04/12/2020
L'esperienza dell'armonia
Immaginiamo di chiudere gli occhi e di pronunciare a voce
alta, ma con tono pacato, la parola “armonia”. Proviamo a
ripeterla due, tre volte, e lasciamoci avvolgere dal suo suono, dalla sua potenza evocativa. Anche il solo pronunciarla dà un senso di pace, di quiete, di completezza. L’armonia come esperienza, trasmette un senso di equilibrio, di giusti rapporti. Questa parola ci introduce in una dimensione temporale di calma, di serenità.
Ricerchiamo prima di ulteriori riflessioni, il significato etimologico di questa parola. Nel dizionario della lingua italiana “Devoto-Oli” troviamo: ”sostantivo derivante dal greco “armonia”, che significa accordo, proporzione”. Troviamo anche altre accezioni: “concordia di sentimenti o di opinioni, oppure, in senso artistico, consonanza di voci o di strumenti in accordo tra di loro e grati quindi all’orecchio ed al cuore”. È interessante anche la definizione dell’aggettivo “armonico”, ovvero, rispondente alle leggi o concernente alle leggi dell’armonia.
L’armonia è una delle esperienze che risponde a quella che viene chiamata la “Legge del Ritmo Universale”. In alcune arti marziali che derivano da discipline spirituali del mondo orientale, i movimenti avvengono con lentezza, in modo armonico, alla ricerca della sintonia perfetta tra il mondo interiore dell’individuo che li compie e il mondo esterno. Nel libro “La vera forza delle arti marziali”
di M.Coquet, si legge: “Tutti i ritmi si fondono al ritmo di un’ignota divinità, sicché è impossibile osservare una forma qualsiasi senza percepire, dietro questa forma, un ritmo che le è proprio (…). Maree, stagioni, cicli cosmici, glaciazioni, tutto questo indica un ritmo unico cui sono sottoposti questi regni, da quello minerale a quello umano. Chimici, biologi, fisici, medici, tutti utilizzano la legge del ritmo e delle vibrazioni (…) Gli antichi sapevano bene che l’uso del ritmo nella sua fase positiva e costruttiva era benefico e conferiva grandi poteri (…) sincronizzavano anima e personalità e utilizzavano la corrente naturale della vita evolutiva.”
Non a caso, uno dei testi più noti della psicosintesi “Psicosintesi, armonia della vita”. Roberto Assagioli, autore del testo, non usava mai i termini a caso e proprio nella ricerca dell’armonia si trova il senso profondo del percorso psicosintetico: l’armonizzazione di un “tutto funzionante”, di ogni elemento costitutivo e di ogni funzione della psiche.
Meta specifica e compito della psicosintesi è la conquista dell’armonia interiore, una conquista dinamica, attuabile attraverso un processo graduale di consapevolezza che procede di sintesi in sintesi (sintesi parziali) per tendere a quella che si può considerare la Sintesi suprema, la discesa dell’anima nella personalità.
Si tratta di un lungo viaggio, come ricorda spesso Roberto Assagioli, e occorre avere delle mete intermedie, mentre diverse
sono le fasi della sua attuazione.
È intuibile che, senza aver conquistato i mondi interiori, sia difficile
essere in armonia con il mondo esterno. Dovrebbe essere compito di ogni individuo, come forma di igiene biopsicospirituale, intraprendere un percorso di profonda comprensione di sé. Ogni persona è una sommatoria di mondi interni: il mondo della mente, delle emozioni; il mondo delle passioni, delle idee, degli impulsi; il mondo delle sensazioni; il mondo dello spirito. Solo conoscendo le leggi che regolano questi mondi psichici è possibile arrivare all’armonia interiore. Ma conoscere queste leggi non basta, bisogna applicarle, con disciplina, perseveranza e umiltà.
Roberto Assagioli ha raccolto le leggi che regolano il nostro mondo psichico nelle leggi della psicodinamica, che fanno parte della volontà saggia, uno degli aspetti della volontà, insieme alla volontà forte e alla volontà di bene. (Vedi libro “L’atto di Volontà”).
Armonia, quindi, come gerarchia tra i vari mondi interni, dove l’azione della volontà è fondamentale. Armonia, come scoperta di un centro unificatore interno che coordina questa molteplicità interiore, ovvero la scoperta dell’io o sé personale. L’esperienza della propria identità personale, rappresenta il gradino, necessario per accedere alla vera ed unica identità, quella del Sé transpersonale, pulsazione individuale di una pulsazione universale, sperimentabile secondo la proposta della psicosintesi. Pulsazione, ritmo, ecco le dimensioni dell’armonia individuale come parte
del ritmo universale: microcosmo e macrocosmo vibrano all’unisono nelle Grandi leggi dell’Universo.
Elena Morbidelli
Armonia della Vita