Dr.ssa Claudia Corsini, Psicoterapeuta e Consulente Familiare e di Coppia Durante i colloqui (di 50 min.
La consulenza familiare è un'attività professionale di tipo specialistico alla quale individui singoli, coppie o famiglie possono rivolgersi per situazioni o difficoltà che rientrano nelle circostanze ordinarie della vita anzichè nella patologia vera e propria. ciascuno e coperti dal segreto professionale) le persone hanno la possibilità di prendere coscienza della propria realtà e delle loro difficoltà ed acquisiscono gli strumenti necessari per affrontarle. La metodologia è non direttiva e parte da una visione positiva dell'essere umano, dal presupposto, quindi, che ognuno ha in sé le capacità di trovare le proprie risposte. Il consulente ha il compito di accogliere, ascoltare, sostenere e facilitare questo processo, affinché i soggetti mobilitino le proprie risorse, motivazioni ed energie per superare il disagio.
29/10/2025
💔 IL LUTTO INVISIBILE DELL’ INFERTILITÀ.
Quando il dolore non si vede, ma pesa.
Siamo abituati a pensare al lutto come alla perdita di una persona cara.
Ma esistono lutti che non si vedono, eppure fanno male allo stesso modo.
Uno di questi è il lutto per il figlio immaginato.
Quando una coppia desidera un figlio, quel bambino nasce prima nel cuore che nella carne.
Lo si sogna, lo si immagina, si costruisce una nuova immagine di sé come genitori.
Nascono speranze, progetti, un nuovo senso di sé.
Poi, mese dopo mese, i test negativi, i cicli che arrivano, la paura che qualcosa non vada.
Finché una diagnosi di infertilità infrange quell’universo di sogni.
E ciò che si perde non è solo un figlio che non arriva, ma molto di più:
👉 l’immagine di sé come genitori
👉 la fiducia nel proprio corpo
👉 la sensazione di poter scegliere il proprio futuro.
Questo dolore è invisibile, spesso taciuto.
Perché quel figlio “non c’era ancora”.
Eppure il vuoto è reale.
Il lutto esiste, anche se nessuno lo vede.
✨ Ne parliamo abbastanza di questo dolore?
Io credo di no. Eppure, è condiviso da tante donne, tante coppie.
Riconoscerlo è il primo passo per attraversarlo, insieme.
🔗 Se ti ritrovi in queste parole, sappi che non sei sola.
Condividi questo post o salvalo per quando ne avrai bisogno 💬
28/10/2025
🎮 “Nei videogiochi non muori mai. Hai infinite vite.”
📚 Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow – Gabrielle Zevin
Un romanzo che mi ha introdotta nel mondo dei videogiochi da una prospettiva completamente nuova.
Per Sam e Sadie, i protagonisti, i videogiochi sono molto più che un passatempo: sono il filo conduttore di tutta la loro storia.
È grazie a un videogioco che nasce la loro amicizia.
I videogiochi li uniscono, diventano strumento di comunicazione, di incontro delle loro sofferenze, ma anche via per la loro realizzazione personale e professionale.
Nel tempo, diventano espressione della loro creatività e genialità, mondi paralleli in cui trovare rifugio — perché, come dice Sam, nei videogiochi non muori mai: puoi sempre ricominciare da capo.
Questo romanzo mi ha portata a guardare con occhi diversi mio figlio quando è alla consolle.
Non dico che non serva educare a un uso consapevole dei videogiochi, ma forse dovremmo anche noi adulti ascoltare e osservare:
sapere quali giochi amano, quali personaggi li appassionano, potrebbe aiutarci a conoscerli più a fondo.
📘 Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow non è una storia d’amore, ma parla d’amore in tutte le sue forme: amicizia, dolore, arte, crescita e connessione.
Un libro che consiglio a chi ama le relazioni autentiche, la creatività e le storie che curano.
✨
👩💼 Sono una psicoterapeuta e consulente familiare, mi occupo di libroterapia e accompagno donne e uomini a trovare nei libri nuovi sguardi su sé stessi e le relazioni.
📖 Ti va di scoprire insieme altri romanzi che “curano”?
👉 Seguimi per nuove letture che nutrono mente e cuore.
24/10/2025
🌿 “VORREI SOLO RIAVERE LA MIA VITA NORMALE”
È quello che mi ha detto di recente una mia paziente.
Per lei, “vita normale” significava quella prima della malattia:
una vita fatta di lavoro, viaggi, progetti, desideri.
Una vita che non ruotasse solo attorno alle terapie, alle visite, ai controlli.
Ma cos’è davvero una vita normale?
Nella mia esperienza professionale, ho capito che la normalità è un concetto profondamente soggettivo.
Per chi ha perso il lavoro, è normale riaverlo.
Per chi non riesce ad avere un figlio, è normale poterlo abbracciare.
Per chi vive l’ansia, è normale poter respirare con serenità.
Per chi ha subito un lutto, la normalità era quella prima della perdita.
Allora… una vita normale è forse una vita senza problemi, dolore o sfide?
O è, invece, una vita attraversata anche da tutto questo — ma non definita solo da esso?
Forse “vita normale” significa proprio questo:
una vita imperfetta, autentica, dove si cade e ci si rialza,
dove non tutto si realizza, ma si continua a sperare e a provarci.
Una vita che non possiamo controllare del tutto, ma che possiamo imparare ad abitare.
✨ Forse la vera normalità è accettare che la vita sia fatta di luce e ombra, di gioia e fatica.
📌 E tu? Cosa significa per te una vita “normale”?
Scrivilo nei commenti, se ti va. 💬
23/10/2025
💬 “Non pensavo che potesse succedere a me.”
Le emozioni dopo una diagnosi di infertilità
C’è un momento, dopo una diagnosi di infertilità, in cui tutto sembra fermarsi.
Le parole del medico continuano a rimbombare nella mente, e dentro di te si apre un vuoto difficile da descrivere.
È come se qualcosa si spezzasse: l’immagine di te come madre o padre “un giorno, naturalmente”, quella certezza che davi per scontata, improvvisamente non c’è più.
Da lì, inizia un viaggio emotivo complesso — e profondamente umano.
💔 Arriva la tristezza, quella che si nasconde dietro un sorriso o nelle notti in cui il pensiero non smette di girare. È il dolore di un sogno che si incrina.
😔 Si affaccia il senso di colpa, la sensazione di non essere “abbastanza”, di avere un corpo che non risponde come dovrebbe. Ma non c’è colpa, mai. L’infertilità non definisce il tuo valore né definisce chi sei.
😡 C’è la rabbia, contro la vita, contro le ingiustizie, contro chi “non capisce” e dice frasi che feriscono. È normale sentirla, e ha diritto di esistere.
😢 Poi la paura, quella del futuro incerto, dei tentativi, dei fallimenti.
E spesso, anche la solitudine — perché poche persone comprendono davvero cosa significhi vivere tutto questo.
Ma non sei sola.
Dare spazio a queste emozioni, riconoscerle e imparare a conviverci è il primo passo per ricostruire senso e fiducia.
La terapia, di coppia o individuale, può diventare un luogo sicuro dove non serve essere forti, ma autentici.
Dove puoi ritrovare respiro, parole e speranza. 🌿
15/10/2025
💔 Quando un figlio non arriva a casa
Quando un figlio non arriva a casa, nulla resta come prima.
✨ Un lutto perinatale scuote le radici della famiglia,
e cambia per sempre il modo in cui si guarda alla vita, all’amore, alla genitorialità. 🌙
Elaborare questa perdita non significa dimenticare, ma imparare a convivere con un’assenza che diventa parte della nostra storia.
È un cammino fatto di silenzi, emozioni contrastanti e domande difficili…
ma anche di possibilità di riscoprire legami, significati e presenza. 🤍
Spesso i fratelli più grandi vivono questo dolore in modo invisibile:
😔 si sentono confusi, spaventati o in colpa.
Ma non è la morte in sé a ferire, quanto il silenzio, l’evitamento, la mancanza di parole.
🕊️ Parlare, coinvolgere, creare piccoli rituali di saluto permette ai bambini di comprendere,
dare un senso e non sentirsi esclusi dal dolore.
Il lutto condiviso diventa così una forma di protezione reciproca. 💞
La verità detta con semplicità, la pazienza e la presenza
sono i gesti più potenti che abbiamo per guarire, insieme. 🌷
Nessuno dovrebbe affrontare tutto questo da solo.
Se senti che la tua famiglia o la tua coppia ha bisogno di uno spazio sicuro per elaborare, possiamo parlarne insieme. 💬
📩 Scrivimi in privato o nei commenti per saperne di più.
💌 Condividi questo post con chi sta attraversando un lutto silenzioso.
💾 Salvalo se può servirti quando le parole sembrano mancare.
15/10/2025
💭QUANDO I SOGNI DEI GENITORI DIVENTANO IL COPIONE DEI FIGLI ✨
A volte, da genitori, ci ritroviamo — quasi senza accorgercene — a vivere nei panni di nostro figlio.
👣 A spingerlo verso ciò che noi non abbiamo potuto fare.
💬 A consigliarlo secondo ciò che avremmo voluto sentirci dire noi.
❤️ A cercare attraverso di lui una rivincita, una forma di riscatto o di guarigione.
Non c’è niente di male nel desiderare il meglio per i propri figli.
Ma quel “meglio”, a volte, nasce dalla nostra storia, non dalla loro.
E quando non distinguiamo più i nostri bisogni dai loro,
rischiamo di togliere loro la libertà di diventare sé stessi. 🌱
Come terapeuta familiare vedo spesso genitori pieni di amore… e di paura.
Paura che i figli soffrano, che sbaglino, che ripetano errori del passato.
E così — nel tentativo di proteggerli — finiamo per guidarli troppo, senza lasciarli sperimentare.
Ma l’amore, per essere davvero generativo, ha bisogno anche di fiducia e spazio.
Spazio per crescere, scegliere, sbagliare.
Spazio per costruire un’identità che sia solo loro.
💡 Un piccolo esercizio di consapevolezza:
“Prima di dare un consiglio o una spinta, chiediti:
serve davvero a lui… o serve a me?”
Accompagnare un figlio non significa dirgli dove andare,
ma camminare accanto a lui mentre trova la sua strada. 💛
👉 Ti riconosci in questa dinamica?
Scrivilo nei commenti o condividi questo post con un genitore che potrebbe sentirsi allo stesso modo.
14/10/2025
🌿IMPARARE A CONOSCERSI NON È SEMPRE FACILE. 💚
A volte ci muoviamo nella vita con emozioni che non comprendiamo del tutto: reazioni automatiche, sensi di colpa, ansie o blocchi che sembrano arrivare “dal nulla”.
In realtà, molto spesso, quelle emozioni hanno una storia.
La tua storia, fatta di incontri, relazioni autentiche o tossiche, esperienze, successi o fallimenti, emozioni, vissuti, convinzioni che piano piano hai costruito su di te, sugli altri e sul mondo.
La psicoterapia ti aiuta a portare alla luce ciò che è rimasto sepolto, a capire cosa motiva davvero i tuoi comportamenti e come il passato può ancora influenzare il presente.
Ti accompagna a scoprire le difese che hai costruito per proteggerti dal dolore — e a sostituirle con modi più sani, più liberi, più autentici di vivere te stesso e le tue relazioni.
La psicoterapia può aiutarti a vedere le cose da prospettive nuove e diverse, a capire in che modo potresti aver contribuito a creare quella situazione dolorosa in cui ti trovi e a restituirti il potere di cambiarla.
💬 Ricordati che ottobre è il mese del benessere psicologico:
per tutto il mese offro un primo colloquio gratuito, uno spazio per capire insieme da dove partire.
👉 Scrivimi in DM se desideri prenotare il tuo primo incontro gratuito, in presenza o online. 🌱
07/10/2025
🌱 Quando la cura di sé diventa anche fecondità 🌱
A giugno mi è successa una cosa che non avevo mai visto prima: quattro persone che seguo in psicoterapia sono rimaste incinte.
In due casi si trattava di coppie, in cui la gravidanza è arrivata insieme a una rinnovata intesa e alla risoluzione dei conflitti.
Le altre due erano percorsi individuali, e tre su quattro riguardavano donne che avevano avuto difficoltà a concepire — una di loro dopo tentativi di PMA andati male.
Tutte le gravidanze sono iniziate naturalmente.
Mi è tornato in mente quando, a 46 anni, sono rimasta incinta del mio terzo figlio, dopo un aborto e durante il mio percorso formativo per diventare consulente familiare.
Anche allora, altre colleghe hanno avuto figli nello stesso periodo, alcune dopo anni di tentativi.
Coincidenze? Forse.
O forse, quando impariamo ad accoglierci, a sciogliere tensioni e a prenderci davvero cura di noi, qualcosa si apre anche nel corpo.
La psicoterapia aiuta non solo la fertilità biologica, ma anche quella interiore: riporta equilibrio, fiducia, vitalità, connessione.
✨ Forse, mentre rinasco, posso anche far nascere.
👉 Ti è mai capitato di sentire che, quando inizi a volerti bene, qualcosa nella tua vita “fiorisce”?
03/10/2025
✨ LA TERAPIA NON FINISCE IN SEDUTA ✨
Il lavoro che fai durante la psicoterapia non resta chiuso tra le mura dello studio.
Anzi, il lavoro più profondo inizia proprio dopo, quando porti con te ciò che hai vissuto e scoperto.
In seduta impari a guardare diversamente la tua storia, le tue relazioni, il tuo modo di pensare e sentire.
Ma soprattutto, fai esperienza di qualcosa di nuovo:
👉 un ascolto senza giudizio
👉 uno sguardo empatico
👉 uno spazio sicuro dove sentirti accolta
E questo è il vero cuore della terapia: imparare, poco a poco, a portare nella tua vita quotidiana quella stessa fiducia, quell’ascolto e quella accoglienza verso di te e verso gli altri.
Non basta “parlare con il terapeuta”: il cambiamento avviene quando traduci quella nuova esperienza in piccoli gesti quotidiani, in nuove modalità di relazione con tuo marito, con i tuoi figli, ma prima ancora con te stessa.
💡 La psicoterapia è come una palestra: la seduta è l’allenamento guidato, ma i muscoli crescono quando porti fuori quello che hai appreso, nella tua vita di tutti i giorni.
✨ E tu? Qual è la cosa che ti porti via da una seduta di terapia e che ti aiuta nella tua settimana?
🔗 Se senti che anche tu hai bisogno di allenarti a nuovi modi di stare nelle tue relazioni, la psicoterapia può essere il luogo giusto per iniziare.
01/10/2025
✨ Ottobre è iniziato con un distacco ✨
Questa mattina ho visto una delle mie figlie partire per il Cammino di Santiago.
Da sola, con uno zaino di quasi 9 chili sulle spalle e tutta la forza dei suoi 24 anni.
Con la voglia di assaporare la vita, di mettersi alla prova, di immergersi in un’esperienza che non è solo viaggio… ma crescita, libertà, esistenza.
👩👧 Da mamma, avrei preferito che non partisse. Avrei voluto proteggerla, non avere ansia né paura.
👩⚕️ Da psicoterapeuta, ho visto invece la libertà che le ho trasmesso e che lei ha saputo costruirsi. La libertà di essere sé stessa, di dare risposta ai suoi sogni e respiro alle sue emozioni.
👩 Da donna, sono stata orgogliosa del suo coraggio, della sua indipendenza e della sua capacità di scegliere la propria strada.
✨ Lasciare andare non significa perdere, ma permettere. Permettere all’altro di crescere, di scoprire la propria forza, di costruire la propria vita.
E anche per noi, come madri e donne, è un atto di fiducia: significa riconoscere che il nostro compito non è trattenere, ma aver dato radici abbastanza forti da sostenere il volo.
E allora, anche se il cuore si stringe, so che questo distacco è un dono: per lei, che cammina verso se stessa, e per me, che imparo ogni giorno a lasciare andare.
👉 E tu? Qual è stata l’ultima volta che hai fatto i conti con un “lasciare andare” importante?
30/09/2025
✨ UN FIGLIO AD OGNI COSTO? UNA RIFLESSIONE SUL DESIDERIO DI GENITORIALITÀ ✨
👶 Il desiderio di avere un figlio è tra i più profondi e universali. Per molti rappresenta una tappa naturale della vita, quasi un traguardo che dà senso e completezza al percorso personale. Ma cosa succede quando questo desiderio si trasforma in un bisogno assoluto, in qualcosa che percepiamo di “dover avere a tutti i costi”?
🌱 Spesso dietro questa spinta ci sono motivazioni molto forti: il bisogno di sentirsi realizzati, la volontà di portare avanti la propria famiglia, oppure le pressioni sociali e culturali che associano la genitorialità al successo o alla maturità di una coppia. Tutti elementi comprensibili e profondamente umani.
💭 Eppure, quando il desiderio diventa un’ossessione, può trasformarsi in una fonte di grande sofferenza. Lo stress, l’ansia, le delusioni, i tentativi falliti o le difficoltà legate all’infertilità possono minare la serenità, la relazione di coppia e persino l’immagine che abbiamo di noi stessi. Ci si può sentire incompleti, inadeguati, quasi definiti solo dalla possibilità – o meno – di diventare genitori.
🪞 Per questo è importante fermarsi e chiedersi: cosa significa davvero per me avere un figlio? e chi sono io al di là di questo ruolo? Coltivare un’identità più ampia, fatta anche di altre dimensioni della nostra vita, può aiutarci a vivere con maggiore equilibrio e a non legare tutta la nostra realizzazione a un unico obiettivo.
🌟 Il desiderio di genitorialità è naturale e prezioso, ma trovare un senso di completezza che non dipenda solo da esso può renderci più liberi, più consapevoli e, forse, anche più pronti ad accogliere ciò che la vita ci riserva.
👉 E tu? Ti sei mai chiesto quali sono le motivazioni profonde dietro il desiderio di diventare genitore?
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Mi chiamo Claudia e sono una Psicoterapeuta, una professione che mi appassiona davvero tanto, perché mi permette di entrare in contatto con le persone, le loro storie, le loro sofferenze e aiutarle a risolvere quei problemi che magari le tormentano da anni, ed ogni volta ne esco arricchita umanamente e professionalmente.
In anni di professione, ho potuto constatare quanto la psicologia possa aiutare le persone a vivere meglio e più pienamente la vita, a costruire relazioni significative e appaganti sul piano affettivo e quanto spesso esse soffrano per un rapporto che non funziona, fra genitori e figli, fra marito e moglie, fra fratelli o nell’ambiente di lavoro.
Ascoltando le storie dei miei pazienti mi sono resa conto di come, molto spesso, dietro al problema che mi viene raccontato, c’è una storia di relazione dolorosa. Anche quando la persona mi chiede aiuto per un problema di ansia, di depressione, o per attacchi di panico, per non parlare di anoressia o bulimia, dietro si cela spesso tanta sofferenza per una relazione dolorosa, se non addirittura traumatica, o comunque la sensazione da parte del paziente di non essere amato abbastanza da persone per lui o per lei significative, come uno dei genitori o il partner.
Forse è successo anche a te di sentirti così!
Anche nella mia esperienza personale di moglie prima, di madre poi, sempre più mi sono accorta di come, per far funzionare bene un rapporto non sia sufficiente volersi bene, ma che sia necessario prendersi cura ogni giorno di quella relazione, con pazienza e costanza. Ho imparato sulla mia pelle di quanto imparare a comunicare bene possa aiutare a trasformare una crisi in un momento di crescita, sia con il coniuge che con i figli, soprattutto quando diventano adolescenti.
Ho capito dai miei errori che quando desidero cambiare qualcosa intorno a me, è inutile che cerchi di cambiare gli altri, ma devo imparare a cambiare qualcosa in me o nel mio modo di rapportarmi con gli altri, senza pormi obiettivi irraggiungibili, ma realistici e possibili.
Ho imparato a valorizzare i miei pregi anziché tormentarmi per i miei limiti, e a fare altrettanto anche nei confronti delle persone che amo.
Insomma ho fatto tesoro di ogni singola parola imparata durante la mia formazione in Psicoterapia, durante i corsi di aggiornamento e dagli innumerevoli libri letti e il risultato è stato che l’anno scorso ho festeggiato i miei primi 25 anni di matrimonio con mio marito e i nostri stupendi tre figli.
Ma quando si scopre un tesoro non si può tenerlo per sé, si desidera condividerlo con gli altri, perché anche gli altri possano goderne. Per questo oggi mi occupo, in modo specifico di Consulenza di Coppia e Familiare, per aiutare tutte quelle coppie che si trovano in un momento di difficoltà, a capire cosa vogliono fare del loro rapporto, a risolvere i loro problemi di comunicazione, anche a livello sessuale o i contrasti legati alle rispettive famiglie di origine, o, qualora abbiano già deciso di separarsi, a rimanere comunque una buona coppia di genitori, capaci di fare ancora insieme il bene dei figli.
Se vuoi saperne di più sul mio metodo di lavoro o desideri avere altre informazioni contattami in privato o mandami una mail a claudiacorsini64@gmail.com sarò felice di conoscerti e rispondere alle tue domande.