13/04/2021
"𝙄𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙞 𝙨𝙘𝙤𝙧𝙙𝙖 𝙢𝙖𝙞"
Ricordo la prima volta che sono entrata nello 𝙨𝙩𝙪𝙙𝙞𝙤 del mio analista. Subito sono rimasta colpita dai colori e dai tessuti, caldi e morbidi, dall'𝙖𝙩𝙢𝙤𝙨𝙛𝙚𝙧𝙖 intima e da alcuni oggetti tradizionali su cui, ancora oggi, a distanza di molto tempo, quando non so cosa dire o quando voglio restare in 𝙨𝙞𝙡𝙚𝙣𝙯𝙞𝙤, si sofferma il mio 𝙨𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙤.
Di questi tempi molte prime 𝙨𝙚𝙙𝙪𝙩𝙚 si sono svolte 𝙤𝙣𝙡𝙞𝙣𝙚, dietro ad uno schermo. L'esperienza degli ultimi mesi ci dice che non è così terribile! C'è addirittura chi lo preferisce.
La scelta può essere legata alla distanza, alla paura del contagio, alla paura di esporsi, all'isolamento o alla difficoltà di uscire da casa, come nel caso degli adolescenti ritirati.
La prima seduta, in studio o online, è un momento di accoglienza, del 𝒕𝒆𝒓𝒂𝒑𝒆𝒖𝒕𝒂 nei confronti del 𝒑𝒂𝒛𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 e del paziente nei confronti delle sue parti piccole.
È un momento di 𝙖𝙨𝙘𝙤𝙡𝙩𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙤𝙣𝙙𝙤 di sè e dell'altro, un inizio, un incontro reale che configura reciproche attese e apre nuovi scenari possibili.