Dott.ssa Maria Rosa Manca Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Maria Rosa Manca Psicologa Psicoterapeuta Psicologa, Psicoterapeuta, Sostegno alla Genitorialità,Psicoterapia Psicosomatica,Psicologia Positiva

Svolgo, come libera professionista, l'attività di psicoterapia rivolta ad adulti e famiglie. Psicoterapia individuale, sostegno alla genitorialità; psicoterapia delle depressioni post-partum; psicoterapia psicosomatica, psicologia del benessere, psicologia positiva. Iscrizione all'Albo degli Psicologi della Regione Sardegna n. 2052

... Così come ogni singola persona possiede un suo particolare "stile emozionale", anche le famiglie ne possiedono uno p...
06/12/2022

... Così come ogni singola persona possiede un suo particolare "stile emozionale", anche le famiglie ne possiedono uno proprio e peculiare. Ogni famiglia ha strutturato nel tempo una particolare modalità con la quale al suo interno si manifestano le emozioni, si affrontano le situazioni quotidiane e gli inconvenienti meno piacevoli.

Sintetizzando molto, possiamo dire che ci sono famiglie in cui le emozioni non si possono nominare e non trovano uno spazio di espressione; altre invece in cui il coinvolgimento è particolarmente intenso, non ci si nasconde nulla e tutto viene vissuto in modo "accorato"; infine, ci sono famiglie che riescono a tenere un buon equilibrio nella gestione dei sentimenti e delle informazioni in entrata e in uscita.

Lo stile emotivo della nostra famiglia di provenienza ci condiziona, ci dà un imprinting che poi inevitabilmente si modificherà con il nostro sviluppo personale e le esperienze che faremo nell'arco della vita.

È importante insegnare ai propri figli a riconoscere le emozioni proprie e altrui, con i libri, le riflessioni, i comportamenti, gli esempi concreti di vita.
È giusto farsi scoprire commossi sul finale di un film e cogliere l'occasione per parlarne. È giusto mostrare preoccupazione quando una persona cara sta male, vagliare il messaggio e la sua portata in base all'età del bambino, ma mai nascondere la realtà dei fatti concreti e della realtà emotiva. È un esercizio per gli adulti e una grande opportunità per i piccoli e gli adolescenti.

L'alfabetizzazione emotiva passa attraverso la relazione che si instaura principalmente con i genitori, ma anche con i nonni, sempre più presenti, e con gli amici più prossimi. È un insegnamento che continua a scuola, con gli insegnanti e con i compagni, con gli amici e i conoscenti, e prosegue ancora per tutta la vita.

Le emozioni colorano la nostra vita, la misurano e la riempie

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Prendo spunto dal titolo del libro "Il colore delle emozioni" di Anna Llenas, che tante volte ho letto con i miei figli. (Fa par...

La relazione di dipendenza serve ad alimentare l’ego del/la partner narcisista che nasconde, dietro l’apparente grandios...
22/11/2022

La relazione di dipendenza serve ad alimentare l’ego del/la partner narcisista che nasconde, dietro l’apparente grandiosità della propria immagine, un Io infantile e pieno di rabbia, invidia e dolore, incapace di entrare in relazione con gli altri, incapace di vederli e di amarli.

La dipendenza affettiva è un disturbo della sfera emotiva, affettiva, cognitiva e relazionale che deriva da una relazione, ...

20/11/2022

Il 20 novembre 1989 è stata firmata la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ha sancito un passaggio epocale: considerare i minori quali soggetti di diritti fondamentali. Tra questi, i più importanti sono il principio di non discriminazione, il principio del superiore interesse del minore e il diritto di partecipazione.
Come CNOP continueremo a lavorare per la prevenzione e l'educazione alla salute, con la presenza nelle scuole dello psicologo scolastico come importante presidio per intercettare con rapidità il malessere tra le ragazze e i ragazzi.

14/11/2022

Nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, è mai sprecato.
(Esopo)

La sofferenza a volte parla della paura di perdere la propria autonomia, autosufficienza e autodeterminazione, della pau...
08/11/2022

La sofferenza a volte parla della paura di perdere la propria autonomia, autosufficienza e autodeterminazione, della paura di perdere la capacità di comunicare e gestire il proprio tempo e gli affetti.

Altre volte è paralizzante come il dolore cui si accompagna e impedisce di riconoscere se stessi e il ruolo che si ricopre all'interno del proprio mondo di relazioni.

Raccontare la sofferenza consente di riconoscere il suo impatto nella storia della persona e il significato che assume all'interno del sistema "corpo-mente-cultura-societá".

La narrazione è costruzione di senso e di esperienza, è costruzione del processo di riconoscimento e crescita.

Il corpo parla. Parla quando danza ma anche quando si ferma o duole. Il corpo ci comunica come stiamo e cosa ci sta accadendo, ...

Il dolore è un'esperienza che trasforma il rapporto che si ha con la famiglia, con gli amici, con l'ambiente di lavoro e...
05/10/2022

Il dolore è un'esperienza che trasforma il rapporto che si ha con la famiglia, con gli amici, con l'ambiente di lavoro e con la societá.

Il dolore trasforma il rapporto che si ha con sé stessi e con il proprio corpo.

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Cos'è il dolore e come si manifesta? Sono domande semplici solo in apparenza. La cultura influisce sulle modalità di sentire e...

Il dolore, come definito dalla IASP (International Association for the Study of Pain), é “un'esperienza sensoriale ed em...
27/09/2022

Il dolore, come definito dalla IASP (International Association for the Study of Pain), é “un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.”

Il dolore é un'esperienza negativa soggettiva e coinvolge l'integritá fisica e psichica della persona e il suo ambiente familiare e sociale.

Gli individui hanno il diritto di evitare quanta piú sofferenza possibile.

Secondo la CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA CON DOLORE INUTILE
(TRIBUNALEDEI DIRITTI DEL MALATO), gli individui hanno:

1-- Diritto a non soffrire inutilmente

2-- Diritto al riconoscimento del dolore

3-- Diritto di accesso alla terapia del dolore

4-- Diritto ad un'assistenza qualificata

5-- Diritto ad un'assistenza continua

6-- Diritto all'informazione

7-- Diritto ad una scelta libera ed informata

8-- Diritto del bambino, dell'anziano, dei soggetti che "non hanno voce"

9-- Diritto a non provare dolore durante esami diagnostici invasivi e non

Un nuovo Anno Scolastico é iniziato.Tantissimi auguri alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi.Tanti auguri ...
13/09/2022

Un nuovo Anno Scolastico é iniziato.

Tantissimi auguri alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi.
Tanti auguri alle insegnanti e agli insegnanti.
Auguri anche alle famiglie.
È un percorso sempre nuovo per tutte e tutti noi.

Quest'anno mi sento di fare due auguri in particolare:

Il primo: che le famiglie e le scuole comunichino sempre di più e meglio, l'interesse di entrambe le parti è la crescita e il benessere delle bambine e dei bambini.
EVITIAMO LE PROBLEMATIZZAZIONI. A volte è solo una questione di tempo e di adattamento, a volte è solo il carattere.
Coltiviamo la serenità, i bambini hanno bisogno di tempo e di ripetere le esperienze per meglio apprenderle.

Il secondo: Padri! Fatevi avanti, rivendicate il vostro diritto di partecipare alla vita delle vostre figlie e dei vostri figli, alla loro vita scolastica e alle CHAT DI CLASSE.

(I Pinguini maschi trascorrono l'inverno a covare le uova fino alla loro schiusa, mentre le femmine cercano il cibo. Andranno avanti così, dandosi varie volte il cambio, fino al raggiungimento dell'autonomia da parte del piccolo.)

Che cos'è necessario?è necessario scrivere una domanda,e alla domanda allegare il curriculum.A prescindere da quanto si ...
19/12/2017

Che cos'è necessario?
è necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.

A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.

è d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.

Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza i perché.
Onorificenze senza motivazione.

Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.

Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.

Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.

è la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.

Wislawa Szymborska, "Scrivere un curriculum"

Photo "Mask of Perfection"
by Marc Erwin Babej

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Cagliari

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