13/08/2025
“Quando Freud silura gli ideali “p. 51 in L’esperienza di Serge Cottet ed Rosemberg & Sellier . [...] Freud , che, secondo Romain Rolland, aveva “ trascorso gran parte della sua vita a distruggere le sue illusioni e quelle dell’umanità “ , si qualificava lui stesso come “distruttore d’illusioni “. Ammettendo che le società occidentali sopravvivono solo attraverso “ideali desolanti” in cui esse confidano sempre, il potere dissolvente della psicoanalisi ha fatto vacillare il loro fondamento. L’ostilità di cui la psicoanalisi è oggetto, nel 1925, risponde al potere iconoclasta di cui Freud si è fatto servitore . La religione , la morale , la filosofia sono “costruzioni di soccorso (“Hilfskonstruktionen”), narcotici destinati a sopportare la vita , altre forme dell’oppio dei popoli. A causa dell’importanza incomparabile data alla vita sessuale “ si scagliarono contro la psicoanalisi come se essa avesse attentato alla dignità del genere umano . Denunciando una società ipocrita con una lezione di “sincerità “ , la psicoanalisi suscita una resistenza nella cultura che ha la medesima struttura di quella del nevrotico: “A causa di queste critiche la psicoanalisi è stata considerata ‘nemica della civiltà ‘ e messa al bando in quanto ‘socialmente pericolosa.