10/11/2025
L'intestino irritabile secondo la MTC
La Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo funzionale, non una malattia organica.
Spesso le analisi sono presentano valori nella norma, ma la persona sente un disagio reale. È come se il corpo "funzionasse male senza essere malato".
La medicina occidentale descrive l’IBS come un’alterazione della motilità intestinale e della comunicazione tra cervello e intestino, quell’asse neuroenterico che regola il movimento, la secrezione e la sensibilità viscerale.
Lo stress, le emozioni e la dieta sono fattori chiave.
Nel linguaggio clinico, si parla di:
ipersensibilità viscerale: l’intestino percepisce il dolore in modo amplificato;
alterata motilità: periodi di stipsi e diarrea si alternano, come maree disordinate;
disbiosi intestinale: squilibrio del microbiota, il “giardino interiore” del corpo;
alterazione dell’asse cervello-intestino: il sistema nervoso autonomo perde la sua armonia.
Il corpo reagisce come una persona ansiosa: teso, fragile, in allerta. L’intestino, che è il nostro secondo cervello, diventa uno specchio fedele delle nostre emozioni. Ogni contrazione racconta un pensiero non digerito, ogni gonfiore è una parola trattenuta.
Per la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), il ventre è il Centro del Qi, il luogo dove Terra e Cielo si incontrano per generare la vita. L’intestino non è visto come un organo fisico, ma in termini di funzione energetica e simbolica. Nel corpo, la Milza e lo Stomaco “trasformano” il cibo in energia; l’Intestino Tenue “separa il puro dall’impuro”; il Grosso Intestino “lascia andare ciò che non serve più”.
Quando questo ritmo sacro si interrompe, il Qi si blocca, si ribella o si disperde.
Il risultato è l’intestino irritabile, cioè una condizione che nasce da stagnazione del Qi del Fegato, debolezza della Milza, Umidità interna e, spesso, Freddo o Calore nei visceri.
La MTC insegna che la Milza è la madre del corpo: trasforma il nutrimento in vita. Quando è debole, non riesce più a mantenere asciutta la Terra interna.
Il Fegato, legato al movimento del Qi e alle emozioni, si oppone o preme sul Centro. Così il ventre diventa un campo di battaglia tra espansione e contrazione, tra desiderio e controllo.
L’intestino irritabile, dunque, è la somatizzazione dell’instabilità emozionale: il Qi del Fegato invade la Milza, la Terra perde stabilità, e il mare interno non conosce più la calma.
L’intestino irritabile diventa simbolicamente quindi la voce del ventre che non è stato ascoltato. È il luogo dove la paura del futuro e il rimpianto del passato si incontrano.
Il gonfiore diventa il segno di ciò che abbiamo inghiottito senza comprendere, la stipsi il simbolo di ciò che non vogliamo lasciare andare, la diarrea il gesto di chi non riesce a trattenere.
Ogni sintomo allo stesso modo racconta un movimento dell’anima.
La Milza è turbata dal pensiero ossessivo.
Il Fegato soffre di emozioni represse.
Il Cuore perde il suo ritmo.
Il Rene, spaventato, trattiene o svuota.
Nel linguaggio degli elementi, la Terra (Milza) è ferita dal vento del Legno (Fegato).
Quando la mente corre e l’emozione stringe, la digestione (fisica e psichica) si spezza e si interrompe.
Il trattamento, secondo la MTC, non mira a sopprimere i sintomi, ma a ristabilire il movimento armonioso del Qi.
Si lavora per:
Muovere il Qi del Fegato, liberando le tensioni interne.
Tonificare la Milza, rafforzando la Terra.
Eliminare Umidità e Freddo dal Riscaldatore inferiore.
Regolare l’Intestino, per ripristinare la funzione di separazione e eliminazione.
Calmare lo Shen, la mente-cuore, che abita in ogni organo.
Ogni agopuntura diventa un atto di ascolto, una poesia scritta sul corpo con aghi sottili. Cinque punti di agopuntura per riequilibrare il ventre e l’anima potrebbero essere i seguenti.
1. ST25 – Tianshu (Asse Celeste)
📍 Punto Mu del Grosso Intestino, situato a 2 cun lateralmente all’ombelico.
Regola l’intestino, armonizza il Qi e il Sangue, libera il blocco centrale.
È il punto che trasforma la confusione in chiarezza, il caos in ritmo.
2. ST36 – Zusanli (Tre Miglia sulla Gamba)
📍 Sotto la rotula, a 3 cun inferiormente, lateralmente alla cresta tibiale.
Tonifica la Milza e lo Stomaco, sostiene il Qi vitale e il sistema immunitario.
È la fornace della digestione, il fuoco gentile che riaccende la trasformazione.
Un punto di equilibrio e radicamento.
3. LV3 – Taichong (Grande Incontro)
📍 Sul dorso del piede, tra primo e secondo metatarso.
Libera il Qi stagnante del Fegato, scioglie le tensioni emotive che “invadono” il ventre.
È il punto del perdono e del fluire: la porta che riapre il movimento naturale dell’anima.
4. CV12 – Zhongwan (Centro del corpo)
📍 Sul meridiano anteriore, a metà strada tra ombelico e sterno.
Punto Mu dello Stomaco, riequilibra il Qi di Milza e Stomaco, dissolve l’Umidità e calma il gonfiore.
È il cuore della Terra, dove il corpo rinasce alla sua stabilità.
5. SP6 – Sanyinjiao (Incontro dei tre Yin)
📍 Sulla gamba interna, 3 cun sopra il malleolo mediale.
Punto d’incontro dei meridiani di Milza, Fegato e Rene.
Armonizza l’energia profonda, nutre i fluidi, favorisce l’equilibrio tra corpo e mente.
È il punto dell’unione: quando i tre Yin si abbracciano, anche il ventre si rilassa.
Altre vie energetiche suggerite dalla Medicina Cinese potrebbero essere:
Fitoterapia:
Formule come Tong Xie Yao Fang (“Formula per la diarrea dolorosa”) o Xiang Sha Liu Jun Zi Tang (per Milza debole e gonfiore) riequilibrano Terra e Legno.
Quando prevale la stipsi, si può usare Ma Zi Ren Wan, che umidifica l’intestino.
Dietetica energetica:
Evitare cibi crudi, freddi, latticini e zuccheri.
Prediligere zuppe tiepide, cereali integrali, zenzero, carote, fi*****io, riso, miglio, datteri rossi.
Il cibo va masticato lentamente, con respiro consapevole.
Qi Gong e respirazione addominale:
Esercizi che sciolgono il torace e ammorbidiscono il ventre.
Respirare nel Dan Tian (centro addominale) ristabilisce il contatto con la Terra interiore.
Tuina e moxibustione:
Massaggio e calore per rilassare l’addome e sciogliere il Freddo interno.
La moxa su ST36 e CV12 accende la fiamma della trasformazione.
L’intestino è il nostro specchio segreto.
Ogni sua contrazione ci parla del ritmo con cui viviamo, del modo in cui “digeriamo” gli eventi del mondo.
Quando si irrita, il nostro corpo non sta andando contro di noi, anzi, sta provando ad essere con noi, ci mostra che la vita deve cambiare passo.
Chiede lentezza, ascolto, autenticità.
La Medicina Cinese insegna che la guarigione non è “riparare” qualcosa, ma ritrovare il respiro della Terra dentro di noi.
L’intestino irritabile in questo senso non è quindi una malattia, ma una richiesta che chiede di essere compresa.
Quando il Qi torna a scorrere, anche il ventre torna a sorridere.
“Là dove senti dolore, c’è qualcosa che vuole tornare a fluire.
Il ventre non mente: custodisce la verità che la mente non sa dire.”