03/11/2025
Un tempo si rideva dell’asino, come se fosse il buffone della fattoria.
Testardo, lento, “poco utile”.
Ma la verità è più scomoda: l’asino non obbedisce se qualcosa lo mette in pericolo.
Non si butta nel burrone per compiacere.
Non accelera se sente che c’è un rischio.
Si ferma, valuta, si protegge.
E questa qualità, negli animali come nelle persone, a volte dà fastidio.
Perché chi sa preservare se stesso non è facilmente controllabile.
Chi ha un forte istinto di sopravvivenza non si sacrifica sull’altare delle aspettative altrui.
Forse l’asino non è “testardo”.
È intelligente.
È libero.
E sa che la vita vale.
Magari dovremmo imparare qualcosa da lui:
fermarsi, ascoltare il corpo, proteggere il proprio benessere.
Non sempre correre vuol dire vivere.
Essere “asini” ogni tanto è un superpotere.
E se qualcuno storce il naso, è un buon segno: vuol dire che stai scegliendo te stesso. 🫏✨