23/03/2020
L’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni ha un impatto anche sui bambini che, come spugne, assorbono tutte le immagini, le parole e gli stati d’animo che respirano intorno a loro. Che ci sia “qualcosa che non va” è evidente: "mamma e papà non vanno a lavorare, io non vado a scuola, devo seguire le lezioni al computer, non posso andare a calcio, non posso vedere i nonni, non posso uscire fuori a giocare. E poi ancora telegiornali a tutte le ore, scorte alimentari, amuchina dappertutto… la faccia di mamma è spaventata, sento parlare di morte. Insomma, la situazione è strana… e sicuramente grave".
Come aiutare i più piccoli a comprendere e gestire questa situazione di emergenza? Gli psicologi dello sviluppo forniscono alcuni importanti suggerimenti:
1- INFONDERE UN SENSO DI FIDUCIA E SICUREZZA
Un bambino, per sentirsi sicuro, ha bisogno di stare con un adulto in grado di trasmettere sicurezza, affetto e padronanza. In primis, padronanza di se stesso. Ricordiamoci che, se non riusciamo a calmare noi stessi, non possiamo dare sicurezza agli altri, specialmente ad un bambino che si fida di noi: sono gli adulti i suoi modelli di riferimento. I bambini notano le incongruenze. Se, ad esempio, sente la mamma dire “Non c’è da avere paura”, poi vede scorte alimentari oggettivamente smisurate o sente commentare i notiziari con affermazioni catastrofiche, si sentirà senz’altro confuso e si chiederà se può fidarsi o meno, se può credere o meno alle rassicurazioni ricevute. Per un bambino è fondamentale stare accanto a mamma e papà, o ad altre persone di fiducia, senza convivere quotidianamente con volti spaventati e allarmati. Ricordiamoci che i bambini, benché piccoli, osservano e comprendono.
2- SCEGLIERE LE INFORMAZIONI
I bambini necessitano di informazioni CHIARE E VERE, che possano essere comprese in base all’età. E’ importante non esporre i bambini a immagini e notizie non adatte al loro livello di comprensione. Possiamo scegliere 1-2 momenti al giorno da dedicare INSIEME alla visione di notiziari, in modo da spiegare quanto emerge e rendere comprensibile il contenuto e le immagini. Dopo la spiegazione, è importante rassicurare i bambini sottolineando gli aspetti positivi della situazione: ad esempio, possiamo raccontare delle tante persone che si stanno occupando del Coronavirus e come molti ammalati siano guariti grazie a medici e infermieri ben preparati.
Lo psicologo Alberto Pellai ha fornito utili informazioni da condividere con i bambini, per spiegar loro cos’è questo virus, come combatterlo e come focalizzarsi sugli aspetti positivi. Questo il link per scaricare l’articolo:
https://www.corriere.it/…/caro-bambinoecco-perche-coronavir…
Video per bambini
https://www.youtube.com/watch?v=BGHwUs9lSLg
3- MANTENERE VIVA LA LORO CURIOSITÀ, IL LORO BISOGNO DI SPONTANEITÀ E GIOCO
I bambini possono continuare a fare le cose da bambini: giocare, parlare di cose divertenti, chiamare gli amici, fare i compiti e imparare cose nuove. L’astensione forzata dal lavoro e da altre attività sta creando l’opportunità di trascorrere molto più tempo con loro. Non sprechiamo l’occasione di dare più valore e qualità al tempo trascorso insieme.
Anche gli insegnanti sono chiamati ad una sfida senza precedenti: trasformare programmi e lezioni ordinarie in didattica a distanza. È importante, infatti, continuare ad essere presenti e mantenere una routine per gli alunni, anche per quelli più piccoli, fornendo spiegazioni, distribuendo compiti e indicando i giorni della settimana nei quali eseguirli. Questo può non risultare semplice per tutti, a seconda delle inclinazioni personali e della passione per la tecnologia. Un primo consiglio utile per gli insegnanti è chiedere aiuto quando si è in difficoltà nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione. Non c’è niente di male a non essere esperti o amanti della tecnologia e dei social. Proprio come suggeriamo agli allievi quando sono restii ad apprendere qualche nuovo contenuto, il trucco è non farsi prendere dallo sconforto e dall’ansia, individuando piuttosto gli strumenti giusti e le persone in grado di aiutarci e guidarci.
Come i genitori, anche gli insegnanti, in qualità di educatori e modelli di riferimento, giocano un ruolo di primaria importanza nell’infondere un senso di sicurezza e fiducia ai ragazzi. Un’accortezza che può davvero trasformarsi in risorsa, durante giornate così difficili, è quella di utilizzare il web non soltanto per la didattica on line, ma anche per inviare messaggi e videomessaggi rivolti al gruppo classe con contenuti positivi, di vicinanza emotiva. Alla fine di una lezione a distanza, proviamo a ritagliarci uno spazio, anche solo di pochi minuti, in cui potersi salutare, raccontare, condividere.
Dott.ssa Martina Rosadoni, psicologa psicoterapeuta
Fonte: Associazione EMDR Italia