Sos Fauna Calimera

Sos Fauna Calimera Centro Recupero Fauna Selvatica Omeoterma presso il Museo di Storia Naturale del Salento a Calimera

In questo Centro, gli animali selvatici vengono curati gratuitamente e liberati nuovamente in natura.

Anche oggi è arrivato un passeriforme incollato alla colla per topi...il terzo in pochi giorni. Negli anni ci hanno port...
03/11/2025

Anche oggi è arrivato un passeriforme incollato alla colla per topi...il terzo in pochi giorni. Negli anni ci hanno portato diversi animali rimasti attaccati "per sbaglio": civette, falchetti, gechi, passerotti. Si, perché le esche attirano altri animali e spesso i rapaci, attirati da una preda rimasta incollata, restano invischiati a loro volta, nel tentativo di predarla. Perciò la colla "per topi" finisce per fare anche altre vittime. Se proprio siete costretti a ricorrere a qualcosa, per catturare un topo, usate le gabbie trappola apposite, che non sono esenti da pericolo per il piccolo roditore, perché possono esporlo a stress, morte di fame o di sete (se non controllate regolarmente) oppure possono richiamare altri animali, come ricci, ma almeno danno più speranze rispetto alla colla. Se vi capita di trovare un animaletto rimasto attaccato, non prendete iniziative, poiché rischiereste di provocare danni peggiori, ma rivolgetevi al cras più vicino a voi dove troverete personale specializzato e le cure sono gratuite.

Per chi volesse sostenere il nostro lavoro.
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Altri rapaci ricoverati con ferite d'arma da fuoco. La poiana ha riportato una frattura esposta dell'omero destro ed è a...
13/10/2025

Altri rapaci ricoverati con ferite d'arma da fuoco. La poiana ha riportato una frattura esposta dell'omero destro ed è ancora in stato catatonico, mentre il gheppio ha riportato una frattura alla zampa destra e un versamento polmonare per via del pallino conficcato in un polmone. Il signor Raho, che ha ritrovato e portato d'ugenza il gheppio al cras di Calimera, ci ha raccontato di aver visto qualcosa che sembrava una carta trascinata dal vento, a bordo strada, mente accompagnava suo figlio a scuola. Per fortuna ha deciso di rallentare l'auto e verificare cosa fosse, dando così al volatile una speranza di sopravvivere. La poiana è stata consegnata dalla polizia locale di Surbo, sempre presente e collaborativa per il trasporto della fauna in difficoltà. Entrambi i rapaci non sono ancora fuori pericolo e non sappiamo se, una volta guariti, saranno in grado di volare. Tanti altri, invece, non saranno trovati affatto o soccorsi in tempo e per loro non potremo fare nulla.

Una poiana fucilata a Surbo e un gheppio impallinato a Nardò, località Pagani, in provincia di Lecce. È il bilancio di un'altra giornata dove il bracconaggio, ormai...

Il primo rapace arrivato al cras, appena il giorno dopo l'apertura della stagione venatoria. In realtà il fenomeno del b...
10/09/2025

Il primo rapace arrivato al cras, appena il giorno dopo l'apertura della stagione venatoria. In realtà il fenomeno del bracconaggio non si limita ai mesi in cui la caccia è consentita, ma va avanti tutto l'anno, come dimostrano le radiografie di animali ricoverati anche al di fuori di questo periodo. Perché chi agisce, senza farsi scrupoli e al di fuori della legalità, molto spesso non ha neppure il tesserino da cacciatore, è solo e soltanto un delinquente e un id**ta. Il gheppio ha riportato frattura ad un'ala, ma adesso è fuori pericolo. Aspettiamo con pazienza la sua guarigione e ci prepariamo ad accogliere altre sfortunate vittime come lui. La segnalazione di questi casi agli organi preposti, Procura e C.C., è d'obbligo, perché vengano intensificati i controlli nei comuni in cui vengono commessi i reati.

Colpi di fucile contro un gheppio nelle campagne del Salento. Il fatto avvenuto a Morciano di Leuca (Lecce) risale al primo settembre, il giorno dell’apertura ufficiale della stagione...

02/08/2025

La nuova vita del lupetto Giò.
Il 25 giugno scorso, in provincia di Lecce, è stato ritrovato un cucciolo di lupo maschio che versava in condizioni critiche. Arrivato al cras di Calimera debilitato, sottopeso e anemico, è stato ricoverato per oltre un mese per rimetterlo in sesto e in condizioni di poter eventualmente essere reinserito nel suo branco. Dopo diversi giorni di cure, il cucciolo ha preso a stare meglio e a mettere peso, ma del suo branco nessuna traccia. In questi casi, poiché non è possibile rilasciare un lupetto, che non sarebbe in grado di cavarsela da solo, l’unica cosa da fare è di crescerlo in un centro adatto a lui fino alla sua completa indipendenza. Quello che è importantissimo, ovviamente, è evitare che il piccolo si abitui alla presenza umana e sia condannato a rimanere a vita ospite di un cras. La sua indole selvatica ha dato da subito buone speranze, per questo, dopo esserci consultati con altri centri e studiosi di questa specie, abbiamo trovato per lui la soluzione migliore. Il 31 luglio Giò è stato trasferito, dal Reparto Operativo del Raggruppamento Carabinieri CITES e dal veterinario del comando dei Servizi per la veterinaria del Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, nel centro recupero di Monte Adone, specializzato nella cura e il reinserimento di lupi. Ad attenderlo c’era una cucciola della sua stessa età e una femmina adulta che le fa da balia. La socialità per questa specie è fondamentale; in questo contesto, il cucciolo potrà crescere rispettando la sua etologia e le sue esigenze. Potrà giocare e apprendere da suoi simili, mantenendo appieno la sua selvaticità. Dopo la prima notte di isolamento e ambientamento, Giò è stato inserito con la cucciola e la femmina adulta. I due piccoli hanno iniziato un gioco infinito e saranno seguiti attentamente durante tutta la riabilitazione con l'obiettivo, se tutto andrà per il meglio, di restituire loro la libertà.

Grazie a chi ha reso possibile tutto questo: Hic sunt lupi, Elisa Berti, Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone, il personale esperto e specializzato del Reparto Operativo del Raggruppamento Carabinieri CITES congiuntamente al Veterinario dei Servizi per la Veterinaria del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e a tutti coloro che come noi, hanno creduto e voluto che Giò avesse la sua seconda opportunità.
“Dobbiamo fare rete il più possibile per non permettere agli stolti di distruggere il pianeta”. Cit.

14/07/2025

Questa civetta è stata rinvenuta dopo un incendio. Il suo piumaggio annerito dalla fuliggine fa capire quanto sia stata vicina alle fiamme e in pericolo di vita, inoltre lei mostra evidenti problemi neurologici e difficoltà di coordinazione dei movimenti. Dopo essere stata visitata e sottoposta alle prime cure era arrivato il momento di nutrirla, ma la sua fame era così tanta che ha cercato da subito di “predare” un panno. Poi si è accanita su un pezzo di fegato, però le sue difficoltà motorie non le permettevano di coordinarsi, così, abbiamo iniziato a nutrirla noi, ma lei il pezzo di fegato non lo ha mollato. Nei giorni seguenti, con topi decongelati, le prove sono andate meglio e ora è completamente indipendente, ma sempre totalmente scoordinata. Aspettiamo la fine della terapia prescritta dal nostro veterinario per vedere qualche miglioramento, sperando che vada tutto bene. Lei è stata fortunata, ma tantissimi animali soccombono negli incendi che stanno devastando il nostro territorio e per loro nessuno ha potuto fare nulla.

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Indirizzo

S. P. 275 Calimera-Borgagne, 1 Km
Calimera
73021

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 12:30
Martedì 09:30 - 12:30
Mercoledì 09:30 - 12:30
Giovedì 09:30 - 12:30
Venerdì 09:30 - 12:30
Sabato 09:30 - 12:30
Domenica 09:30 - 12:30

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