Dr.Francesco Milone Psicoanalista

Dr.Francesco Milone Psicoanalista Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dr.Francesco Milone Psicoanalista, Servizio di salute mentale, Via G. Marconi, 37. Na, Casoria.

La psicoanalisi attraverso la sua clinica consente al paziente una ripartenza, una rinnovata soggettività da mettere in gioco nella nostra società contemporanea che si va connotando via via, sempre più complessa nelle relazioni sociali.

“Quando Freud silura gli ideali “p. 51 in L’esperienza di Serge Cottet ed Rosemberg & Sellier . [...] Freud , che, secon...
13/08/2025

“Quando Freud silura gli ideali “p. 51 in L’esperienza di Serge Cottet ed Rosemberg & Sellier . [...] Freud , che, secondo Romain Rolland, aveva “ trascorso gran parte della sua vita a distruggere le sue illusioni e quelle dell’umanità “ , si qualificava lui stesso come “distruttore d’illusioni “. Ammettendo che le società occidentali sopravvivono solo attraverso “ideali desolanti” in cui esse confidano sempre, il potere dissolvente della psicoanalisi ha fatto vacillare il loro fondamento. L’ostilità di cui la psicoanalisi è oggetto, nel 1925, risponde al potere iconoclasta di cui Freud si è fatto servitore . La religione , la morale , la filosofia sono “costruzioni di soccorso (“Hilfskonstruktionen”), narcotici destinati a sopportare la vita , altre forme dell’oppio dei popoli. A causa dell’importanza incomparabile data alla vita sessuale “ si scagliarono contro la psicoanalisi come se essa avesse attentato alla dignità del genere umano . Denunciando una società ipocrita con una lezione di “sincerità “ , la psicoanalisi suscita una resistenza nella cultura che ha la medesima struttura di quella del nevrotico: “A causa di queste critiche la psicoanalisi è stata considerata ‘nemica della civiltà ‘ e messa al bando in quanto ‘socialmente pericolosa.

05/08/2025

Studi Lacaniani

Che le suggestioni ricevute durante l’analisi personale non si esauriscano con la conclusione di quest’ultima, che i processi di ristrutturazione dell’Io proseguano spontaneamente nell’analizzato e che tutte le sue successive esperienze vengano utilizzate nel nuovo senso di cui egli si è impadronito. Ciò si verifica effettivamente, e, nella misura in cui si verifica, è quel che rende l’analizzato idoneo a diventare analista.

Sigmund Freud, Analisi terminabile e interminabile – Costruzione nell’analisi, Biblioteca Boringhieri 1937, Torino, 1977, cit., p. 65.

Iung la grande delusione di Freud Già nel 1909, malgrado fossero ancora molto amici, c’era della tensione che serpeggiav...
26/07/2025

Iung la grande delusione di Freud

Già nel 1909, malgrado fossero ancora molto amici, c’era della tensione che serpeggiava sotto il loro rapporto. Un giorno Freud stava rimproverando Jung per il suo interesse nello spiritualismo e lo metteva in guardia dal rischio di essere sopraffatto dalla “marea nera del fango dell’occultismo”. Jung provò una sensazione di caldo bruciante al diaframma e, allo stesso tempo, i due uomini udirono un forte suono proveniente dalla libreria. Jung suggerì che quello fosse un esempio di “esteriorizzazione catalitica”, in risposta alla reazione scettica di Freud, Jung predisse che sarebbe accaduto un secondo evento e infatti si sentì un altro suono che scosse Freud considerevolmente.

Da quel momento le loro strade divennero sempre più separate fino a che si ebbe la rottura definitiva nel 1912 con le dimissioni di Jung da presidente del congresso

Lacan ha detto che un padre è colui che riesce ad unire e non contrappporre il desiderio alla legge.Ma di quale legge si...
21/07/2025

Lacan ha detto che un padre è colui che riesce ad unire e non contrappporre il desiderio alla legge.
Ma di quale legge si parla, in psicoanalisi?
Della legge della castrazione simbolica che sancisce una alleanza con il desiderio

06/07/2025

«Lacan si sbarazza così di ogni concezione ingenua, psicologistica, del linguaggio: il linguaggio non si esaurisce affatto in una facoltà soggettiva che si acquisisce evolutivisticamente mediante l’esperienza e la memoria. All’opposto, l’idea di Lacan sostiene non che l’uomo impari a parlare ma che è il linguaggio che parla l’uomo, nel senso che l’essere dell’uomo dipende strutturalmente dall’orizzonte del linguaggio. Il linguaggio non è dunque un mero strumento della comunicazione ma è un campo, una rete, una struttura che determina il soggetto. È questo il carattere “primordiale” che Lacan, come per Heidegger, non è l’uomo che parla, ma il linguaggio; è il linguaggio che fa l’uomo».

Di Ciaccia, Recalcati, p. 45.

18/06/2025

«C’è forse per un uomo qualcosa di più imbarazzante del corpo di una donna? A tal punto che persino Platone se n’è accorto. Se n’è accorto nel Simposio dove racconta a livello mitico – è molto comodo il mito ed è anche indispensabile – che essi facevano un sol corpo – ma disgraziatamente questo non si è mai più visto, dopo. Freud, cascando nel tranello, ci racconta che Eros è la tendenza verso l’Uno. Ora, tutta la questione sta proprio qui – il reale è, chiaramente, due».

J. Lacan, Il fenomeno lacaniano, in «La psicoanalisi», 24 (1998), pp. 17-18.

Dal post di studi Lacaniani

24/05/2025

«Se il soggetto è quello che io vi insegno, cioè il soggetto determinato dal linguaggio e dalla parola, questo significa che il soggetto, in initio, comincia nel luogo dell’Altro in quanto lì sorge il primo significante. Ora, che cos’è un significante? Ve lo ripeto da abbastanza tempo per non doverlo articolare di nuovo qui – un significante è ciò che rappresenta un soggetto. Per chi? Non per un altro soggetto, ma per un altro significante» [J. Lacan (1964), Il seminario, Libro XI, I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi, p. 193].

Studi Lacaniani

6 Maggio 18566 Maggio 2025Buon compleanno Sigmund Freud
06/05/2025

6 Maggio 1856
6 Maggio 2025
Buon compleanno Sigmund Freud

Postato da Aurora Maria Giusti Quella che Lacan chiamava una rettifica soggettiva, è il cambiamento dell'economia del go...
23/03/2025

Postato da Aurora Maria Giusti

Quella che Lacan chiamava una rettifica soggettiva, è il cambiamento dell'economia del godimento inconscio, è ciò che permette a qualcuno di smettere di incolpare gli altri per le loro miserie nevrotiche e di assumersi la responsabilità da parte propria nel farsi soffrire di fronte alla propria infelicità. L'atto analitico non è qualcosa che fa l'a… Altro...

17/02/2025

Jacques Lacan
"Lontani dalle mete di Freud"

Domanda: Professor Lacan, si sente parlare sempre più spesso di crisi della psicoanalisi: Sigmund Freud, si dice, è un sorpassato, la società moderna ha scoperto che la sua dottrina non basta a comprendere l’uomo, né a interpretare a fondo il suo rapporto con l’ambiente, con il mondo.

Jacques Lacan: Storie.
Primo: la crisi. Non c’è, non può esserci, la psicoanalisi non ha affatto raggiunto i suoi limiti, anzi. C’è ancora tanto da scoprire, nella pratica e nella dottrina.
In psicoanalisi non esistono soluzioni immediate, ma solo la lunga, paziente ricerca dei perché.
Secondo: Freud. Come si fa a giudicarlo superato, se ancora non l’abbiamo interamente capito? Di certo sappiamo che ha fatto conoscere cose nuovissime, mai neppure immaginate prima di lui. Dai problemi dell’Inconscio all’importanza della sessualità, dall’accesso al simbolico alla soggezione alle leggi del linguaggio.
La sua dottrina ha messo in questione la verità, una faccenda che riguarda tutti e ciascuno, personalmente. Altro che crisi.
Ripeto: siamo lontani dalle mete di Freud. Anche perché il suo nome è servito a coprire molte cose, ci sono state deviazioni, gli epigoni non hanno sempre seguito fedelmente il modello, si è creata confusione.
Dopo la sua morte, nel’39, anche certi suoi allievi hanno preteso di fare psicoanalisi in modo diverso, riducendo il suo insegnamento a qualche formuletta banale: la tecnica come rito, la pratica ristretta al trattamento del comportamento, e, come meta, il riadattamento dell’individuo al suo ambiente sociale.
Cioè la negazione di Freud, una psicoanalisi di comodo, da salotto. Lui l’aveva previsto. Diceva: ci sono tre posizioni insostenibili, tre impegni impossibili, governare, educare, e fare psicoanalisi.
Oggi, non importa chi ha responsabilità di governo, e tutti si pretendono educatori. Quanto agli psicoanalisti, ahimè, prosperano. Come i maghi e i guaritori. Proporre alla gente di aiutarla significa il successo assicurato e la clientela fuori dalla porta. La psicoanalisi è altro.

Lacanpertutti,

24/01/2025

La donna vuole essere amata per quello che è. Lei non è tutte le donne

Eric Laurent

Sigmund Freud augura a colleghi ed amici un buon natale
20/12/2024

Sigmund Freud augura a colleghi ed amici un buon natale

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