31/10/2025
SAI CHE IL POTASSIO È PREZIOSO PER IL CUORE?
È nota ed assodata l’importanza dei sali minerali per il nostro organismo. Tra tutti però, un ruolo centrale è rivestito dal potassio.
Presente nel liquido intracellulare, infatti, è responsabile e regolatore
del funzionamento neuromuscolare. Più nello specifico, possiamo dire che, un’adeguata concentrazione di potassio controlli l’eccitabilità dei muscoli, del sistema nervoso e del battito cardiaco.
Cuore e potassio: In condizioni normali, un adulto dovrebbe assumere, attraverso la propria alimentazione almeno 3 g di potassio al giorno.
La quantità tocca i 5 g per le donne in stato di gravidanza, mentre cala
(attestandosi al di sotto degli 800 mg) per i bambini sotto i tre anni.
Quando si verifica un deficit di questo minerale, i primi chiari segnali sono debolezza muscolare e stanchezza
cronica.
“Tra le conseguenze della ipopotassiemia (carenza di potassio) vi sono seri disturbi cardiaci (quali aritmie
ventricolari), in particolare, in soggetti con cardiopatia ischemica ed insufficienza cardiaca.
Come dimostrato da recenti studi, essere in deficit di questo minerale incrementa sensibilmente il rischio
cardiaco:
➢ il cuore infatti, in mancanza di potassio fatica a rilassarsi nell’intervallo fra una contrazione e l’altra con conseguente riduzione della sua performance ed è a rischio di aritmie, anche maligne”
S.O.S POTASSIO: L’alimentazione moderna, povera di frutta e verdura, sarebbe complice del drastico calo
di potassio che caratterizza la nostra dieta.
Quotidianamente, assumiamo solo 700mmol di potassio, una dose irrisoria rispetto a quella che sarebbe corretta. Alla luce di questo, la strategia più efficace ed immediata per ‘ripristinare’ il fabbisogno di questo minerale consiste in una correzione del proprio regime alimentare, non eccedendo nel consumo di sale (cloruro di sodio), abbondando invece con frutta e verdura.
Particolarmente ricchi di potassio, quindi da non dimenticare nella nostra dieta, sono le albicocche essiccate,
i semi oleosi, le noci, i legumi, i datteri, gli spinaci, le patate, i cavoli, gli asparagi ed, infine, le banane.
(Humanitas)