06/12/2022
... Così come ogni singola persona possiede un suo particolare "stile emozionale", anche le famiglie ne possiedono uno proprio e peculiare. Ogni famiglia ha strutturato nel tempo una particolare modalità con la quale al suo interno si manifestano le emozioni, si affrontano le situazioni quotidiane e gli inconvenienti meno piacevoli.
Sintetizzando molto, possiamo dire che ci sono famiglie in cui le emozioni non si possono nominare e non trovano uno spazio di espressione; altre invece in cui il coinvolgimento è particolarmente intenso, non ci si nasconde nulla e tutto viene vissuto in modo "accorato"; infine, ci sono famiglie che riescono a tenere un buon equilibrio nella gestione dei sentimenti e delle informazioni in entrata e in uscita.
Lo stile emotivo della nostra famiglia di provenienza ci condiziona, ci dà un imprinting che poi inevitabilmente si modificherà con il nostro sviluppo personale e le esperienze che faremo nell'arco della vita.
È importante insegnare ai propri figli a riconoscere le emozioni proprie e altrui, con i libri, le riflessioni, i comportamenti, gli esempi concreti di vita.
È giusto farsi scoprire commossi sul finale di un film e cogliere l'occasione per parlarne. È giusto mostrare preoccupazione quando una persona cara sta male, vagliare il messaggio e la sua portata in base all'età del bambino, ma mai nascondere la realtà dei fatti concreti e della realtà emotiva. È un esercizio per gli adulti e una grande opportunità per i piccoli e gli adolescenti.
L'alfabetizzazione emotiva passa attraverso la relazione che si instaura principalmente con i genitori, ma anche con i nonni, sempre più presenti, e con gli amici più prossimi. È un insegnamento che continua a scuola, con gli insegnanti e con i compagni, con gli amici e i conoscenti, e prosegue ancora per tutta la vita.
Le emozioni colorano la nostra vita, la misurano e la riempie
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Prendo spunto dal titolo del libro "Il colore delle emozioni" di Anna Llenas, che tante volte ho letto con i miei figli. (Fa par...