Studio di Psicologia e Psicoterapia Cagliari

Studio di Psicologia e Psicoterapia Cagliari Dott.ssa Silvia Lodovica Pusceddu
Psicologa- Psicoterapeuta ad orientamento cognitivo- interpersona

Servizi offerti:
Colloqui di consultazione diagnostica per adolescenti ed adulti in condizione di disagio e sofferenza psicologica;
Psicoterapia individuale, di coppia e famigliare;
Sostegno psicologico;
Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione del benessere;

Aree di intervento:
-Disturbi del Comportamento Alimentare ( Anoressia Bulimia, Binge Eating Disorder...) e dell'obesità
-Disturbi d'ansia, attacchi di panico e fobie
-Disturbi di personalità
-Disturbi dell'umore
-Disturbi psicosomatici
-Disturbi depressivi
-Dipendenze patologiche

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Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi, potete inviarmi un messaggio privato o postarmi le vostre domande in bacheca.

Educare bambini e ragazzi a conoscere il proprio corpo, le emozioni, il rispetto e il consenso, significa aiutarli a cre...
18/10/2025

Educare bambini e ragazzi a conoscere il proprio corpo, le emozioni, il rispetto e il consenso, significa aiutarli a crescere liberi, consapevoli e capaci di costruire relazioni sane. È prevenzione , è tutela, è salute pubblica.

DDL Educazione sessuale e affettiva, vietarla non protegge i giovani: li espone alla disinformazione.

La Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, richiama l’attenzione del Legislatore sul valore dell’educazione affettiva e sessuale come tutela della salute psicologica e prevenzione della violenza. In assenza di percorsi educativi adeguati, ragazze e ragazzi rischiano di apprendere modelli disfunzionali e stereotipi dannosi.

La scuola deve restare luogo di conoscenza, dialogo e crescita emotiva, nel rispetto della dignità di ogni persona.

Leggi il comunicato stampa ---> https://www.psy.it/ddl-educazione-affettiva-gulino-cnop-vietarla-significa-esporre-i-giovani-a-disinformazione/

Perche' questa festa  non resti solo un giorno di festa , oggi e OGNI GIORNO  celebriamo la forza di essere noi stesse, ...
08/03/2025

Perche' questa festa non resti solo un giorno di festa , oggi e OGNI GIORNO celebriamo la forza di essere noi stesse, con tutte le sfumature che ci rendono uniche e straordinariamente speciali.
Essere donna significa avere il coraggio di mostrarsi per ciò che si è, LIBERE dagli stereotipi e dalle aspettative imposte, LIBERE di esprimere la propria essenza, nelle scelte fatte con il cuore e con una voce che non teme di farsi sentire.
Auguri a tutte le donne ❤️

BONUS PSICOLOGO Dal 27 settembre 2023, per il Bonus Psicologo ci sono stati nuovi ammessi al contributo grazie allo scor...
02/10/2023

BONUS PSICOLOGO

Dal 27 settembre 2023, per il Bonus Psicologo
ci sono stati nuovi ammessi al contributo grazie allo scorrimento delle graduatorie 2022.

I nuovi beneficiari possono, quindi, controllare l’accoglimento della domanda, l’importo spettante e il codice univoco assegnato nella propria area personale INPS, accedendo al servizio Bonus Psicologo INPS.

06/09/2022

Ieri eravamo sul treno che collega Pesaro a Bologna. Veniamo a sapere che un ragazzo si era gettato sui binari più avanti ed erano quindi previsti almeno centoventi minuti di ritardo. Ci spiegano che si trattava della seconda persona a compiere quel gesto, su quella tratta, in poche ore.

A quel punto cominciano sul treno le Olimpiadi della crudeltà.
Al terzo posto, una signora campana sulla sessantina: “Ma perché buttarsi sotto un treno? Perché non andarsene senza dare fastidio alla gente? Non ci pensano?”

Al secondo posto, un ragazzo romagnolo: “Io se ero il guidatore ci passavo sopra avanti e indietro con soddisfazione e risolvevo il problema” (seguono risate).

Al primo posto, un romano sulla cinquantina che ha risposto alla signora campana: “Uno così st***zo meno male che è morto”.

A colpire non è il fatto che lo pensino. Fa impressione che lo dicano. È preoccupante che non ci siano i freni del pudore, che ci si senta giustificati a esprimere i propri pensieri più oscuri senza preoccuparsi del giudizio altrui: si è convinti che tutti siano altrettanto sprovvisti di empatia. Spaventa il fatto che di fronte alla tragedia di uno sconosciuto ci si senta liberi di sbuffare ad alta voce per i propri piani saltati.

È uno degli effetti peggiori della “compassion fatigue”, che a sua volta è una delle conseguenze dell’infodemia. Drogati di informazioni, di allarmi e violenze sparate dai media, si vive un esaurimento emotivo e fisico che porta a una ridotta capacità di entrare in empatia e provare compassione per gli altri. Assuefatti all’idea di un altro che soffre, non proviamo più nulla se non quello che ci riguarda direttamente.

Ma se vogliamo restare umani non possiamo mai dare per scontato l’orrore e il dolore. È cruciale, ogni volta, fermarsi.

repost

13/08/2022

"Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.

Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono cancrene in atto, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo profondamente, riconoscendone la verità dei sentimenti passati che, se non ascoltati, diventano presenti, futuri, eterni.

Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque e ciò che loro non hanno saputo o potuto dare.

È qualcuno che non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenza, nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.

Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo, in cui cerca di portare dentro gli altri, a volte trascinandoli per i capelli.

Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma non quelle come timbrare il cartellino, pagare le bollette o rifare i letti e le lavatrici.
Ma le responsabilità delle proprie scelte, delle proprie azioni, delle proprie paure e delle proprie fragilità.

Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona, alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all’insegnante delle elementari che era frustrata e le puzzava il fiato.

Sembrano adulti, ma non lo sono affatto.

Chi da bambino è stato umiliato, chi ha pensato di non esser stato amato abbastanza, chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura, chi ha incontrato la rabbia e la violenza, chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato, chi ha urlato senza voce, chi la voce ce l’aveva, ma non c’era nessuno con orecchie per sentire, chi ha atteso invano mani, chi le mani le ha temute.

Per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione, se non si è avuto ancora il coraggio di accettare il dolore vissuto, se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.

Io ho paura di questi bambini feriti travestiti da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni è pronto a fare qualsiasi cosa.

Un bambino ferito, travestito da adulto, è una bomba ad orologeria.

L’odio potrebbe scoppiare ciclicamente o attendere a lungo per una sola e violenta detonazione, altri preferiscono implodere, mutilando anima e corpo, pur di non vedere.

Ciò che separa il bambino dall’adulto è la consapevolezza.

Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.

Ciò che rimane, dopo che il dolore è uscito, è amore, empatia, accettazione e leggerezza."

(Emily Mignanelli)

Immagine di Aldo Vidoni
repost Poeti Viandanti

https://www.facebook.com/1424495407852140/posts/2883746585260341/
13/08/2022

https://www.facebook.com/1424495407852140/posts/2883746585260341/

"Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.

Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono cancrene in atto, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo profondamente, riconoscendone la verità dei sentimenti passati che, se non ascoltati, diventano presenti, futuri, eterni.

Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque e ciò che loro non hanno saputo o potuto dare.

È qualcuno che non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenza, nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.

Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo, in cui cerca di portare dentro gli altri, a volte trascinandoli per i capelli.

Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma non quelle come timbrare il cartellino, pagare le bollette o rifare i letti e le lavatrici.
Ma le responsabilità delle proprie scelte, delle proprie azioni, delle proprie paure e delle proprie fragilità.

Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona, alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all’insegnante delle elementari che era frustrata e le puzzava il fiato.

Sembrano adulti, ma non lo sono affatto.

Chi da bambino è stato umiliato, chi ha pensato di non esser stato amato abbastanza, chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura, chi ha incontrato la rabbia e la violenza, chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato, chi ha urlato senza voce, chi la voce ce l’aveva, ma non c’era nessuno con orecchie per sentire, chi ha atteso invano mani, chi le mani le ha temute.

Per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione, se non si è avuto ancora il coraggio di accettare il dolore vissuto, se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.

Io ho paura di questi bambini feriti travestiti da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni è pronto a fare qualsiasi cosa.

Un bambino ferito, travestito da adulto, è una bomba ad orologeria.

L’odio potrebbe scoppiare ciclicamente o attendere a lungo per una sola e violenta detonazione, altri preferiscono implodere, mutilando anima e corpo, pur di non vedere.

Ciò che separa il bambino dall’adulto è la consapevolezza.

Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.

Ciò che rimane, dopo che il dolore è uscito, è amore, empatia, accettazione e leggerezza."

(Emily Mignanelli)

Immagine di Aldo Vidoni
repost Poeti Viandanti

Dal 25 luglio sarà online  la piattaforma INPS per richiedere il bonus psicologo.
23/07/2022

Dal 25 luglio sarà online la piattaforma INPS per richiedere il bonus psicologo.

03/06/2022

Bonus psicologo: come funziona?

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che attiva il bonus psicologico, previsto dalla Legge 15/2022 finanziato dal Parlamento con 10 milioni di euro. Nei prossimi giorni, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile, per chi ha un ISEE fino a 50 mila euro, richiedere un contributo da utilizzare presso psicologi e psicologhe aventi l'iscrizione all'albo e l'annotazione come psicoterapeuta, a scelta dell'utente fra coloro che avranno aderito all'iniziativa.
La data dalla quale sarà possibile presentare la domanda, l’intervallo di tempo in cui si potrà inoltrare la stessa, le modalità ed i requisiti necessari verranno comunicati sul sito INPS e sul sito del ministero della Salute entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
La domanda dell'utente dovrà essere effettuata in modalità telematica accedendo alla piattaforma INPS tramite SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE), oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS). È possibile richiedere il beneficio anche attraverso il contact center di INPS, secondo le modalità definite da INPS, per un periodo di almeno sessanta giorni.
L’INPS comunicherà ai beneficiari l’accoglimento della richiesta e invierà loro un codice univoco.
Entro 180 giorni dall'accoglimento della richiesta l'utente dovrà scegliere il professionista dal portale INPS e comunicare allo stesso Il codice univoco.
Ricordiamo che lo/la Psicologo/a
• Deve essere un/a professionista iscritto/a all'Albo, annotato/a come psicoterapeuta, che abbia dato adesione attraverso richiesta nell'area riservata del sito www.psicosardegna.it, a partire dal giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che segnaleremo tramite Sito, social e newsletter.
• Riceverà dal paziente un codice univoco.
• Inserirà la fattura, il codice univoco del paziente e il proprio IBAN sul sito dell'INPS tramite SPID, CNS o CIE ed entro 30 giorni riceverà l'importo.

A partire dal giorno della pubblicazione sarà possibile presentare richiesta di adesione come professionista al Bonus Psicologo, attraverso un form pubblicato nell’area riservata del sito www.psicosardegna.it (visibile solo per i colleghi annotati come Psicoterapeuti all’Ordine degli Psicologi della Sardegna).
È importante che i colleghi e le colleghe che ne abbiano l'interesse effettuino eventuale richiesta di strumenti di autenticazione quali SPID, CNS o CIE quanto prima al fine di poter accedere agevolmente sul sito dell’INPS al momento dell’acquisizione del codice univoco dal proprio assistito.

Una bellissima canzone,  un invito ad ascoltare il proprio cuore e a non lasciare indietro i propri desideri... e  così,...
24/09/2021

Una bellissima canzone, un invito ad ascoltare il proprio cuore e a non lasciare indietro i propri desideri... e così, anche il nostro sogno più grande si può avverare...
Il testo ci ricorda che anche quando viviamo momenti bui “La vita è un giorno da ricordare,
un anno in più nel bene e nel male, è
“una domenica al mare , un’alba nuova da respirare”.

Una produzione Borotalco.tvRegia: Attilio CusaniDop: Davide GattiExecutive producer: Matteo StefaniLine Producer: Andrea VetrallaProducer: Irene SimonciniLoc...

26/04/2021

'Chi va da uno psicologo entra credendo di dover risolvere un problema dovuto ad un fatto o ad una persona. Crede cioè che il suo star male sia dovuto a qualcosa di concreto, un fatto tangibile, una persona in carne ed ossa. Invece, più spesso in questo momento storico, soffrono i sensi.
Si, soffrono i sensi.
Il senso di colpa, il senso di solitudine, il senso di abbandono, il senso di inadeguatezza, il senso di vuoto, il senso di inferiorità, il senso di incompiutezza, il senso di dipendenza.
Non sono le cose che ci accadono il problema e neanche le persone che ci circondano. Ma il senso che smuovono in noi quei fatti e quelle persone.
È il nostro vissuto che crea mostri, ferite e paure. E, per fortuna, proprio perché ci appartiene, su quel vissuto si può lavorare.'
Marinella Cozzolino

L'amore rende liberi, tutto ciò che ci limita e  ci ostacola nell'espressione di noi stessi,  nelle nostre scelte è poss...
29/03/2021

L'amore rende liberi, tutto ciò che ci limita e ci ostacola nell'espressione di noi stessi, nelle nostre scelte è possesso.
Confondere l'amore con il possesso distrugge sia la relazione che il partner.


18/02/2021

Gli ottant’anni del grande psicoanalista, padre dello scrittore. «Sono stato uno dei primi figli di separati. Niccolò? Non credo che conosca bene la mia vicenda».

Indirizzo

Via Rossini 13
Cagliari
09100

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