Sandro Paparone Pediatra

Sandro Paparone Pediatra Benvenuti sulla pagina del Dr. Sandro Paparone, specialista in pediatria. Gli Ambulatori Pediatrici del Dott.

Qui troverete informazioni utili sulla salute dei bambini, consigli per i genitori e aggiornamenti sui nostri servizi. Sandro Paparone, con sedi a:
📍 Via Leonardo da Vinci – Rocca di Capri Leone (ME)
📍 Via Piave 31 – Capo d'Orlando (ME)
📍 Via Nazionale Olivarella 23 – Milazzo (ME)

rappresentano un punto di riferimento nell’assistenza pediatrica del territorio, grazie a servizi avanzati e strumentazioni di ultima generazione.

✨ Diagnostica immediata in studio
Gli ambulatori sono dotati di apparecchiature che consentono l’esecuzione in tempo reale di:

Emocromo da goccia di sangue

Proteina C Reattiva (PCR)

Esame urine

Tamponi rapidi faringei

Tamponi per la maggior parte dei virus circolanti

Questi strumenti permettono una diagnosi rapida e accurata, riducendo il ricorso inappropriato agli antibiotici e garantendo terapie mirate.

🔬 Servizi specialistici dedicati ai bambini

Test allergologici per l’individuazione di allergie

Podoscopia per la valutazione della salute del piede

Impedenziometria per la funzione uditiva

Video-otoscopia per un esame dettagliato e non invasivo dell’orecchio

👶 Con professionalità, innovazione e attenzione costante alla salute dei piccoli pazienti, lo Studio Paparone unisce esperienza clinica e tecnologia al servizio delle famiglie.

Per un assistenza pediatrica basata su certezze, non ad occhio , per contrastare realmente l'antibiotico-resistenza 📢 NO...
06/12/2025

Per un assistenza pediatrica basata su certezze, non ad occhio , per contrastare realmente l'antibiotico-resistenza

📢 NOVITÀ IMPORTANTE IN STUDIO: è arrivato easyFIA! 🔬

Da oggi la diagnosi non si “immagina”: si misura.

Nel nostro studio abbiamo introdotto easyFIA, uno strumento di diagnostica avanzata che permette, in pochi minuti, di ottenere informazioni decisive per capire cosa ha davvero il bambino.

🔍 Cosa analizza easyFIA?

✔️ MXA → indica attivazione virale
✔️ CRP → distingue infiammazione virale/batterica

💡 Perché è un salto di qualità?

Perché in pediatria fare diagnosi “a occhio” non basta più.
Con easyFIA possiamo capire subito, non “ipotizzare”, se:

l’infezione è virale → non serve l’antibiotico, stop alle terapie inutili

è più probabile un’origine batterica → si interviene in modo mirato

In altre parole:
👉 meno farmaci inutili
👉 meno ritorni in ambulatorio “perché la febbre non passa”
👉 meno ansia per i genitori
👉 decisioni più sicure fin dai primi giorni

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🧒 Cosa cambia realmente per il tuo bambino?

Non viene trattato “per tentativi”: si interviene con precisione.

Se l’infezione è virale, evitiamo subito antibiotici e cortisone non necessari.

Se c’è un rischio batterico, lo individuiamo precocemente.

Riduciamo l’uso inappropriato di farmaci, proteggendo la salute futura.

Questo significa meno rischi, meno effetti collaterali, più salute.
E sì: vuol dire anche contrastare seriamente l’antibiotico-resistenza, che non è un problema del futuro ma di adesso.

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🏥 Perché abbiamo scelto easyFIA?

Perché fa parte della nostra idea di Pediatria Evoluta:
diagnostica moderna, decisioni basate su dati, e un solo obiettivo — curare bene, non curare tanto.

---

easyFIA è attivo da oggi in studio.

Se vuoi risposte chiare, non opinioni, questo è lo strumento che serve

30/11/2025

🚨 APPELLO URGENTE: VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 🚨
Siamo già dentro la stagione influenzale e non c’è più tempo da perdere.

💉 L’influenza NON si cura. Si previene.
Non esiste antibiotico, non esiste cortisone, non esiste sciroppo magico:
➡️ solo il vaccino riduce rischio, intensità e complicanze.

Chi becca l’influenza vera lo sa:
🔥 Febbre alta anche oltre 7 giorni
😤 Tosse insistente, fino a 15 giorni
😴 Bambini ko, famiglie allo stremo, scuola saltata, lavoro perso.

E no, non è un raffreddore.
E no, non passa in due giorni.
E sì, può essere pericolosa per i più piccoli e fragili.

📌 Se non avete ancora vaccinato vostro figlio: fatelo ORA.
Non quando sono già malati, non “quando avrò tempo”, non “vediamo”.

👉 L’unico momento giusto è adesso.

Proteggiamo i bambini.
Proteggiamo i fragili.
Proteggiamo la comunità.

27/11/2025
l farmaco della bella figura: il cortisone.Ah, il cortisone.La bellezza istantanea della medicina.Il Photoshop biologico...
26/11/2025

l farmaco della bella figura: il cortisone.

Ah, il cortisone.
La bellezza istantanea della medicina.
Il Photoshop biologico.
La bacchetta magica dei nonni, dei vicini di casa e di quell’amica che “gliel’ha dato il pediatra quando aveva 3 mesi e da allora non ha mai più tossito” (spoiler: tossisce ancora).

Funziona così:
il bambino tossisce? Cortisone.
Ha il naso chiuso? Cortisone.
Febbre da 12 minuti e mezzo? Cortisone.
Gengiva che prude? Cortisone.
Sta giocando tranquillo? Meglio prevenire… cortisone.

Peccato che ci sia un piccolo dettaglio:
Il cortisone non cura tutto.
Anzi, nell’influenza e nelle infezioni virali fa più danni del bambino quando trova i pennarelli indelebili.

Ma perché viene usato come fosse acqua santa?

Perché fa la cosa più pericolosa di tutte:
fa apparire il bambino meglio senza curare nulla.

E quindi genitori felici:
“Dottore, con quello sciroppino è guarito in 3 ore!”
Certo… peccato che il virus sia ancora lì che festeggia.

Intanto:

abbassa le difese immunitarie ✔️

aumenta il rischio di sovrainfezioni ✔️

prolunga la presenza del virus ✔️

e nei casi peggiori aumenta complicazioni serie ✔️

ma oh… il bimbo respira meglio quella sera, e questo basta, no?

No.

Il cortisone non è un cerotto magico per le ansie.
È un farmaco potente, utile quando serve davvero:
asma, laringospasmo, allergie importanti, certe emergenze.
Non quando il bambino respira rumorosamente perché ha il raffreddore.

Morale:

Il cortisone non è il farmaco della salute.
È il farmaco della bella figura immediata… e dei problemi potenziali dopo.

Meglio usarlo quando è indicato, non quando “fa scena”.

Perché la medicina non è trucco:
è cura.

E a volte, la cosa più intelligente è non fare nulla.
(che per molti è più difficile che fare una maratona in salita con i tacchi).

💡 Quando serve davvero?
👉 Asma
👉 Laringospasmo
👉 Allergie importanti
👉 Situazioni specifiche indicate dal medico

Non per naso chiuso, tossetta o febbre.

24/11/2025

Incazzato per l'uso a sproposito e pericoloso del Cortisone per il trattamento della febbre.

Ogni inverno la stessa storia: bambino con febbre → genitore in panico → qualcuno suggerisce cortisone “così gli passa prima”.
Peccato che funzioni… come l’ombrello per curare la grandine: inutilissimo, e a volte anche pericoloso.
Il cortisone non cura i virus, non “taglia il muco”, non “previene bronchiti”.
E in alcuni casi può pure peggiorare la situazione: ritarda la guarigione, aumenta il rischio di complicazioni e tiene il virus in corpo più a lungo.

22/11/2025

ANSIA GENITORIALE,
DOCTOR SHOPPING,
IPERMEDICAZIONE.

Tre piaghe silenziose che fanno più male ai nostri figli che le malattie stesse.

Le storie sono cicliche…

Giorno 1:
Visita per colpi di tosse al risveglio.
Diagnosi: rinite.
Terapia: lavaggi nasali e pazienza.

Giorno 2:
“Dottore, la tosse continua! Non vuole lavare il naso! Che devo fare?”
Risposta: “Lavare il naso e attendere.”

Giorno 3:
“Doc, tossisce quando si sdraia. Il muco è giallo. Gli ho dato il Bentelan stanotte, ma non è servito. Torno in visita.”

Giorno 4:
“Dottore, ieri mi ha detto che va tutto bene, ma tossisce ancora. Gli ho dato un mucolitico. Non riesco a fare i lavaggi.”

Giorno 5:
“Dottore, ho tolto il cortisone e il mucolitico come detto, ma la tosse continua. Sono andata da un pediatra privato: è tutto ok ma vuole fare analisi del sangue.”

Giorno 6:
“Stanotte guardia medica: antistaminico per ‘asciugare il muco’. Se non passa, devo fare una radiografia.”

Giorno 7:
“Accesso in SCAP. Mi hanno dato il cortisone nell’aerosol, ma non mi hanno mandato in PS quindi niente Rx.”

Giorno 8:
“Ho fatto l’Rx privatamente. Nulla di anomalo, ma la tosse persiste. Non dormiamo. Domani vengo in studio.”

Giorno 9:
“Dottore, il bambino non ha tossito stanotte. Non vengo più. È andato all’asilo!”

Giorno 10:
“Il bambino sta bene, ma sono arrivate le analisi. Il pediatra privato l’ho risentito al telefono e dice di fare l’antibiotico.”

Giorno 11:
“Dottore, aveva ragione. Un altro pediatra mi ha detto che l’antibiotico non serve. Ne ha preso solo tre dosi. Ora sta bene, è sempre all’asilo.”

Giorno 12:
“Nella chat delle mamme è un disastro: tutti con la tosse.”

Giorno 13:
“Dottore, è tornato dall’asilo e ha tossito di nuovo.”

E riprendiamo tutto lo stress e il giro di nuovo…

A volte la malattia più difficile da curare non è la tosse dei bambini, ma l’ansia dei genitori.

Il tempo, la fiducia e la serenità sono spesso le medicine più efficaci — ma anche le più difficili da prescrivere.

E se siamo fortunati e bravi…a volte la tosse passa.

L’ansia, invece, trova sempre un nuovo pediatra da consultare. Un nuovo medicinale da provare. Un nuovo esame da fare.

RELAX!

22/11/2025

L'INTERVISTA - Focus con Francesco Cristini, primario dell'Unità operative di Malattie infettive dell'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì

22/11/2025

Il 18 novembre è la Giornata europea per l'uso consapevole degli antibiotici, un problema mondiale che in Europa provoca 35 mila morti all'anno. In Italia l'antibiotico resistenza costa 2,4 miliardi l'anno

A proposito di antibiotico resistenza. Genitori riflettete, dare antibiotici,  se non necessari, non è salutare né per i...
19/11/2025

A proposito di antibiotico resistenza. Genitori riflettete, dare antibiotici, se non necessari, non è salutare né per i bimbi né per la società.

𝐀𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜 𝐑𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐒𝐲𝐧𝐝𝐫𝐨𝐦𝐞®️ (𝐀.𝐑.𝐒.®️), o Sindrome dell'Antibiotico Resistenza.

𝐀.𝐑.𝐒.®️️ è un acronimo da me coniato al pari della 𝐍𝐮𝐥𝐥𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐚®️ (vedi post https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=317205114154671&id=100075955549995) che, invece di riguardare l'approccio diagnostico-terapeutico del singolo medico sul singolo paziente, interessa una intera comunità e, per estensione, il mondo intero.

Un po' come l'approccio Nullopatico®️, la 𝐀.𝐑.𝐒.®️ dipende prevalentemente dall'𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 di noi medici che come 𝒓𝒆𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, in determinate circostanze, induce i pazienti all'automedicazione quando non utile né indicato.

Alcuni esempi:

𝑨𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: quando mi viene la faringite con placche il medico mi prescrive sempre l'antibiotico senza aver eseguito un tampone per Streptococco beta emolitico di gruppo A.
𝑹𝒆𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: se mi verrà la faringite con placche, prenderò l'antibiotico, perché ho capito che le placche sono batteriche!

𝑨𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: avevo febbre da 4 giorni. Visto che erano più di 3, mi è stato prescritto l’antibiotico.
𝑹𝒆𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: quando avrò febbre da più di 3 giorni dovrò prendere l'antibiotico.

𝑨𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: mio figlio ha da diversi giorni "i muchi verdi", che non accennano a passare, e il medico gli ha finalmente prescritto l'antibiotico.
𝑹𝒆𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: quando vedrò secrezioni muco-purulente nasali, inizierò a mio figlio la terapia antibiotica. Prima inizia, meglio è!

𝑨𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: ho tosse da diversi giorni. Alla visita è stato riscontrato qualche rumorino etichettato come "bronchite" e mi è stato quindi prescritto l'antibiotico, nonostante non abbia mai avuto febbre.
𝑹𝒆𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: quando avrò tosse da diversi giorni, mi farò prescrivere l'antibiotico.

La 𝐀.𝐑.𝐒.®️️ è, di fatto, una 𝒔𝒊𝒏𝒅𝒓𝒐𝒎𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒊𝒏𝒄𝒖𝒓𝒂𝒃𝒊𝒍𝒆, dove è proprio la terapia antibiotica ad esserne la causa.

La 𝐀.𝐑.𝐒.®️️ 𝐮𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟏𝟐.𝟎𝟎𝟎 (𝐃𝐎𝐃𝐈𝐂𝐈𝐌𝐈𝐋𝐀) 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞, 𝟏.𝟑𝟎𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 (𝐬𝐢̀, 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐔𝐍 𝐌𝐈𝐋𝐈𝐎𝐍𝐄).

E oltre ad essere incurabile, 𝒆̀ 𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒄𝒊𝒆𝒄𝒂: non colpisce necessariamente chi ha, nella sua vita, assunto svariate volte antibiotici senza alcuna indicazione e magari non seguendo la corretta posologia indicata dal medico. 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒂 𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒐. 𝑪𝒐𝒍𝒑𝒊𝒔𝒄𝒆 𝒓𝒂𝒏𝒅𝒐𝒎. È cieca, appunto.

Quegli stessi farmaci, 𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒕𝒊𝒃𝒊𝒐𝒕𝒊𝒄𝒊, nati per trattare infezioni batteriche potenzialmente letali, 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒗𝒐𝒓𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒍'𝒊𝒏𝒔𝒐𝒓𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 "𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒊" 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒅𝒐𝒏𝒐 𝒂𝒅 𝑨𝑳𝑪𝑼𝑵 𝑨𝑵𝑻𝑰𝑩𝑰𝑶𝑻𝑰𝑪𝑶 𝑬𝑺𝑰𝑺𝑻𝑬𝑵𝑻𝑬, come alcuni ceppi di 𝑆𝑡𝑎𝑝ℎ𝑦𝑙𝑜𝑐𝑜𝑐𝑐𝑢𝑠 𝑎𝑢𝑟𝑒𝑢𝑠, 𝐸𝑠𝑐ℎ𝑒𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑖, 𝑆𝑡𝑟𝑒𝑝𝑡𝑜𝑐𝑜𝑐𝑐𝑢𝑠 𝑝𝑛𝑒𝑢𝑚𝑜𝑛𝑖𝑎𝑒, 𝐾𝑙𝑒𝑏𝑠𝑖𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑛𝑒𝑢𝑚𝑜𝑛𝑖𝑎𝑒 e 𝑃𝑠𝑒𝑢𝑑𝑜𝑚𝑜𝑛𝑎𝑠 𝑎𝑒𝑟𝑢𝑔𝑖𝑛𝑜𝑠𝑎. 𝐔𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨, senza alcuna possibilità di cura, 𝟓 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐧𝐮𝐭𝐨 nel mondo.

Pensando a questa dinamica, mi viene in mente il concetto buddistico di 𝒌𝒂𝒓𝒎𝒂 dove "𝑢𝑛'𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑖𝑟𝑡𝑢𝑜𝑠𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒".
L'𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑖𝑟𝑡𝑢𝑜𝑠𝑎 consiste nella prescrizione senza precise indicazioni degli antibiotici.
Le 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 corrispondono alla morte di oltre un milione di persone all'anno.

Bene, anzi male. Ma allora, quali potrebbero essere le 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚?

La più ovvia e semplice: 𝒔𝒆𝒈𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒍𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆𝒆 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒂 che dovrebbero essere il nostro 𝑓𝑖𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝐴𝑟𝑖𝑎𝑛𝑛𝑎.

Facendo diventare il nostro pane quotidiano gli aiuti che la tecnologia ha prodotto:
- 𝒕𝒂𝒎𝒑𝒐𝒏𝒊 𝒂𝒏𝒕𝒊𝒈𝒆𝒏𝒊𝒄𝒊 per Streptococco che, se positivi, indichino una terapia antibiotica a base di semplice amoxicillina (senza acido clavulanico, e senza ricorrere alle cefalosporine); tamponi antigenici per virus (adenovirus, RSV, influenza, SARS-CoV-2);
- 𝒆𝒄𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒂 𝒑𝒐𝒍𝒎𝒐𝒏𝒂𝒓𝒆 per escludere con buona certezza un addensamento;
- 𝒔𝒕𝒊𝒄𝒌 𝒖𝒓𝒊𝒏𝒆 per confermare un sospetto di infezione urinaria.

Nei casi dubbi, come fanno diversi medici virtuosi anche in Italia e che, negli USA, sta diventando la 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜 𝑠𝑖𝑛𝑒 𝑞𝑢𝑎 𝑛𝑜𝑛 per la prescrizione degli antibiotici: il 𝐝𝐨𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏.𝐂.𝐑. (𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐚 𝐂 𝐑𝐞𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚) su goccia di sangue, indice di infiammazione/infezione molto attendibile: se la PCR è bassa, niente antibiotico; se è alta, si contestualizza il dato con la clinica ed eventualmente si prescrive quello a meno ampio spettro (che sarà la prima scelta indicata dalle linee guida!).

Durante l'estate appena conclusa ho visitato diversi bambini residenti all'estero rientrati in Italia a trovare i nonni, provenienti da Austria, Svezia, Olanda, Norvegia.
I genitori italiani, miei coetanei e cresciuti in Italia a pane e Augmentin, in alcuni rari casi erano contenti dell'approccio estero "antibiotici solo in casi selezionatissimi" e quindi quasi mai; negli altri erano indignati per la scarsissima prescrizione degli stessi nonostante sintomi considerati di rilievo (ma che deponevano per infezione virale). Una mamma sì è addirittura fatta inviare dall'Italia la prescrizione per una terapia antibiotica da parte di un medico italiano, non avendola "ottenuta" dal proprio Curante all'estero.

Ma 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚 𝐥'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐢𝐧 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚?
Malissimo, sebbene dal 2021 le cose vadano lentamente migliorando (forse perché la pandemia ci ha insegnato che le infezioni virali, quasi sempre, passano da sole, trattando eventuali sintomi con qualche pasticca di paracetamolo o antinfiammatorio?).

Ci contendiamo il primato di 𝐀.𝐑.𝐒.®️️ con Romania e Grecia.
E siamo tra i maggiori consumatori di antibiotici, meglio se ad ampio spettro e, il Sud Italia, batte il Nord Italia 2:1, con 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒄𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 doppio 𝒄𝒉𝒆, 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒗𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂, 𝒆̀ 𝒑𝒂𝒓𝒊 𝒂 3,5 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒂.

Che sia davvero una morte accettabile, quella per antibiotico-resistenza?

Entro il 2050 nei Paesi industrializzati quella per antibiotico-resistenza sarà la prima causa di morte, sorpassando l’attuale che sono i tumori.

A me pare una beffa!

Pensiamoci su, prima che sia troppo tardi, e invertiamo la rotta!

Dott. Giorgio Cuffaro

Fonti
- https://www.epicentro.iss.it/farmaci/report-aifa-antibiotici-2021
- https://www.epicentro.iss.it/antibiotico-resistenza/impatto-europa-mondo
- https://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/medicina-e-ricerca/2023-03-21/antibiotico-resistenza-italia-maglia-nera-europa-opzione-test-un-uso-mirato-174104.php?uuid=AEYfmq7C
- https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/health-burden-infections-antibiotic-resistant-bacteria-2016-2020

E noi Siciliani ne siamo la massima espressione. Da sempre e con tutti i governi.
19/11/2025

E noi Siciliani ne siamo la massima espressione. Da sempre e con tutti i governi.

Sprechi, politiche clientelari e assenza di cultura meritocratica: la vera crisi della sanità italiana non è nei fondi mancanti, ma nei tabù che impediscono valutazione, innovazione e fiducia nel sistema

Si può andare a scuola con il muco?SÌ.È normale.Lo è sempre stato.Soprattutto in inverno.Il naso che cola non è una mala...
18/11/2025

Si può andare a scuola con il muco?
SÌ.

È normale.
Lo è sempre stato.
Soprattutto in inverno.

Il naso che cola non è una malattia.
È solo un bambino… che ha un sistema immunitario che sta facendo il suo lavoro.

Chi sostiene che un bambino con il muco debba tornare a casa… beh:
non ha capito come funziona un’infezione respiratoria in età pediatrica.
E forse la cosa da curare non è il bambino, ma chi invita il bambino a tornare a casa.

Se dovessimo tenere a casa ogni bambino col raffreddore,
le scuole chiuderebbero da ottobre a marzo.
E nessun genitore lavorerebbe più.

Quindi:
👉 Muco? Si va a scuola.
👉 Febbre? Si sta a casa.

2612 Mi piace, 248 commenti. "A scuola col muco? Alcune “riflessioni immunologiche” a lezione… In risposta ad alcuni commenti, ricordo a tutti che Sip, Fimp e Istituto Superiore di Sanitá NON prevedono l’interruzione della frequenza scolastica per semplice raffreddore senza febbre. Quindi l...

Indirizzo

Via Leonardo Da Vinci 5
Capri Leone
98076

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 12:30
Mercoledì 17:30 - 19:00
Giovedì 09:30 - 12:30
Venerdì 17:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 12:30
17:30 - 19:00

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