Dott.sa Tamara Muratore - Psicologa psicoterapeuta

Dott.sa Tamara Muratore - Psicologa psicoterapeuta Questa pagina ha l'obiettivo di condividere con voi alcuni aspetti della mia professione di Psicologa Psicoterapeuta

Tutti nasciamo felici. Lungo la strada la vita ci si sporca, ma possiamo pulirla. La felicità non è esuberante né chiass...
22/09/2025

Tutti nasciamo felici. Lungo la strada la vita ci si sporca, ma possiamo pulirla. La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi.🪷
Isabel Allende

🔹Che cos’è il disturbo depressivo maggiore🔹La depressione (tecnicamente “disturbo depressivo maggiore”) è un disturbo de...
01/03/2025

🔹Che cos’è il disturbo depressivo maggiore🔹
La depressione (tecnicamente “disturbo depressivo maggiore”) è un disturbo dell’umore caratterizzato da frequenti stati emotivi di profonda e intensa tristezza e insoddisfazione. Chi soffre di depressione ha costanti pensieri negativi e pessimisti circa sé stesso, il mondo e il proprio futuro e non riesce più a trarre piacere dalle attività a cui prima era interessato.
•Quali sono i sintomi della depressione?
Innanzitutto l’umore di chi soffre di disturbo depressivo maggiore è depresso per la maggior parte della giornata e quasi tutti i giorni. Inoltre chi è depresso si accorge di provare sempre meno interesse o piacere per quasi tutte le attività svolte (anedonia). Questo stato di sofferenza si ripercuote sull’alimentazione. Infatti, una persona depressa può perdere peso a causa della mancanza di appetito oppure ingrassare perché sente di avere più fame del solito.
Anche il sonno risente dello stato depressivo e spesso si sviluppano disturbi del sonno che perdurano per lungo tempo, come l’insonnia (difficoltà a dormire un sonno ristoratore o l’ipersonnia (necessità di dormire molto più del necessario).
•Chi soffre di depressione può essere irrequieto o agitato oppure essere rallentato nei movimenti; si sente spesso stanco, senza energia, si affatica facilmente. Ha difficoltà a concentrarsi su qualsiasi attività, sia lavorativa che extralavorativa, a pensare
o a prendere decisioni.
I suoi pensieri sono cupi, negativi, autosvalutanti (es.
“Non valgo niente”). Sono presenti pensieri autolesivi o di morte: chi è depresso può avere paura di morire oppure pensare che il suicidio sia l’unica via d’uscita da questo stato di profonda sofferenza. Chi soffre di depressione sente di non valere nulla ed è attanagliato da un senso di colpa eccessivo o ingiustificato che lo fa stare ancora più male.
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font: stateofmind_psicologia

“Quando capirai che ogni opinione è una visione carica di storia personale, inizierai a capire che ogni giudizio è una c...
23/01/2025

“Quando capirai che ogni opinione è una visione carica di storia personale, inizierai a capire che ogni giudizio è una confessione”

🔹MISOFONIA🔹ovvero “odio per il suono”, il disturbo consistente in una ridotta tolleranza a determinati suoni specifici p...
17/12/2024

🔹MISOFONIA🔹ovvero “odio per il suono”, il disturbo consistente in una ridotta tolleranza a determinati suoni specifici provenienti dall’esterno, perlopiù da altre persone.
Nei misofonici l’ascolto di alcuni rumori , come il sentire masticare o respirare pesantemente, determina una reazione fisica avversiva immediata, caratterizzata da rabbia, disgusto, aggressività impulsiva e tentativi di fuga.
È estremamente frustrante provare emozioni negative a contatto con rumori comuni, riconosciuti scientificamente come “innocui”, e sentirsi costretti a condizionare le proprie attività, la propria socialità e , dunque, la propria vita per sfuggirne e poter mantenere uno stato di benessere.
L’intensità dell’ emozioni negative provate a contatto con il rumore, favorisce il successivo innesco di pensieri ossessivi riguardo le strategie per sfuggirne e il livello di gravità.
Il comportamento del misofonico si struttura su condizionamenti cognitivi, ovvero su connessioni tra suono e avversione: il rumore determina fastidio, il fastidio determina la rabbia, il desiderio di essere violenti, la fuga o l’evitamento come risposte comportamentali. La reazione fisica è di tipo “fight-or-flight” (combatti o fuggi), ovvero un innesco rapido di reazione ad un pericolo. Il soggetto con misofonia, dunque, reagisce come fosse in pericolo, producendo più ormoni come l’adrenalina e il cortisolo e manifestando tachicardia, ipertensione, rigidità muscolare, dispnea, sudorazione, ipertermia a contatto con lo stimolo fastidioso.
🔹Circa l’80% dei rumori riconosciuti come fastidiosi sono legati alla bocca (masticazione, sbadiglio, rumore di saliva e deglutizione) e prevalentemente coinvolgono suoni ripetitivi.
I misofonici sono consapevoli di soffrire di questa condizione e di quanto essa possa diventare estremamente invalidante: le difficoltà associate al condividere uno spazio con altre persone, determinano l’evitamento di situazioni sociali specifiche e ,in virtù di un buon livello di consapevolezza del disturbo e della percezione dell’impossibilità di cambiamento, un’intensa sofferenza psico-sociale.
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17/12/2024

Il centro SB lavora a Sassari da due anni con le persone con autismo.

Indirizzo

Via N. Canelles 63, Quartu Sant’Elena
Cagliari
09045

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