Jing armonia e benessere di Manuela Fresi

Jing armonia e benessere di Manuela Fresi Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Jing armonia e benessere di Manuela Fresi, Sito Web di salute e benessere, Via XXV aprile , 11, Castelfranco Emilia.

01/12/2025

Lunedì 1 Dicembre 2025

La solitudine onorevole del samurai

「心は常に冬の如し」
Kokoro wa tsune ni fuyu no gotoshi
“Il cuore dev’essere sempre come l’inverno.”

Nel Bushidō, l’inverno non è una stagione, ma una condizione interiore.
Gli antichi maestri dell’era Edo insegnavano che il cuore del guerriero doveva essere come un bosco spoglio:
chiaro, essenziale, privo del superfluo.
Un cuore che non si agita, non corre, non si lascia distrarre.
Un cuore che vede.

Il 1° dicembre cade negli ultimi giorni della microstagione
「朔風払葉」Kitakaze konoha o harau – “Il vento del nord che spazza via le foglie”.
È il paesaggio ideale per questa massima: la natura fa spazio alla sua verità, e il samurai fa lo stesso dentro di sé.

Oggi, però, è anche una giornata che riguarda tutti noi:
la Giornata mondiale per la lotta all’AIDS.
Un momento che chiede esattamente ciò che il Bushidō considera virtù:
chiarezza, coraggio, presenza, verità.
Vivere con un cuore d’inverno significa affrontare senza paura ciò che esiste davvero, senza stigmi e senza silenzi inutili.
È un invito a guardare con lucidità e compassione verso chi convive con la malattia, verso chi lotta, verso chi sostiene.

Il samurai custodiva la propria integrità con disciplina.
Noi, oggi, possiamo custodire la nostra con l’informazione corretta, con il rispetto e con la dignità che ogni vita merita.

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

Fai ordine in un punto della tua vita.
Un cassetto, una frase non detta, un pensiero che eviti: scegli qualcosa da “spazzare via”, come fa il vento del nord.

Sostituisci la fretta con la lucidità.
Ogni volta che senti l’impulso di reagire, fermati e respira una volta in più.

Lascia andare senza colpa.
Un impegno superfluo, un’aspettativa irrealistica, un peso emotivo: l’inverno è la stagione del lasciare cadere.

Haiku

冬木立
影だけ残り
空は澄む
Fuyugodachi / kage dake nokori / sora wa sumu
“Alberi d’inverno:
restano solo le ombre,
e il cielo si fa limpido.”

📚 BONUS culturale – L’inverno come addestramento interiore

Nelle cronache samuraiche, l’inverno era considerato la stagione del perfezionamento mentale.
Senza battaglie né campagne, il guerriero rimaneva solo con il silenzio, la spada e il proprio cuore.
Nei dojo si ripeteva:
“Chi domina l’inverno del cuore, domina il proprio destino.”

Era un tempo di osservazione, di resistenza quieta, di lucidità.
La stessa lucidità che oggi, nel mondo moderno, si traduce in informazione corretta, sostegno reciproco, rispetto verso chi affronta l’HIV ogni giorno:
una forma contemporanea di coraggio samuraico.

Che questo primo giorno di dicembre ti porti un cuore d’inverno:
nitido, saldo, capace di distinguere ciò che deve restare
da ciò che deve cadere.
E che ti dia la forza di guardare la realtà con verità e compassione.
🌲🌬️🗡️

24/11/2025

Lunedì 24 Novembre 2025

Dove si rompe, entra la luce del coraggio

「傷は宝となる」
Kizu wa takara to naru
“Una ferita può diventare un tesoro.”

In Giappone, ciò che si rompe non viene nascosto. Viene ascoltato.

Questo antico detto si intreccia alla filosofia del kintsugi, l’arte che trasforma una crepa in una linea d’oro. Nel linguaggio tradizionale, kizu (ferita) non porta senso di vergogna: indica un punto di svolta, una porta che si apre dopo lo shock.

Lo stesso vale per le katana: quando il filo si consumava o si scheggiava, i maestri togishi non gettavano la lama. La rifinivano, levigavano, ricostruivano la sua vita centimetro per centimetro.
Ogni segno raccontava battaglie, allenamenti, scelte. Non difetti: biografia del metallo.

E forse, oggi più che mai, questo principio serve anche a noi: ciò che ci ha spezzato può diventare la parte più bella della nostra storia.

Non perché sia “facile da superare”, ma perché ci costringe a rinascere con una forma più autentica.

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

1. Dai un nome alla tua ferita più antica. La consapevolezza è già oro liquido.

2. Scegli una crepa da rinforzare. Una conversazione rimandata, un chiarimento, un oggetto da riparare fisicamente.

3. Tratta ciò che fa male come un maestro. Domandati: “Cosa sta cercando di insegnarmi?”

🍁 Haiku

「ひび割れに
 光ひとすじ
 冬近し」
Hibiware ni / hikari hitosuji / fuyu chikashi
“Nella crepa
un filo di luce —
l’inverno si avvicina.”

✨ BONUS culturale — Curiosità sul kintsugi e sulla filosofia della riparazione

1. Il kintsugi non è nato come tecnica umile.
Fu lo shōgun Ashikaga Yoshimasa (XV sec.) a commissionarlo dopo aver ricevuto una tazza riparata con antiestetiche graffette di metallo dalla Cina. Gli artigiani giapponesi risposero con oro puro.
Non un rattoppo, ma un gesto estetico e spirituale.

2. La lacca urushi usata nel kintsugi è tossica da fresca.
La linfa dell’albero della lacca causa forti irritazioni cutanee. Solo dopo una lunga essiccazione diventa sicura e preziosa. Un paradosso: la bellezza nasce dalla pazienza.

3. Le katana venivano “ringiovanite” più volte nella loro vita.
Un’antica katana poteva essere affilata e ripulita decine di volte da un togishi. Ogni intervento rimuoveva qualche frazione di millimetro, rendendo la lama più sottile, ma anche più “biografica”.
La spada invecchiava… ma diventava più saggia.

4. Non esiste un solo kintsugi.
Oltre al classico oro, esistono:
– Gintsugi (riparazione con argento)
– Tetsusabi kintsugi (pasta di ferro ossidato)
– Beni-urushi (lacca color cremisi)
Ogni stile comunica un’idea diversa di rinascita.

🟡 Mini-percorso di 3 giorni per ricostruirti come un kintsugi

Giorno 1 — Riconosci la crepa

Scrivi su un foglio cosa si è spezzato dentro di te nell’ultimo anno.

Non giudicare: elenca soltanto.

Scegli una ferita che sei disposto ad ascoltare.

Giorno 2 — Metti oro nella frattura

Compi una piccola azione concreta che la riguarda: un messaggio, un sì, un no, una messa a fuoco.

Ripara un oggetto fisico in casa l'azione rinforza il pensiero

Giorno 3 — Custodisci la nuova forma

Ritagliati dieci minuti per osservare come la ferita è cambiata.

Scrivi cosa hai imparato grazie a ciò che ti aveva fatto male.

Concludi con un gesto simbolico: accendi una candela, o apri una finestra alla luce del mattino.

Questo è il kintsugi del cuore.

🍂 Che la tua giornata sia fragile e luminosa insieme: una frattura che non teme più la verità di sé. 🪷

08/11/2025

Era nato diverso. Mentre gli altri cuccioli di leone lottavano e balzavano, Neo sedeva tranquillo, osservando le farfalle e seguendo gli uccelli tra l’erba alta. Il suo muso era più dolce, i suoi movimenti più lenti — il suo spirito, più gentile.
I ranger notarono presto le sue caratteristiche insolite. Credevano che Neo potesse essere il primo leone selvatico a mostrare segni simili alla sindrome di Down — riflessi più lenti, tratti più rotondi, ma un cuore come nessun altro.
All’inizio, il branco non lo capiva. Ma col passare del tempo, cominciarono a proteggerlo. La matriarca lo aspettava quando restava indietro. I cuccioli giocavano più piano. E Neo, in cambio, portava pace.
Era gentile in un mondo fondato sulla forza — puliva i leoni feriti, confortava i cuccioli spaventati, condivideva il cibo con i più deboli.
I ricercatori lo chiamarono il leone gentile — un promemoria vivente che la forza non è sempre rumorosa.
Neo crebbe fino all’età adulta, ancora diverso, ancora amato. Non governò mai con la paura — solo con calma. E così facendo, cambiò il modo in cui vediamo la natura selvaggia.
Perché a volte, il ruggito più potente è la gentilezza stessa.

27/10/2025
25/10/2025

🌒 La notte dell’insonne

Ci sono notti che non finiscono mai.
L’orologio si muove, ma il tempo sembra restare immobile.
Il buio non è più rifugio, ma specchio: riflette ogni pensiero che il giorno aveva tenuto a bada.

L’insonne ascolta il ticchettio come un tamburo antico.
Ogni minuto è un passo nel silenzio,
ogni respiro un piccolo atto di resistenza.

Fuori, il mondo dorme.
Dentro, si accendono costellazioni invisibili —
memorie, rimpianti, desideri che chiedono voce.

Eppure, anche in quella lunga veglia c’è una soglia sottile:
il momento in cui la notte smette di essere nemica
e diventa maestra.
Ti costringe a guardare, a restare, a respirare senza fuga.

Quando finalmente l’alba arriva, non è solo luce:
è perdono.
È la prova che, nonostante tutto, hai attraversato la notte. 🌅

25/10/2025
Ma... il silenzio tra un due battiti, quel momento, quel luogo alla fine di un respiro
25/10/2025

Ma... il silenzio tra un due battiti, quel momento, quel luogo alla fine di un respiro

🪶 Sabato 25 Ottobre 2025

Il silenzio tra due battiti

「間に生きる」
Ma ni ikiru
“Vivere negli intervalli.”

Ti sei mai accorto di quanto sia sottile il silenzio tra due battiti del cuore?
Non si sente, ma c’è.
È lì che abita la calma, la risposta, la verità.

Nel pensiero giapponese, questa pausa si chiama 間 (ma) — lo spazio tra le cose.
Non è vuoto: è respiro, attesa, ritmo.
Nel ma vive la bellezza del non detto, del gesto sospeso, dell’attimo che precede il suono di un tamburo o il volo di una foglia.

Viviamo in un mondo che teme il silenzio, ma il Giappone insegna che proprio lì, in quella fessura di quiete, nasce la grazia.
Un ventaglio che si apre, un passo che si ferma prima del tempio, una parola che resta nel petto — tutto è ma.

E tu, quando è stata l’ultima volta che hai ascoltato il tuo silenzio?

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

1. Quando parli, lascia un piccolo spazio tra una frase e l’altra: lì respira la tua presenza.

2. Non riempire ogni momento: attendi, ascolta, osserva.

3. Fai silenzio cinque minuti — non per isolarti, ma per ritrovarti.

🌾 Haiku del giorno

静けさに
心の声が
芽を出すよ
Shizukesa ni / kokoro no koe ga / me o dasu yo
Nel silenzio profondo,
la voce del cuore
mette radici.

🎐 Bonus culturale: il concetto di “Ma” (間)

Nel teatro Nō, il ma è ciò che rende armonioso il movimento:
non è l’azione a dare ritmo, ma la pausa.
Nelle arti giapponesi — dal kadō (ikebana) alla calligrafia — il ma è la distanza sacra che permette a ogni elemento di respirare.
È un’idea che può cambiare anche la vita di chi corre: perché tra una corsa e l’altra, ciò che conta davvero è dove ti fermi.

🌙 Che il tuo sabato trovi il suo ritmo nei silenzi tra le cose.
Ascolta, e lasciati portare.

21/10/2025

“Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare” (Ippocrate)

Non possiamo pretendere salute se continuiamo a coltivare le stesse abitudini che ci hanno fatto ammalare.

La guarigione inizia quando scegliamo di cambiare... anche solo un piccolo gesto, ogni giorno.

✅ Cosa sono disposto a migliorare per stare meglio?

La salute non si compra, si costruisce con le nostre decisioni quotidiane.

Indirizzo

Via XXV Aprile , 11
Castelfranco Emilia
41013

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 20:00
Mercoledì 08:00 - 20:00
Giovedì 08:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00

Telefono

+393478785755

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Jing armonia e benessere di Manuela Fresi pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Jing armonia e benessere di Manuela Fresi:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram