Storie di una psiconcologa

Storie di una psiconcologa 🏥 Dirigente Psicologo ARNAS Garibaldi, Catania
🗝️ASP Messina nel 💙
🛋️Psicoterapeuta
🎗️Psiconcologa
❤️‍🩹Consulente sessuale

Condivido il testo diffuso dall'Ordine degli  della Regione Sicilia: "Ieri, 19 settembre 2025, si è svolta una seduta di...
20/09/2025

Condivido il testo diffuso dall'Ordine degli
della Regione Sicilia:
"Ieri, 19 settembre 2025, si è svolta una seduta di Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia molto importante. Buona parte dell’incontro è stata dedicata a ciò che sta succedendo a Gaza negli ultimi giorni, per non parlare degli anni precedenti.
Sarebbe stato impossibile fare diversamente, perché ciò che accade adesso ci riguarda molto da vicino, in primo luogo in quanto esseri umani, ma anche direttamente come professionisti della salute mentale pubblica.
Abbiamo ritenuto necessario un approfondimento, in continuità con le azioni e la linea comunicativa portate avanti da questo Ordine, nelle ultime settimane.

Durante la seduta del Consiglio, ci siamo collegati online con il dottor Mohammad Mansur, che vive e lavora tra Nazareth e Haifa e il dottor Alberto Mascena, entrambi direttamente impegnati professionalmente con la popolazione di Gaza da vari anni.
Ascoltare chi è in diretto contatto con il territorio è indispensabile, soprattutto perché la situazione che si è determinata non è facilmente comprensibile con le nostre abituali categorie.

Pensare dopo Gaza, per utilizzare il titolo del libro di Franco Berardi Bifo, è un esercizio a cui tutti dobbiamo prepararci, perché ciò che sta accadendo è uno di quegli eventi che spostano drasticamente la linea di senso e di pensabilità delle cose.
E non riguarda soltanto le persone coinvolte direttamente, ma l’umanità tutta.
In un senso molto radicale, soprattutto per le ricadute che questo ha già e avrà sulla salute mentale di tutti, nuove generazioni in particolare.
Le categorie di trauma o post trauma non sono categorie utilizzabili per comprendere ciò che attraversa quelle persone e quei luoghi, come i colleghi preziosamente ci hanno confermato.
L’esposizione prolungata ad eventi così distruttivi e non terminati oltrepassa le categorie del trauma, e non abbiamo ancora a disposizione nessun termine e nessuna categoria per rendere pensabile la sopravvivenza della mente in queste condizioni. Le dovremo creare".
Il testo completo sul sito dell'Ordine .ordinepsicologisicilia
❤️‍🩹

"ME LA SONO FATTA SOTTO",Quando ho saputo, che il mio compito principale sarebbe consistito nella valutazione del rischi...
10/09/2025

"ME LA SONO FATTA SOTTO",
Quando ho saputo, che il mio compito principale sarebbe consistito nella valutazione del rischio suicidario dei nuovi giunti.

Succedeva al tempo dell'incarico in carcere. Era un lavoro di enorme responsabilità, e per farlo, prima di tutto è servita conoscenza, appresa, dall'esperienza dello straordinario ex collega (sempre grande amico) Sergio Oteri, attivo sul campo parecchio tempo prima di me.

Poi c'ho messo il cuore,
necessario quando l'obiettivo è tutelare una vita.

E in fine, occorreva lavoro di squadra. Si procedeva con colloqui psicologici individuali a stretto rapporto con l'ufficio di Sorveglianza della Polizia Penitenziaria (P.P.). Il tema suicidio era "pane quotidiano", tra casi di strumentalizzazione, autolesionismo, e rischio elevato. I casi critici venivano sistematicamente discussi in equipe multidisciplinare (Direzione, P.P. Funzionari Giuridico - pedagogico, Medici, Psichiatri, Psicologi), durante le riunioni di staff.

Con Sergio ci siamo sempre trovati d'accordo nell'individuazione dei casi a rischio (me li ricordo ancora). Era di conforto. Era una risorsa.

ME LA SONO FATTA SOTTO,
ma poi l'ho scordato,
e ho cominciato a lavorare provando a fare del mio meglio (con tutti i limiti del caso), se questo poteva contribuire a proteggere un'esistenza.

E scusate l'emozione. ♥️

***

📷 Insieme al collega, alla Sapienza, Università degli studi di Roma. Un anno fa al XXII Congresso Internazionale di Suicidologia, dove abbiamo portato il nostro contributo circa i correlati e le dinamiche tra condotte autolesive e suicidio nel contesto Penitenziario.

***

Giornata Mondiale della prevenzione del rischio suicidario, 10 settembre 2025.


Cercavo un altro libro e ho trovato un ricordo. Facevamo un capitolo ciascuno. La stanza colloqui era accessibile allo s...
28/07/2025

Cercavo un altro libro e ho trovato un ricordo.

Facevamo un capitolo ciascuno.
La stanza colloqui era accessibile allo sguardo dei passanti; reclusi anche loro, che dal quarto cancello si spostavano altrove.

Noi facevamo un capitolo a testa e quando era il suo momento capitava si facesse gli occhi storti fino alle spalle. Anch'io avevo imparato a riconoscere i passi indiscreti.
- Vuoi che continui io?
(Quasi a prendermi la colpa).
Volevo si risparmiasse il disagio di dovere dare spiegazioni ad altri incompresi.
Sorridevo del suo singolare no. Era un misto di timidezza e conflitto. Il mento prima ripiegato sul petto si faceva strada fino ai miei occhi: "Ntzú", e il capo svelto tornava sul libro.

La forza di quella condivisione si spiegava solo nella fragilità di quell'equilibrio precario. Stava tutta lì. Ognuno col suo capitolo a turno.


negli Istituti Penitenziari (2024) 🗝️❤️‍🩹


💙

(Mi capitava di "disegnare" nell'attesa del prossimo colloquio).

Indirizzo

Catania

Orario di apertura

09:00 - 17:00

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