28/04/2014
Inquadramento del disturbo d'ansia generalizzata
Nel linguaggio comune il termine "ansia" viene spesso usato in modo improprio, riferendosi a generiche condizioni di apprensione, nervosismo e stress, molto comuni nella vita quotidiana, che nulla hanno a che vedere con il disturbo psichiatrico vero e proprio. L'ansia patologica non è un semplice disagio transitorio, ma una reazione abnorme che interferisce severamente con le prestazioni psico-intellettive, impedendo di fissare la mente su problemi e situazioni specifiche e di elaborarli, limitando la possibilità di svolgere le attività abituali.
Il disturbo d'ansia generalizzata non insorge necessariamente in risposta a stimoli esterni, anche se eventi stressanti o un ambiente complessivamente sfavorevole possono slatentizzarne o aggravarne le manifestazioni. Proprio come la depressione, l'origine del disturbo d'ansia è legata all'alterato funzionamento di alcuni circuiti cerebrali, non ancora del tutto noti, ma che almeno in parte coinvolgono il sistema della serotonina e della noradrenalina.
Il disturbo d'ansia può manifestarsi in un qualunque momento della vita, spesso in corrispondenza di periodi di transizione particolarmente critici o quando ci si trova di fronte a scelte difficili. A soffrirne sono soprattutto le donne (colpite con una frequenza doppia rispetto agli uomini), i bambini e gli anziani (specie se affetti da malattie croniche).
Fattori che aumentano la probabilità di sviluppare un disturbo d'ansia
Essere donne.
Aver vissuto esperienze traumatiche o aver assistito a eventi drammatici durante l'infanzia.
Soffrire di malattie croniche (in particolare, cardiache, respiratorie, digestive e metaboliche) o l'aver sperimentato una patologia grave (per esempio, un tumore).
Essere stati esposti a una fonte di stress acuto intenso o a stress più modesti, ma ripetuti nel tempo.
Avere un profilo psicologico caratterizzato da una scarsa capacità di adattamento agli stimoli esterni e da una spontanea tendenza al nervosismo e alla preoccupazione.
Predisposizione su base genetica.
Assunzione di sostanze (alcol, droghe, farmaci, caffeina, nicotina, estratti fitoterapici ecc.) che tendono a peggiorare la risposta allo stress e ad aumentare la tendenza all'ansia.
Sintomi e Diagnosi del disturbo d'ansia generalizzata
Contrariamente a quanto avviene nel caso della depressione, arrivare alla diagnosi di disturbo d'ansia generalizzata è abbastanza semplice perché i sintomi sono ben riconoscibili e il disagio sperimentato porta i pazienti a rivolgersi al medico rapidamente. Oltre a sintomi psicologici, quali agitazione e irritabilità, la sindrome ansiosa si associa di norma a insonnia, alterazioni dell'appetito e a tutta una serie di manifestazioni fisiche caratteristiche (accelerazione del battito cardiaco, difficoltà respiratorie, aumento della sete, bisogno di muoversi in continuazione, gesti ripetitivi ecc.) che possono ridurre la qualità di vita in modo significativo.
Per ottenere un corretto inquadramento del disturbo d'ansia, definirne con precisione la gravità e individuare la strategia terapeutica più adatta, è consigliabile rivolgersi a uno specialista.
Segni e sintomi psicofisici dell'ansia
Indolenzimenti e contratture muscolari, tendenza a serrare i denti sia durante il giorno (digrignamento) sia durante la notte (bruxismo), voce tremante.
Ronzii alle orecchie, visione confusa, vampate, dolori localizzati privi di evidenti cause organiche.
Tachicardia, palpitazioni, dolori al centro del torace, cali di pressione, polso irregolare.
Senso di costrizione e oppressione al petto, difficoltà respiratorie, sensazione di soffocamento.
Aumento della frequenza urinaria, disturbi del ciclo mestruale e del desiderio sessuale.
Difficoltà a deglutire, difficoltà digestive, mancanza di appetito, .
Cefalea, vertigini, aumento della sudorazione, vampate oppure pallore, riduzione della salivazione.
Preoccupazione costante o ricorrente, ingiustificata o per motivi futili, pessimismo.
Irritabilità, incapacità a rilassarsi, ipersensibilità agli stimoli e trasalimenti, facilità al pianto, fobie specifiche.
Insonnia con difficoltà ad addormentarsi o sonno interrotto da incubi, problemi di concentrazione, ridotta capacità di memorizzazione.