07/05/2025
Un giorno una paziente mi disse:
"Io penso che fare il suo mestiere sia un grande privilegio, quante vite si riescono a vivere in un giorno?"
Non me lo avevano mai chiesto.
È vero, mi reputo una privilegiata.
Ho la possibilità di vivere tantissime vite, mi immergo nelle acque profonde dell'esistenza di ogni persona che varca la soglia della porta dello studio e rimango ogni volta stupita, sorpresa a tratti dispiaciuta, in altri momenti felicissima.
Ho la possibilità di incontrare continuamente mondi diversi, di raccogliere storie di dolori e storie di gioie.
Spesso i pazienti pensando che siano i soli ad imparare dentro la stanza di terapia, in realtà sono anche io ad imparare in quella stanza con loro.
Imparo quanti significati possa avere la vita, imparo nuove lingue, imparo nuovi modi di intendere le relazioni, imparo che si riescono a fare gli origami senza quasi neanche prestare troppa attenzione a come lo si fa, perché nel frattempo si è impegnati a ti**re fuori tutto un flusso di racconti dall'alto potenziale emotivo.
Imparo continuamente.
E per questo io sarò sempre grata.