutazione medica include l’esclusione di celiachia e allergia al grano e, se necessario, un test controllato (glutine vs placebo) secondo i criteri di Salerno.
🍎L’approccio dietetico deve sempre essere personalizzato! Eliminare il glutine senza una reale indicazione non è consigliabile e può comportare rischi nutrizionali.
Fonte👉🏼Manza et al. Non-Celiac Gluten/Wheat Sensitivity—State of the Art: A Five-Year Narrative Review. Nutrients 2025, 17, 220. https://doi.org/10.3390/nu17020220