26/09/2024
La psicoterapia a volte è come fare un puzzle, un puzzle di vita. Ognuno arriva con i suoi pezzi da mettere insieme. Alcune persone svuotano subito il sacco, altre prendono un tassello per volta. Possono esserci parti già costruite, cornici pressoché finite, altre volte non c’è nulla. All'inizio, si girano tutti i tasselli, uno per uno: è la fase dello sfogo, del raccontarsi, dell'osservare ogni singolo pezzo. Poi si inizia a costruire, una parte alla volta: si può decidere di cominciare dall’esterno, dalla parte che sembra più semplice o quella che sembra più dolorosa…
dipende da tanti fattori. Il ruolo dello psicoterapeuta è quello di accompagnare, sostenere e proporre tasselli: nuovi, vecchi, rinnovati. Facciamo domande, ipotizziamo, offriamo altre possibilità per rimettere insieme i pezzi della vita. E quando alcuni pezzi sembrano mancare, li inventiamo insieme. Come l'arte giapponese del kintsugi, dove le crepe vengono riparate con l'oro, anche le ferite, i tasselli rotti o dispersi, possono diventare uno spazio dove ricostruire la bellezza che ci portiamo dentro.