Dott.ssa Simona Corro' psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Simona Corro' psicologa-psicoterapeuta Psicoterapeuta della Gestalt
Terapeuta EMDR I e II liv. dal 2017
Lavora presso:
Servizio sociale
comunità psichiatrica ad alta intensita’ terapeutica.

Riceve a Carbonia e Sant’antioco

16/11/2025

𝐏𝐚𝐫𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨𝐧𝐞: 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚.

È un tema difficile, ma del quale dobbiamo parlare apertamente. In Italia, purtroppo, ogni anno sono circa 4.000 le persone che perdono la vita a causa del suicidio. Sono numeri che fanno riflettere e che ci ricordano quanto sia importante non lasciare sole le persone che soffrono. 😔
Telefono Amico Italia o il servizio per la prevenzione del suicidio del Sant’Andrea di Roma (https://www.prevenireilsuicidio.it/), ad esempio, ricevono migliaia di richieste d'aiuto ogni anno da persone che attraversano momenti di profonda crisi. Questo ci dice una cosa fondamentale: chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza! 💪
Se tu o qualcuno che conosci sta attraversando un periodo buio, ricordate che non siete soli. Parlare dei propri problemi, anche con qualcuno che non si conosce, può fare una differenza enorme. Non sottovalutate i segnali e non abbiate paura di tendere la mano o di chiedere aiuto. Ci sono persone pronte ad ascoltare e professionisti della salute mentale preparatissimi. ❤️
«Parlare di suicidio, oggi, significa affrontare una delle ultime grandi barriere culturali. Questo convegno non è solo un evento scientifico: è un atto collettivo di responsabilità e speranza». (Cit. Prof. Maurizio Pompili).🔝
Ricordiamoci però che la prevenzione del suicidio è possibile, il prevederlo è spesso impossibile se la persona non chiede aiuto, prevenzione e prevedibilità sono due cose ahimè diverse, molto si deve ancora fare 😓



𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒐𝒕𝒐 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 ⬇️ 𝒎𝒊 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒕𝒆 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒐 𝒓𝒆𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒂𝒍 “𝑿𝑿𝑰𝑰𝑰 𝑪𝒐𝒏𝒗𝒆𝒈𝒏𝒐 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝑺𝒖𝒊𝒄𝒊𝒅𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒂 𝒆 𝑺𝒂𝒍𝒖𝒕𝒆 𝑷𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒂” 𝒕𝒆𝒏𝒖𝒕𝒐𝒔𝒊 𝒂 𝒔𝒆𝒕𝒕𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 𝒂 𝑹𝒐𝒎𝒂 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒐𝒓 𝑴𝒂𝒖𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐 𝑷𝒐𝒎𝒑𝒊𝒍𝒊.

05/09/2025

Si comunica che, dal 15 settembre al 14 novembre 2025, è possibile presentare la domanda accedendo al portale web dell’INPS (tramite SPID, CIE o CNS) .it per usufruire del Bonus psicologo per l’anno 2025

Il Bonus psicologo consiste in un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia a favore di cittadini che vivono condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica.

La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso il servizio dedicato.

Al momento della presentazione della domanda, il richiedente deve essere in possesso di un ISEE valido e di valore non superiore a 50mila euro.

Informiamo inoltre che gli elenchi dei professionisti aderenti al Bonus Psicologo saranno visibili solo per i cittadini beneficiari individuati dalla graduatoria INPS direttamente sul portale dell’INPS.

04/05/2025

𝐏𝐮𝐨̀ 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐫𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐢 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐞𝐭𝐚̀ 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐚?
𝐕𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚.

I disturbi psichiatrici delle mamme, durante la gravidanza e nel periodo postnatale hanno effetti significativi sullo sviluppo del bambino.
Ad esempio, sia la depressione prenatale che quella postnatale della madre sono associate a un aumento del rischio di problemi emotivi, difficoltà comportamentali, attaccamento disorganizzato e depressione nel bambino. La depressione postnatale ha anche un impatto sullo sviluppo intellettuale del bambino, anche se gli effetti a lungo termine sul funzionamento cognitivo sono incerti.
Sebbene la maggior parte degli studi si sia concentrata sulle madri, ci sono sempre più prove che la depressione paterna presenti associazioni simili con lo sviluppo del bambino.
I meccanismi che collegano la salute mentale dei genitori alla salute e allo sviluppo dei bambini sono complessi e probabilmente includono un'interazione di fattori genetici, epigenetici, biologici e sociali, che agiscono sia come mediatori che come moderatori del rischio.
Sono stati testati diversi interventi per ridurre gli effetti negativi dei disturbi psichiatrici dei genitori sulla salute dei bambini. Il trattamento dei disturbi materni perinatali ha dato risultati contrastanti: non tutti gli studi hanno mostrato benefici per il bambino anche quando la madre è stata trattata con successo. Gli effetti maggiori sul bambino sono emersi da interventi specifici sulla genitorialità, tra cui i programmi di visita a domicilio per migliorare la qualità delle interazioni e l'attaccamento tra madre e bambino.
Non ci sono dati relativi agli effetti degli interventi sui padri.
In conclusione preservare la salute delle neomamme è fondamentale per lo sviluppo sano del bambino: interventi precoci sono fondamentali, anche se non è detto che tutte le mamme affette da problematiche durante la gravidanza e nel periodo postnatale crescano poi dei bambini con problemi psichiatrici. Ma la prevenzione, così come la diagnosi è la terapia precoci, rimangono assolutamente fondamentali.

Voci bibliografiche.
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Goodman SH, Rouse MH, Connell AM, Broth MR, Hall CM, Heyward D. Maternal depression and child psychopathology: a meta-analytic review. Clin Child Fam Psychol Rev. 2011;14(1):1-27.
Lowthian E, Bedston S, Kristensen SM, Akbari A, Fry R, Huxley K, Johnson R, Kim HS, Owen RK, Taylor C, Griffiths L. Maternal Mental Health and Children's Problem Behaviours: A Bi-directional Relationship? Res Child Adolesc Psychopathol. 2023;51(11):1611-1626.
Agnafors S, Bladh M, Svedin CG, Sydsjö G. Mental health in young mothers, single mothers and their children. BMC Psychiatry. 2019;19(1):112.
Trussell TM, Ward WL, Conners Edge NA. The Impact of Maternal Depression on Children: A Call for Maternal Depression Screening. Clin Pediatr (Phila). 2018;57(10):1137-1147.

04/05/2025

𝐏𝐚𝐫𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐭-𝐩𝐚𝐫𝐭𝐮𝐦 (𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐞𝐫𝐩𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞). 𝐒𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨, 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐟𝐫𝐞𝐪𝐮𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞.
𝐍𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐞𝐫𝐨̀ 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐦𝐢, 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐨.

Nel diciannovesimo secolo si pensava che le psicosi puerperali e da allattamento fossero entità specifiche e ben distinte da altre malattie mentali. In seguito, famosi psichiatri come Eugen Bleuler e Emil Kraepelin considerarono le psicosi puerperali non diverse dalle altre psicosi e né l'ICD-10 né il DSM-5 prevedono una categoria diagnostica specifica per le psicosi puerperali. Tuttavia, il termine continua a essere ampiamente utilizzato da medici e pazienti, e rappresenta uno dei disturbi più pericolosi, visto il rischio di , nel periodo .
L'incidenza (la frequenza con cui si verificano nuovi casi di una malattia in una popolazione, in un determinato periodo di tempo, nds) delle post-partum è stata stimata in 1-2 casi su 1000 nascite. Questa incidenza è sostanzialmente superiore al tasso previsto per le psicosi in donne non puerpere della stessa età. Le psicosi puerperali sono più frequenti nelle donne al primo parto e in coloro che hanno sofferto di precedenti disturbi psichiatrici. In particolare, le donne con una storia di disturbo bipolare hanno un rischio di ricaduta nel periodo puerperale del 20% (una percentuale molto elevata). Tuttavia, circa la metà delle donne che sviluppano una psicosi puerperale non ha alcun tipo di storia ad "alto rischio" e i disturbi psichiatrici nel puerperio sono più comuni nei paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati: tale eccesso potrebbe riflettere casi con una causa organica (spesso infezioni in gravidanza, scarso supporto sociale o familiare, uso di alcol e sostanze).
Esiste una predisposizione , che, fatto interessante dal punto di vista del trattamento e della prognosi, si sovrappone a quella del , ma a parte un possibile locus di suscettibilità sul cromosoma 16, non sono stati identificati geni o percorsi genetici specifici.
L'insorgenza precoce delle psicosi puerperali ha portato a ipotizzare che possano essere causate dai repentini cambiamenti ormonali che seguono il parto. Tuttavia, non ci sono prove evidenti che i cambiamenti ormonali nelle donne con psicosi puerperale differiscano da quelli delle altre donne nel puerperio che non sviluppano la psicosi.
È stato però osservato da Sethy e colleghi che le donne con psicosi post-partum avevano un volume del lobo destro della tiroide più elevato e livelli di ormone tiroideo FT4 più alti rispetto ai controlli sani, il che potrebbe indicare alterazioni nella funzione tiroidea che causano queste differenze strutturali e quindi indicare una potenziale relazione tra la struttura e la funzione della tiroide e la psicosi post-partum.
Pertanto, se i fattori endocrini giocano un ruolo, sembrano agire come fattori precipitanti nelle donne predisposte e quindi i fattori ambientali possono contribuire significativamente allo sviluppo della psicosi post-partum in donne predisposte. Tra i principali vi sono lo elevato, la mancanza di supporto familiare o sociale, problemi relazionali, traumi recenti e condizioni di vita instabili. Anche la privazione del , comune dopo il parto, può peggiorare la vulnerabilità. Eventi come complicazioni ostetriche o un parto traumatico possono fungere da fattori scatenanti. In donne con una storia personale o familiare di disturbi psichiatrici, questi elementi ambientali possono interagire con la predisposizione genetica, facilitando l’insorgenza della psicosi entro le prime settimane dopo la nascita del bambino.
La privazione del sonno associata al parto, come ho scritto sopra e ho osservato personalmente, può svolgere un ruolo importante, poiché un sonno disturbato può far precipitare gli episodi maniacali in soggetti vulnerabili ed è da curare il più presto possibile.

Voci bibliografiche.
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Friedman SH, Reed E, Ross NE. Postpartum Psychosis. Curr Psychiatry Rep. 2023;25(2):65-72.
Sethy RR, Garg S, Ram D, Tikka SK. Thyroid function in postpartum psychosis: an exploratory study. Asia Pac Psychiatry. 2021;13(2):e12465.
Michalczyk J, Miłosz A, Soroka E. Postpartum Psychosis: A Review of Risk Factors, Clinical Picture, Management, Prevention, and Psychosocial Determinants. Med Sci Monit. 2023;29:e942520.
Orsolini L, Valchera A, Vecchiotti R, Tomasetti C, Iasevoli F, Fornaro M, De Berardis D, Perna G, Pompili M, Bellantuono C. Su***de during Perinatal Period: Epidemiology, Risk Factors, and Clinical Correlates. Front Psychiatry. 2016;7:138.

https://centromedicosaname.it/
25/03/2025

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Presso la nostra struttura a Sant'Antioco, troverai un team di medici specialisti altamente qualificati e una vasta gamma di servizi per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle principali patologie. La nostra missione è offrire un'assistenza sanitaria di eccellenza, personalizzata sulle esigenz...

Le dieci regole per dormire bene😴
01/02/2025

Le dieci regole per dormire bene😴

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15/08/2024

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𝐈 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞: 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞. 🚶‍♀️‍➡️🏃
𝐅𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢. 💬🗣️

⏺️ L'attività fisica è uno dei sei pilastri convenzionalmente riconosciuti della medicina dello stile di vita e dovrebbe essere raccomandata e considerata da tutti i medici per molte patologie, ove ovviamente praticabile secondo le condizioni fisiche di ciascuna persona. Io personalmente la raccomando sempre, ovviamente moderata o lieve a seconda dei casi. Ma perché?

⏺️ Avete mai pensato che l'esercizio fisico aerobico possa promuovere la neuroplasticità (cioè la capacità del sistema nervoso di adattare la propria struttura in risposta a una varietà di fattori e di stimoli interni o esterni), migliorare il rilascio del fattore neurotrofico di derivazione cerebrale (più conosciuto come “BDNF”, “brain-derived neurotrophic factor”, che aumenta la plasticità cerebrale), aumentare il volume dell'ippocampo cerebrale, tradursi in una migliore attività cognitiva e persino ridurre i sintomi negativi nei pazienti affetti da schizofrenia? Ebbene, vi confermo che tanti studi hanno dimostrato proprio questo.

⏺️ Oltre al BDNF, l'esercizio fisico aumenta anche il rilascio di endorfine, endocannabinoidi, serotonina, noradrenalina e dopamina, tutti elementi che possono migliorare l'umore. In effetti, la ricerca indica che l'esercizio fisico può essere efficace similmente gli antidepressivi SSRIs nel ridurre la gravità della depressione: entrambi gli interventi agiscono, in parte, promuovendo la neuroplasticità. Le persone curate con l'esercizio fisico insieme ai farmaci mostrano ulteriori benefici, come il miglioramento degli indici metabolici e della forma fisica. L'esercizio fisico è anche un potente antinfiammatorio, il che è significativo perché i marcatori infiammatori (tipo la Proteina C-Reattiva e alcune citochine) aumentano in molti pazienti con depressione e nelle persone con diabete. La riduzione dell’infiammazione, poco ottenibile con i farmaci, è benefica in queste malattie croniche.

⏺️ Le linee guida dell’American Psychiatric Association per il trattamento dei pazienti con disturbo depressivo maggiore affermano che le evidenze disponibili generalmente supportano almeno un moderato miglioramento dei sintomi dell'umore per i pazienti con disturbo depressivo maggiore che si dedicano all'esercizio aerobico o all'allenamento di resistenza. L'esercizio fisico regolare può anche ridurre la prevalenza dei sintomi depressivi nella popolazione generale, con benefici specifici riscontrati negli adulti più anziani e negli individui con problemi medici concomitanti.
𝙇𝙖 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙣𝙚𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙨𝙨𝙞𝙢𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙞… 🙏

Voci bibliografiche.
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Stillman CM, Cohen J, Lehman ME, Erickson KI. Mediators of Physical Activity on Neurocognitive Function: A Review at Multiple Levels of Analysis. Front Hum Neurosci. 2016;10:626.
Kandola A, Ashdown-Franks G, Hendrikse J, Sabiston CM, Stubbs B. Physical activity and depression: Towards understanding the antidepressant mechanisms of physical activity. Neurosci Biobehav Rev. 2019;107:525-539.
Zhao JL, Jiang WT, Wang X, Cai ZD, Liu ZH, Liu GR. Exercise, brain plasticity, and depression. CNS Neurosci Ther. 2020;26(9):885-895.
Phillips C. Brain-Derived Neurotrophic Factor, Depression, and Physical Activity: Making the Neuroplastic Connection. Neural Plast. 2017;2017:7260130.

01/08/2024

Indirizzo

Via Ala Italiana
Carbonia
09013

Telefono

+393472954399

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