30/11/2025
Venticinque anni fa una giovane donna si diploma in Direzione d'orchestra, realizzando il suo sogno di bambina.
Ma quello nel quale la giovane si trova a lavorare è un mondo nel quale gli uomini sono la maggioranza e alle poche donne col suo titolo sono riservati ruoli marginali e legati a specifici eventi.
E così Gianna pensa che, per meritare quel podio che sembra fatto solo per gli uomini, deve assomigliare ad uomo. Deve vestirsi in modo rigoroso, col frac e le scarpe basse. I capelli legati stretti, solo un filo di trucco e la femminilità del corpo ben nascosta.
Si fa chiamare "Maestro" e "Direttore" per confondersi meglio in quel mondo così maschile.
Passano gli anni e quella giovane donna cresce, incontra il femminismo e l'importanza del linguaggio che riflette la realtà e aiuta a costruirla, non ha più bisogno di nascondere il suo corpo e di domare la sua chioma meravigliosa.
Si fa chiamare "Maestra" e "Direttrice d'orchestra" e, a testa alta, chiede di cambiare fogli e brochure in qui viene indicata al maschile.
Adesso è consapevole dell'importanza del ruolo che ricopre, anche per tutte le ragazze che vorranno portare avanti la carriera della direzione d'orchestra, in un mondo in cui le "Maestre" sono ancora solo il 7% del totale.
Immensa Fratta a
idea Festival 💙