17/11/2025
Hai presente quella stretta allo stomaco quando pensi di aver deluso qualcuno? È colpa, ed è relazionale: nasce dove c’è cura. Nei legami può essere una bussola — richiama rispetto e riparazione — ma se diventa pervasiva soffoca, fa dire “scusa” anche quando non serve e sposta i confini a nostro sfavore. La vediamo anche nella fede, quando la paura del peccato prende il volante, e dopo un lutto o un addio, quando il rimorso prova a riscrivere il passato. Il punto non è zittirla, è darle misura: riconoscere la propria parte, riparare dove possibile, distinguere ciò che è nostro da ciò che appartiene all’altro o al contesto, e poi lasciare andare. Questo è il modo più pulito per trasformare il rimorso in responsabilità e tenere il rapporto — e noi — al centro.