Dott.ssa Marzia Mazzei - Psicologa - Psicoterapeuta

Dott.ssa Marzia Mazzei - Psicologa - Psicoterapeuta Psicologa, iscritta all'ordine degli Psicologi della Campania, con matr. 6859. Psicoterapeuta, specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

Consulenze psicologiche per l'individuo, la coppia e la famiglia.

23/10/2025

"Lascia che le cose si rompano,

smetti di sforzarti per tenerle insieme.

Lascia che le persone si arrabbino.

Lascia che ti critichino, la loro reazione non è affar tuo.

Lascia che tutto crolli, e non preoccuparti del dopo.

Dove andrò? Cosa farò?

Ciò che è destinato ad andarsene se ne andrà comunque.

Ciò che deve restare, rimarrà.

Quello che va via lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo, è una legge universale.

E non pensare mai che non ci sia più nulla di buono per te: devi solo smettere di trattenere ciò che devi lasciare andare."

🎬 Mangia, prega, ama (2010)

15/10/2025

🌼 𝟭𝟱 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱 - 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗟𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗣𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲

Nella nostra lingua non esiste una parola per definire chi perde un figlio, ci sono infatti perdite che sfidano anche il linguaggio.

La perdita di un bambino durante la gravidanza o nelle prime fasi di vita rappresenta un'𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼𝘀𝗮 che merita 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼, 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 e 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 adeguato; elaborare il lutto in questi casi significa affrontare un 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗼 che richiede tempo e che spesso incontra molte difficoltà.

▶ La perdita avviene in un momento carico di 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 e 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 per il futuro
▶ Spesso 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮 𝘂𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 sociale adeguato di questo dolore, rendendo più difficile per i genitori esprimere la propria sofferenza e ricevere supporto.

🫂 Accompagnare qualcuno che sta attraversando un lutto di questo tipo significa 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼, dove l'ascolto diventa presenza e ogni emozione meritevole di essere accolta.

Come psicologhe e psicologi sappiamo che 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. Non esiste un tempo "𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙤" per superare il dolore, né un modo "𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙩𝙩𝙤" di viverlo.

Prendi una matita, ✏️ e disegna un lago azzurro 🏞️Buttaci i pensieri, tutti i dispiaceri e sorridi al mondo intero, pren...
10/10/2025

Prendi una matita, ✏️
e disegna un lago azzurro 🏞️
Buttaci i pensieri, tutti i dispiaceri e sorridi al mondo intero, prendi una matita tutta colorata
e disegna cieli blu 🎵
Non dimenticarti questo consiglio 👆🏼

Thanks 💙
🫟
🎨

🍭

10/10/2025

🌍 𝟭𝟬 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱 – 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲

La 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 quest'anno ha come tema 𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘦𝘮𝘦𝘳𝘨𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘦.

Una tematica che ci mette di fronte ad una dura realtà: l'𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼 𝗺𝗮 𝗱𝗲𝘃𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 delle crisi, dei disastri, dei conflitti sul benessere psicologico delle comunità.

Il genocidio a 𝗚𝗮𝘇𝗮 ci impone oggi, e non solo, di 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶𝗿𝗲, 𝗱𝗼𝗰𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 e 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗿𝗲 le conseguenze psicologiche che tutto ciò comporta non solo sui singoli individui ma sulla collettività.

Come psicologhe e psicologi abbiamo il dovere etico di produrre 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗿𝗶𝗴𝗼𝗿𝗼𝘀𝗮 su cosa vuol dire per lo sviluppo di un bambino crescere sotto l'𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗹𝘂𝗻𝗴𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝘂𝘁𝗮 𝗮𝗱 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘂𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶, cosa vuol dire per una comunità la 𝗱𝗶𝘀𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘁𝗲𝘀𝘀𝘂𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, la distruzione delle reti di supporto e delle strutture di 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼.

Sui libri di storia abbiamo letto "𝘔𝘢𝘪 𝘱𝘪𝘶̀". Oggi sappiamo che questo auspicio, questa promessa non è stata mantenuta.

Per questo come Ordine degli Psicologi della Regione Campania non resteremo in silenzio, continueremo a testimoniare le 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 delle emergenze umanitarie, continueremo a sostenere e promuovere la formazione sul trauma collettivo e complesso, perché il nostro mandato professionale ed etico ci impone di 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗹𝗲 e della 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲.

09/10/2025

Gli psicoterapeuti non sono esseri disincarnati dotati di poteri magici, ma esseri umani specializzati nella difficile scienza della mente e nell'arte del cambiamento. Sono tecnici e, ancor più, artigiani della mente e non semi-dei portatori di fluidi salvifici.

Uno psicoterapeuta non è telepatico, né preveggente, ma lavora sulla conoscenza del pensiero e delle emozioni, della biografia e delle risorse della persona, allo scopo di promuovere e accelerare la sua resilienza e mobilitare il suo potenziale.

Uno psicoterapeuta insinua benevoli dubbi, racconta storie e aforismi, agisce con empatia. Allo stesso modo, costruisce piani individualizzati,
monitora attentamente i processi emotivi e ingaggia la persona in un'alleanza duplice: contro il sintomo e a favore dello sviluppo personale.

Ma bisogna sapere sempre che per riuscire in questo compito enorme, lo psicoterapeuta ha vissuto e vive a propria volta i suoi drammi, ha affrontato lutti, traumi e fantasmi e continua ogni giorno la sua ricerca, pur accettando la responsabilità di sostenere gli altri, con umiltà e consapevolezza.

- Enrico Maria Secci

Settembre.Ricominciare.Nuovi inizi.Traguardi.Condivisioni.Entusiasmo. Tutta Vita sempre. 🌈
06/10/2025

Settembre.
Ricominciare.
Nuovi inizi.
Traguardi.
Condivisioni.
Entusiasmo.
Tutta Vita sempre.

🌈

I nonni la medicina dei nipoti e viceversa 💊
04/10/2025

I nonni la medicina dei nipoti e viceversa 💊

OGGI....FESTA DEI NONNI!!!

C’erano una volta…
I capelli bianchi delle nonne! C’erano una volta… Le loro favole, i loro giochi, la loro tenerezza!

Aiuto!

Oggi le nonne sono tutte bionde e i nonni, gli amici di ogni bambino, sembrano in via di estinzione!
Sempre di meno, sempre più soli, sempre più disorientati!

Ci si sposa tardi e sempre più tardi si hanno dei figli (uno?). Chi riesce a diventare nonno… è fortunato!

L’età avanzata sembra uno spettro da allontanare e la vecchiaia, negata e classificata come “malattia”, è affidata a specialisti geriatri o a strutture dedicate.

Gli anziani, che servono sempre meno, da risorsa e ricchezza sono diventati “problema”.

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Un tempo i nonni erano la memoria storica e l’esperienza: le società li rispettavano e li ponevano al centro della loro struttura.
Oggi i computer ricordano tutto meglio di loro, il sapere viaggia troppo veloce e il valore della persona sembra legato tutto alla sua capacità di guadagno!

Gli anziani?

Tutti con un tesserino H, magari servono per far parcheggiare la macchina nei posti per disabili, ma poi… problemi da risolvere!

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Ma… la Natura aveva pensato così? Ci “fa bene” tutto questo?
Riflettiamo…

I cuccioli di uomo, sono totalmente dipendenti. Più di qualsiasi altro animale.

Lo sviluppo dei bambini è lentissimo e l’autonomia è un traguardo lontano che richiede tanto, tanto lavoro!
Mamma e bambino per lunghissimo tempo sono un nucleo prezioso ma delicatissimo che richiede la protezione di un “sistema”.

La nonna esiste solo nel genere umano.
Tra gli animali le femmine terminano il loro ruolo biologico al termine della loro capacità riproduttiva.

Le donne invece vivono più a lungo degli uomini e gran parte della loro vita, spesso il tempo più lungo e importante, trascorre in menopausa.
Questa peculiarità è probabilmente il frutto di una selezione naturale vincente, originata in tempi remotissimi, per la migliore sopravvivenza dei nipoti.

Da sempre le nonne hanno rappresentato un supporto fortissimo per le mamme e anche una difesa forte per i nipotini!
Nel passato remoto e remotissimo la loro presenza significava spesso la sopravvivenza dei bambini.

Ancora oggi i pediatri lo sanno molto bene: se la nonna non si convince, la terapia è complicata!

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I nonni sono una presenza importante per i bambini e la loro compagnia è molto più che un parcheggio “per fare almeno qualche servizio”!

Loro non hanno l’onere di educare e pertanto possono essere anche un po’ complici con i nipotini.

(Ma attenzione! Mi rivolgo ai colleghi nonni: complici, va bene, ma siamo nonni e quindi anche noi dobbiamo essere sottomessi alla autorità di mamma e papà. Quindi mai contraddire mamme o papà davanti ai bambini!).

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I nonni viziano un pochino è vero, ma rappresentano spesso quella “zona franca” dove le tensioni si stemperano in giochi condivisi.

Sono dei “grandi” speciali: affidabili, disponibili, sempre presenti e prevedibili, non vanno via, non hanno fretta, non “hanno da fare”…

Spesso rappresentano il rifugio rassicurante dove sciogliere ogni ansia.

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Il loro linguaggio e i loro comportamenti permettono una comunicazione speciale con i nipotini.

Perché?

Rispetto a quello degli adulti il cervello dei bambini è prevalentemente emotivo, piuttosto che critico-cognitivo: la corteccia prefrontale, la zona logica, matura infatti a 21 anni, mentre la zona limbica, quella emotiva è già ben organizzata alla nascita.

Negli anziani il processo di invecchiamento cerebrale interessa per primo proprio le zone che nei bambini maturano più tardi, quelle corticali.

La memoria a breve termine viene meno, ma resta ben radicata quella a lungo termine, che alberga nelle zone profonde, limbiche.

Per questo processo, progressivamente, anche negli anziani le emozioni diventano prevalenti.

Aumenta la sensibilità alle carezze, al sorriso, alla tenerezza…

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E allora…

Anche gli anziani, come i bambini, finiscono per avere un cervello emotivo che prevale su quello cognitivo!

Il “nonnese” confluisce nel “bambinese” e viceversa!

La sensibilità degli anziani trova una risonanza naturale in quella dei bambini ed è per questo che i nonni sono “grandi” speciali!

I nonni giocano come i bambini, cercano i dolci come i bambini, si emozionano come i bambini…

Ma sono grandi! Affidabili, sicuri.

Il nonno che gioca, che sta con me, che si lascia fare, che qualche volta è complice e mi permette anche cose che forse non si dovrebbero fare…

E’ una presenza emotiva, uno che riempie il vuoto di ogni solitudine, una sicurezza.

Uno che può aiutare a trovare una via di uscita in situazioni particolari.

Spesso nelle situazioni conflittuali coniugali la casa dei nonni, quella che c’è sempre, dove nessuno va via e dove ognuno ha un ruolo bene definito e stabile, rappresenta un rifugio importante.

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I nonni raccontano storie, favole, leggono libri.

Anche i genitori dovrebbero farlo, ma i nonni sono avvantaggiati: hanno più tempo e i ricordi della loro vita, che danno continuità alla vita, fluiscono facilmente come storie fantastiche.

I loro racconti hanno un impatto emotivo fortissimo nei bambini che spesso vogliono sentire e risentire sempre le stesse storie in un rituale rassicurante.

Momenti intimi, durante i quali i piccoli, abbandonati nell’abbraccio dei nonni, entrano in un mondo fantastico.
In uno spazio virtuale dove scaricare tensioni e sperimentare piacere.

Per tutto questo i nonni sono importanti per i bambini!

E saranno anche quelli che, prima o poi, dovranno insegnar loro il distacco definitivo. Quelli che li aiuteranno a scoprire il dolore che le mamme e i papà sapranno accompagnare.

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Ma quanto sono importanti i bambini per i nonni?

Sappiamo tutti che per ridurre il decadimento mentale è importante “tenere il cervello allenato”.
Ogni giorno, infatti, perdiamo neuroni poco utilizzati e ne perdiamo sempre di più con la progressione dell’età.
Sappiamo anche che lo stesso vale per il fisico: le masse muscolari non utilizzate tendono ad atrofizzarsi.

La pensione e il riposo, insomma, non sembrano elementi che allungano la vita!

Ma…

“L’ansia degli anni che passano”, vissuti come una malattia progressiva, però spesso mettono le scarpe da ginnastica e i jeans a molti anziani.

Molti affollano le palestre per “mantenersi tonici”, altri rischiano infarti correndo in improbabili “footing tonificanti” sotto al sole.

Qualcuno osa avventure sentimentali modello “adolescent-forever” e c’è anche chi che resta aggrappato al suo lavoro “full time” o agli “affari” che diventano la ragione di vita.

Fanno bene tutte queste cose? Forse. Ma molti di questi atteggiamenti sono ansiogeni.

Alla fine la progressione inesorabile del tempo si traduce nella difficoltà a vivere serenamente la propria dimensione e logora più della vecchiaia stessa.

Alla fine, in modo sempre più minaccioso, si materializza la più pericolosa delle malattie: la solitudine!

Evidenze sperimentali dimostrano che per la salute la solitudine è più temibile del colesterolo del fumo di sigaretta e della pressione alta messe insieme!

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E allora combattiamo la solitudine degli anziani!

Non è indispensabile la presenza fisica per vincerla: è sufficiente anche quella emotiva.
Il “cervello allenato” che mantiene meglio le funzioni di tutto il corpo è infatti quello emotivo!

Molto più di quello cognitivo (che anche è importante).

E allora il sentire che c’è un qualcuno che ci ama e che amiamo, un qualcosa da fare per un qualcuno che ci attende… Allena e allunga la vita!

E i muscoli?

Spesso i nipotini sono un impegno faticoso per un nonno, ma quella fatica per correr loro dietro, prenderli in braccio, chinarsi cento volte per raccogliere giocattoli, fare il cavalluccio (per chi ce la fa!)…

Altro che palestra o footing!

E poi…

I bambini sono allegri e giocano, interagire con loro è un potente antidoto alla depressione.
Meglio della pilloletta che prescrive il geriatra!

E allora concludo con consiglio per i colleghi geriatri: piuttosto che farmaci per la pressione o per il colesterolo prescrivessero nelle loro ricette… nipotini, nipotini e poi nipotini!

P.S. Si è capito che sono un nonno?

29/09/2025

🍁L’autunno è un promemoria prezioso.
Ci ricorda che ogni trasformazione è naturale e necessaria. Così come gli alberi lasciano cadere le foglie ormai secche, anche noi possiamo imparare a liberarci di ciò che non nutre più la nostra crescita. Abitudini che ci trattengono, dinamiche che non ci fanno evolvere, legami che non fioriscono, schemi ripetitivi.
Se restiamo attaccati a ciò che è arido,non daremo spazio a ciò che di nuovo vuole nascere in noi.

Piccolissimo resoconto delle mie vacanze, cuore a cuore con lui. 💜✈️😎• Come sono andate le vostre ?!Vi aspetto nei comme...
05/09/2025

Piccolissimo resoconto delle mie vacanze, cuore a cuore con lui. 💜✈️😎

• Come sono andate le vostre ?!
Vi aspetto nei commenti o in direct se vi va 👇🏼

Dove eravamo rimasti? Riparto da qui. Dalla gratitudine, per me fondamentale. Da gesti semplici che riempiono il cuore e...
05/09/2025

Dove eravamo rimasti?
Riparto da qui.
Dalla gratitudine, per me fondamentale.
Da gesti semplici che riempiono il cuore e che non voglio dimenticare.
Dalla colleganza con le persone speciali come lei che fanno parte della mia rete di amicizie e di professionisti con cui lavorare e collaborare.
Il lato negativo dello studio privato può essere l’isolamento, mentre invece è fondamentale confrontarci tra colleghi continuamente.
Grazie Annamaria per il tuo modo di leggermi e descrivermi, per la tua vicinanza. Il tuo sostegno e la tua collaborazione e presenza sono importanti per me.
Ti voglio bene ❤️

Non è come vedi, ma come pensi. 🧠   Image:
08/07/2025

Non è come vedi, ma come pensi. 🧠



Image:

18/06/2025

PERCHÉ CI SI PUÒ PERDERE…

Ci si può spegnere.
Ci si può anche svuotare.
Ma ciò che sei davvero
non muore.

Resta in fondo.
Nel fondo.
Ad aspettare che tu abbia il coraggio
non di guarire subito,
non di capire tutto,
ma di tornare.

Un po’ alla volta.
Un respiro alla volta.
Un gesto dopo l’altro.

Come chi torna a casa
dopo una lunga assenza
e ha bisogno di toccare le pareti
per ricordare che è ancora tutto lì.

Fino a sentire, di nuovo,
che la pelle è tua.
Che puoi ascoltare quello che senti.
Che puoi restare,
anche se ancora fa male.

Non perché sei guarito.
Ma perché sei tornato.

E questa, a volte,
è già una forma d’amore.
La più silenziosa.
La più vera.

Scopri che puoi respirare,
senza dover sapere tutto,
senza dover essere forte sempre.

Scopri che, persino nelle crepe,
c’è ancora luce che filtra,
che non tutto si è spezzato,
che qualcosa è rimasto,
silenzioso, vero, tuo.

E nel tornare,
senza clamore,
ritrovi una carezza per te stesso.
E forse è questa la cura più sincera…



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