Corvino & C. Laboratorio di Analisi Cliniche

Corvino & C. Laboratorio di Analisi Cliniche Analisi di laboratorio

05/05/2021

Anticorpi anti PF4/eparina: sigla (PF4)

Il test e’ utilizzabile nella diagnosi di trombocitopenia immuno-mediata da eparina (HIT II).
La trombocitopenia indotta da eparina è una complicanza a carattere autoimmune del trattamento con eparina che può determinare la diminuzione del numero di piastrine contestualmente all’aumento del rischio trombotico.
Recentemente, sono stati descritti rarissimi casi di una condizione clinica simile associata all’esposizione a vaccini contro Covid-19 (VITT Vaccine-induced immune thrombotic thrombocytopenia),in questo ambito l’esito va necessariamente correlato ai dati clinici anamnesici in possesso del medico curante.

Nella  nostra struttura si effettuano test immunologici quantitativi IgG /IgM per rilevare presenza Anticorpi Covid  19 ...
12/05/2020

Nella nostra struttura si effettuano test immunologici quantitativi IgG /IgM per rilevare presenza Anticorpi Covid 19 certificati e validati dal ministero della salute .
Per info e prenotazioni :
👉 laboratoriocorvino@gmail.com
👉 0818921738
👉 3333338363 solo WathsApp



Siamo lieti di annunciare alla ns clientela che nella nostra struttura si possono effettuare test sierologici quantitati...
11/05/2020

Siamo lieti di annunciare alla ns clientela che nella nostra struttura si possono effettuare test sierologici quantitativi IgG /IgM per covid 19 certificati e validati dal ministero della salute .
A differenza del tampone orofaringeo , che ricerca direttamente il genoma virale e fornisce un’istantanea sull’infezione, i test sierologici immunoenzimatici raccontano la storia di una recente o pregressa esposizione al virus .

28/09/2017

Si comunica alla spettabile clientela del Laboratorio Corvino & C che da Lunedì 2 Ottobre sarà possibile accettare prelievi in convenzione.

10/02/2017

Ecco come e perché si formano le Emorroidi Esterne Trombizzate. Trovi informazioni sulle cause e sulle modalità di cura di queste particolari emorroidi!

21/12/2016

Un test del sangue rapido e soprattutto economico per capire quali pazienti, apparentemente sani, sono in realtà ad alto rischio di attacco cardiaco. Secondo i medici, l'esame potrebbe...

IMMUNOCAP ISAC TESTDa cosa è causata l’allergia?Gli allergeni presenti in natura sono numerosi e spesso l’identificazion...
05/11/2016

IMMUNOCAP ISAC TEST

Da cosa è causata l’allergia?
Gli allergeni presenti in natura sono numerosi e spesso l’identificazione di quello che provoca l’allergia è di difficile individuazione.
ImmunoCAP ISAC TEST è la soluzione più rapida e sicura per verificare presenza di allergia a 112 componenti allergiche.
È indicato per lo screening e la diagnosi precoce, soprattutto nei soggetti con familiarità per malattie allergiche o in presenza di valori di IgE totali superiori alla norma.
Si esegue tramite un semplice prelievo ematico e non ha controindicazioni.
E' un test standardizzato, ripetibile e rappresenta la via più semplice per arrivare alla diagnosi.

Allergeni identificati
Acari e altri artropodi e insetti;
Polline di erbe (artemisia, parietaria, ambrosia, plantago, etc.);
Polline di graminacee; Polline di alberi (cipresso, olivo, platano, nocciolo, betulla, ontano, etc.);
Epiteli di animali (cane, gatto, cavallo, topo);
Muffe e lieviti (Alternaria, Aspergillus, Penicillium, Candida, Tricophyton);
Alimenti animali (latte, uovo, pesce, crostacei, carni, molluschi, etc.);
Alimenti vegetali (grano, mais, pesca, mela, kiwi, soia, arachidi, noce, nocciola, pomodoro, fragola, legumi, etc.);
Veleni d’insetti pungitori (api e vespe);
Latex.

Tecnologia all'avanguardia per diagnosi certe e di indirizzo alla terapia
È l’ultima generazione dei test diagnostici in nanotecnologia.
L’analisi del test è supportata dai più moderni e affidabili strumenti informatici e da tecnologie molecolari avanzate (nanotecnologia proteomica).
È di fondamentale importanza in tutte le patologie allergiche quali:
riniti;
asma;
orticaria;
eczemi;
anafilassi;
congiuntiviti e disturbi dell’apparato gastro-intestinale.
Informazioni sulle Prestazione:
il Test si esegue dal Lunedi' al Sabato, non c'è lista di attesa,non necessita di prenotazione e non è mutuabile.

Cosa evidenzia il test
Mette in luce il vero profilo di sensibilizzazione del paziente;
Identifica il profilo di anticorpi IgE nei pazienti con insoddisfacente risposta al trattamento;
Fornisce informazioni riguardanti la potenziale gravità delle reazioni legate all’alimentazione;
Supporta una migliore consulenza dietetica.

NIPTLa trisomie dei cromosomi del feto e più precisamente le trisomie dei cromosomi 13-18-21  rappresentano la causa mag...
05/11/2016

NIPT

La trisomie dei cromosomi del feto e più precisamente le trisomie dei cromosomi 13-18-21 rappresentano la causa maggiore di anomalie genetiche del nascituro.
La possibilità di diagnosticare tali anomalie con certezza e attraverso un semplice esame del sangue della gestante a partire dalla 9a settimana di gestazione è una grande possibilità che ogni futura madre dovrà valutare con attenzione.

La NIPT (Non-Invasive Prenatal Test) fornisce un alto tasso di individuazione delle patologie più comuni garantendo il minor numero di falsi negativi.
La sensibilità alla Sindrome di Down è maggiore del 99,9%.
La precisione dei risultati ottenuti evita di sottoporsi all’amniocentesi o villocentesi, indagini certamente accurate ma invasive e rischiose per la madre e il bambino.
Il Test è in grado di fornire un referto accurato e approfondito che riporterà il rischio di avere un feto affetto da una aneuploidia cromosomica e - qualora sia richiesto - sarà specificato il sesso del bambino.

Il test è eseguito esclusivamente nei nostri laboratori, garantendo tempi e costi vantaggiosi.
UN TEST SICURO E ACCURATO
La NIPT (Non-Invasive Prenatal Test) fornisce un alto tasso di individuazione delle patologie più comuni garantendo il minor numero di falsi negativi.
La sensibilità alla Sindrome di Down è maggiore del 99,9%.
Anomalie Cromosomiche Sensibilita' Specificita' Incidenza
TRISOMIA 13 100 % 99,88 % 1 / 16000
TRISOMIA 18 95 % 100 % 1 / 5000
TRISOMIA 21 100 % 99,94 % 1 / 700
La precisione dei risultati ottenuti evita di sottoporsi all’amniocentesi o villocentesi, indagini certamente accurate ma invasive e rischiose per la madre e il bambino.

I dati dichiarati sono stati calcolati attraverso uno studio multicentrico su più di 2000 campioni.

AFFIDABILE
Elevata sensibilità e specificità per cromosomi 13-18-21; Indicazione del sesso del nascituro; Calcolo della frazione di DNA fetale.
PRECOCE
Eseguibile a partire
dalla 9a settimana di gestazione.
ACCESSIBILE
Il test viene eseguito interamente presso i nostri laboratori e non prevede trasporti internazionali.
RAPIDA
Risultati ottenuti
dopo 10 giorni.

ALTA TECNOLOGIA
Next Generation Sequencing - NGS. Un approccio rivoluzionario alla diagnostica prenatale.
Il test è eseguito con procedura automatizzata che assicura la riproducibilità e la coerenza dei risultati. Tale tecnica permette l’estrazione e l ‘analisi del DNA del nascituro (FFdna) presente all’interno del flusso sanguigno materno. Nel sangue materno, infatti, sono presenti frammenti di materiale genetico chiamato DNA libero circolante.
In gravidanza, a partire dalla 5a settimana di gestazione, nel sangue materno, il DNA libero circolante è presente insieme al DNA fetale, rilasciato in circolo dalle cellule placentari. La frazione fetale di DNA, aumenta durante il 2° ed il 3° trimestre scomparendo dopo il parto.
A partire dalla 9a settimana di gestazione il DNA fetale è presente nel sangue in percentuale pari o maggiore al 4% ed è in questa fase che può essere effettuato il prelievo. Sono appena sufficienti 10 ml di sangue, raccolto in provette dedicate, per garantire tranquillità alla madre.

LINEE GUIDA E CONSIGLI
I tradizionali test di medicina prenatale quali bitest e misurazione ecografica della translucenza nucale restano esami comunque validissimi.
La principale autorità scientifica della Medicina Prenatale, la Fetal Medicine Foundation, consiglia un approccio alla NIPT di tipo modulare e ragionato secondo regole ben definite.
L’ applicazione di queste regole permette di avere una Detection Rate del 97% con una percentuale di procedure invasive ridotte allo 0,9% del totale; consente inoltre di applicare le tecnologie piu' costose a chi ne ha necessità reale.

INDICAZIONI ALLA NIPT
Sebbene un test NIPT può essere eseguito senza specifiche indicazioni, è maggiormente indicato in gravidanze con un rischio aumentato di anomalie cromosomiche fetali, quali età materna avanzata e/o anomalie biochimiche al test combinato; in questi casi il test può sostituire l’ amniocentesi o il prelievo dei villi coriali.

RISULTATI DELLA NIPT E SUCCESSIVI FOLLOW-UP

Il test è eseguito con procedura automatizzata che assicura la riproducibilità e la coerenza dei risultati. Tale tecnica permette l’estrazione e l ‘analisi del DNA del nascituro (FFdna) presente all’interno del flusso sanguigno materno. Nel sangue materno, infatti, sono presenti frammenti di materiale genetico chiamato DNA libero circolante.
In gravidanza, a partire dalla 5a settimana di gestazione, nel sangue materno, il DNA libero circolante è presente insieme al DNA fetale, rilasciato in circolo dalle cellule placentari. La frazione fetale di DNA, aumenta durante il 2° ed il 3° trimestre scomparendo dopo il parto.
A partire dalla 9a settimana di gestazione il DNA fetale è presente nel sangue in percentuale pari o maggiore al 4% ed è in questa fase che può essere effettuato il prelievo. Sono appena sufficienti 10 ml di sangue, raccolto in provette dedicate, per garantire tranquillità alla madre.

LA NIPT: Linee guida e consigli. Chi può sottoporsi al test e quando farlo.
I tradizionali test di medicina prenatale quali bitest e misurazione ecografica della translucenza nucale restano esami comunque validissimi.
La principale autorità scientifica della Medicina Prenatale, la Fetal Medicine Foundation, consiglia un approccio alla NIPT di tipo modulare e ragionato secondo regole ben definite.
L’ applicazione di queste regole permette di avere una Detection Rate del 97% con una percentuale di procedure invasive ridotte allo 0,9% del totale; consente inoltre di applicare le tecnologie piu' costose a chi ne ha necessità reale.

INDICAZIONI ALLA NIPT
Sebbene un test NIPT può essere eseguito senza specifiche indicazioni, è maggiormente indicato in gravidanze con un rischio aumentato di anomalie cromosomiche fetali, quali età materna avanzata e/o anomalie biochimiche al test combinato; in questi casi il test può sostituire l’ amniocentesi o il prelievo dei villi coriali.

RISULTATI DELLA NIPT e successivi follow-up
Esito Negativo
Non si rilevano aneuploidie dei cromosomi 13-18-21; non sono necessarie ulteriori indagini diagnostiche a meno che non sussistano indicazioni ecografiche.
Esito Positivo
Riscontro di un cromosoma sovrannumerario; il ginecologo e/o il genetista stabilirà se confermare l’esito del test tramite VILLOCENTESI e/o AMNIOCENTESI.
Test Invalidato
In un numero limitato di gravidanze (1%) è possibile non riscontrare una quantità sufficiente di free DNA (percentuale pari o maggiore al 4%). In questi casi sarà necessario ripetere il prelievo a distanza di 7 / 10 giorni e di riprocessare il campione.

LIMITI DEL TEST
I campioni sono studiati esclusivamente per aneuploidie dei cromosomi 13-18-21.
Non sono individuate dalla NIPT aneuploidie di altri cromosomi, mosaicismi degli stessi cromosomi 13-18-21, triploidie, anomalie geniche e difetti del tubo neurale.

30/10/2016
23/10/2016

Test di coagulazione
I test di coagulazione sono analisi di laboratorio utili per monitorare l'at­tività di coagulazione del sangue, cioè il processo di arresto di una emorra­gia che si innesca a causa di una ferita più o meno grave. La coagulazione, in pratica, è un processo naturale che si verifica nel sangue di ogni persona: in caso di lesione che comporta fuoriuscita di sangue dalla ferita. La protrom­bina, una proteina presente nel sangue, si attiva e porta alla formazione del coagulo, che ha la funzione di arrestare o limitare la perdita di sangue. Se la lesione è lieve, non sempre è necessario l'intervento delle proteine, ma è suf­ficiente l'attività delle piastrine, che bloccano da subito la fuoriuscita di san­gue. Infatti, dopo una ferita che comporta una lesione della parete vascolare, si forma il cosiddetto "tappo emostatico" ad opera delle piastrine, che sono le prime ad accorrere sulla lesione per tamponare la fuoriuscita di sangue. Contemporaneamente, se necessario perché la ferita è più estesa, vengono attivati i fattori della coagulazione, cioè l'arrivo delle proteine per rinforzare il "tappo emostatico" fino alla trasformazione del fibrinogeno (un'altra pro­teina della coagulazione) in fibrina ad opera della prò trombina. La fibrina stabilizza il "tappo emostatico" consolidando in modo definitivo il coagulo formatosi nella zona lesionata. Successivamente viene attivata la fibrinolisi, che ha il compito di sciogliere il coagulo, che viene così riassorbito, e, con­temporaneamente, di avviare il processo di riparazione della ferita, al termi­ne del quale si ricostituisce la parete con la sua normale struttura.
I principali esami di laboratorio per lo studio dell'attività di coagulazione del sangue, quindi, sono:

Il tempo di protrombina (o attività protrombinica) chiamato anche PT
Il tempo di tromboplastina parziale chiamato anche PTT
Entrambe queste analisi hanno sostituito l'ormai obsoleto esame del "tempo di coagulazione", meno preciso e sensibile.

Il fibrinogeno.
Inoltre, anche se non fanno parte dell'attività di coagulazione del sangue, anche le piastrine intervengono nel processo di arresto di una fuoriuscita di sangue, quindi, altri due esami risultano utili al medico per avere una visio­ne globale di questo processo e sono:
Il conteggio delle piastrine
Il tempo di emorragia (o tempo di stillicidio).

Perché si eseguono
I test della coagulazione vengono consigliati dal medico quando una per­sona deve sottoporsi ad un intervento chirurgico o vuole semplicemente conoscere il proprio stato di salute oppure per controllare la terapia anticoa­gulante quando una persona ha avuto malattie riconducibili ad una alterata coagulazione del sangue come l'infarto del miocardio o l'ictus cerebrale oppure per diagnosticare malattie legate alle piastrine o ai fattori delle coa­gulazione quando una persona evidenzia, per esempio, la comparsa fre­quente di ematomi. In particolare, se una persona deve sottoporsi ad un intervento chirurgico o conoscere il proprio stato di salute, è consigliabile che esegua tutte le analisi descritte. Quando, invece, una persona sta assumendo dei farmaci anticoagulanti di tipo cumarinico, che rendono, cioè, il sangue molto più fluido per ostacolare la formazione di trombi, perché ha avuto, per esempio, un infarto o un ictus, occorre monitorare il PT (il tempo di pro­trombina). Se, infine, una persona sta assumendo farmaci anticoagulanti eparinici, cioè sta seguendo una terapia più blanda rispetto a quella dei cumarinici, è consigliabile eseguire il PTT (il tempo di protrombina parziale).

Come si fanno
Si tratta di un semplice prelievo di sangue. Le analisi possono essere ese­guite insieme oppure separatamente a seconda della richiesta del medico e per eseguire l'esame non occorre essere a digiuno. I farmaci non influiscono sul risultato, tranne quelli a base di acido acetilsalicilico e i farmaci antin­fiammatori in generale perchè riducono l'aggregazione piastrinica e ostaco­lano l'arresto di una emorragia. Proprio per questo, occorre informare il medico che esegue il prelievo che si stanno assumendo questi farmaci perché deve premere più a lungo sul punto del prelievo per fare in modo che si arre­sti la fuoriuscita di sangue causata dall'ago.

I risultati
VALORI NORMALI
Tempo di Protrombina (PT) 70-120%
in terapia coagulante 18-38%
I.N.R. 1,5-5
Tempo di Tromboplastina parziale (PTT) 0-40 secondi
Tempo di emorragia (stillicidio) 0-5 minuti
Fibrinogeno 0,200-0,450 g/dl
Piastrine _ meno 5 anni 221.000-561.000/mm
6-15 anni 190.000-493.000/mm
oltre 16 anni 150.000-450.000 / mm

Cosa significano
Tempo di protrombina (PT): può considerarsi normale quando il suo valore oscilla tra 1.5 e 5 I.N.R. (International Normalized Ratio).

Se il valore di PT è al di sotto di 1.5 I.N.R., l'anomalia potrebbe indicare un insufficiente apporto di vitamina K (indispensabile per la formazio­ne di protrombina) nella dieta oppure un deficit della produzione di protrombina ad opera del fegato o una epatopatia oppure si sta seguen­do una terapia a base di farmaci anticoagulanti.
Se il valore è più alto di 5 I.N.R., il sangue è troppo fluido e il medico rivaluterà la terapia anticoagulante.
Il tempo di tromboplastina parziale (PTT) può considerarsi normale quando il suo valore oscilla tra lo zero e i 40 secondi di tempo necessario per­ché si formi il coagulo.

Se il tempo necessario perché si formi il coagulo di sangue è maggiore di
40 secondi siamo in presenza di un cattivo funzionamento del processo di
coagulazione ad opera delle proteine, in particolare della fibrina.
Il fibrinogeno può considerarsi normale quando il suo valore oscilla tra lo 0.200 e lo 0.450 grammi per decilitro di sangue.
Se il valore del fibrinogeno è più basso di quello normale, significa che l'organismo consuma i fattori della coagulazione anche in assenza di emorragie (cosiddetta "coagulazione intravascolare disseminata"). Questo processo spesso è innescato dalla leucemia.
Se il valore del fibrinogeno aumenta oltre il valore normale, è indice di una infiammazione che il medico deve approfondire.
Il conteggio delle piastrine è normale quando il valore è circa 150.000-250.000 piastrine nel sangue.

Se il loro valore aumenta, cosiddetta piastrinosi, l'individuo sta produ­cendo troppe piastrine per cui è consigliabile rendere maggiormente fluido il sangue con farmaci a base di acido acetilsalicilico, soprattutto se le piastrine sono oltre il milione.
Se il valore è più basso del normale, cosiddetta piastrinopenia, potreb­be trattarsi di leucemia e potrebbero verificarsi emorragie spontanee.
Il tempo di emorragia o tempo di stillicidio può considerarsi normale quando l'arresto dell'emorragia avviene nel giro di 5 minuti, altrimenti si potrebbe avere una piastrinopenia o piastrinopatia, cioè una alterata funzio­nalità delle piastrine.

23/10/2016
Il Cologuard e' il test meno invasivo al mondo per lo screening del tumore colon-retto.
17/10/2016

Il Cologuard e' il test meno invasivo al mondo per lo screening del tumore colon-retto.

Cologuard®, primo e unico test basato sulla tecnologia del DNA fecale per lo screening del tumore colon-retto, oltre ad essere approvato dalla FDA americana, ha ricevuto il marchio CE ed è disponibile per il mercato italiano.

Indirizzo

Corso Umberto I 189 San Cipriano D' Aversa
Casal Di Principe
81036

Orario di apertura

Lunedì 07:30 - 17:00
Martedì 07:30 - 17:00
Mercoledì 07:30 - 17:00
Giovedì 07:30 - 17:00
Venerdì 07:30 - 17:00
Sabato 07:30 - 12:00

Sito Web

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