27/09/2025
𝗣𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗖𝘂𝗿𝗮
“𝗣𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮”, 𝗶𝗻 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, non è solo “farti un bagno caldo e rilassarti” (anche se può esserlo!!!!). È 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗽𝗶ù 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗿𝗲, 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼, 𝘂𝗻𝗮 “𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲” 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮 𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘁𝘂 𝘀𝗲𝗶 𝗹’𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗲 𝗱’𝗼𝗻𝗼𝗿𝗲.
𝗦𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮:
• 𝗔𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝗿𝘁𝗶: fermarti a sentire cosa provi e di cosa hai bisogno, invece di correre sempre dietro a ciò che “bisogna fare”.
• 𝗗𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁à 𝗮𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶: scegliere attività, relazioni e ambienti che ti nutrono, non solo che ti impegnano.
• 𝗦𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶: 𝗱𝗶𝗿𝗲 “𝗻𝗼” quando serve è come costruire muri portanti: non isolano, ma proteggono.
• 𝗙𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲: leggere, studiare, fare corsi: è come aggiungere stanze nuove alla tua casa interiore.
• 𝗖𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲: alimentazione, movimento, respirazione, sonno: la base del terreno su cui poggia la casa.
• 𝗘𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶: non accumularle come polvere sotto il tappeto, ma pulirle, osservarle, trasformarle.
𝗜𝗹 “𝘀𝗲𝗹𝗳-𝗰𝗮𝗿𝗲” è 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗹𝗲. All’estero lo insegnano nelle scuole, nei corsi di formazione, e nei luoghi di lavoro. Vengono offerti spazi di supporto a livello personale, momenti di mindfulness, coaching individuale. Lì non è visto come un “capriccio” ma come un investimento: se ti prendi cura di te, rendi meglio, sei più creativo, più resiliente.
Qui da noi invece spesso ci sentiamo in colpa a prenderci tempo, come se fosse “egoismo”.
In realtà è l’opposto: più sei centrato, più puoi aiutare gli altri senza esaurirti. Più sei felice.
𝗦𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮 𝘂𝗻 𝗴𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗼, 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝘀é è 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗲: 𝘁𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗲𝗿𝗯𝗮𝗰𝗰𝗲 (𝗮𝗯𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗶 𝘁𝗼𝘀𝘀𝗶𝗰𝗵𝗲), 𝗽𝗼𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗿𝗮𝗺𝗶 𝘀𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶 (𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗲𝘀𝗮𝘂𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼), 𝗮𝗻𝗻𝗮𝗳𝗳𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗲 (𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝘁𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶), 𝗳𝗲𝗿𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗻𝗼 (𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲).
𝗘 𝘁𝘂? 𝗧𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮?
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