23/10/2025
Malattie o semplici alterazioni anatomiche?
C'è, spesso, una certa confusione nei confronti di alcune "malattie" che poi, non sempre, risultano tali: ad esempio, la presenza di “ERNIA IATALE” non comporta necessariamente disturbi.
La vera condizione patologica è rappresentata dal “REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO” che, spesso, ma non sempre, è associato a un'ernia iatale.
Quindi l'ernia iatale non richiede, di per se, nessuna cura, se non è causa di sintomatologia correlata.
Altrettanto vale per il reflusso G.E. (normali anche 50 episodi al giorno), se non provoca “ESOFAGITE”.
In presenza di esofagite le terapie devono essere modulate a seconda della gravità (“grado”) e della durata della malattia (acuzie o cronicità), potendo svariare da semplici norme di igiene alimentare e posturale, ad assunzione di farmaci protettori delle mucose o inibitori di p***a protonica, a tecniche chirurgiche più o meno invasive.
In definitiva, il reflusso può giovarsi di una terapia conservativa, mentre, se è veramente l'ernia iatale la causa dei disturbi, l'unica cura è la chirurgia, da riservare, però, data l’incostanza e la temporaneità dei benefici ottenuti, a fronte di discreto tasso di fallimenti e di complicanze anche importanti, solo ai casi più gravi di esofagite da reflusso refrattaria alla terapia medica (es. precancerosi come “ESOFAGO DI BARRET”).