23/08/2022
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“A Giorgia Meloni e al suo partito vorrei dire che nessuno sceglie di avere un disturbo psicologico, non siamo mica scemi”, dice Rebecca M., 21enne romana in cura per anoressia, dopo aver letto il tweet con cui Fratelli d’Italia ha bollato come devianze una serie di patologie e disturbi psicologici, tra cui l’anoressia e l’obesità. Il cinguettio, pubblicato per sostenere il progetto della leader di combattere le devianze giovanili con l’introduzione del diritto allo sport e alla cultura, è rimasto online per pochissimo tempo, ma non è passato inosservato a pazienti e associazioni.
“È assurdo considerare i disturbi del comportamento alimentare delle devianze. Sono patologie gravi che causano la morte di più di 4 mila persone all’anno - sottolinea Daniela Bevivino, presidente dell’associazione di settore Fenice Lazio Odv - È sintomo di superficialità e non te lo aspetti da un partito politico”. “Non solo è sbagliato - aggiunge Aurora Caporossi, che dopo la guarigione dall’anoressia ha fondato l’associazione Animenta - ma provoca un’ulteriore stigmatizzazione e ci fa sentire sbagliati. Chi si ammala di un disturbo alimentare non ha colpe, sta affrontando una malattia mentale e come tale ha bisogno di cure, rispetto e dignità".
L'articolo completo di Valentina Ruggiu su Repubblica Roma