04/07/2016
“Acqua e Luce: Coscienza dell’Universo e Fonte di Vita”
Gli esseri animati si mantengono tali per mezzo di processi di ossidazione e riduzione. I cicli metabolici, la sintesi proteica, la “respirazione” delle cellule, la creazione di energia, la “risposta” agli stimoli ambientali fino alla moltiplicazione cellulare, sono caratterizzati da reazioni che hanno in comune la perdita o l’acquisizione di “elettroni”. Una molecola che dona elettroni si definisce “riducente”. Una molecola che accetta elettroni si definisce “ossidante”.
Dunque, la Vita, non è altro che un continuo e ininterrotto susseguirsi di “donazioni e accettazioni di elettroni”, dalla più semplice forma, rappresentata dagli organismi unicellulari, alla più complessa. Nelle forme complesse è compreso l’Essere Umano.
Lo studio dell’Acqua e della sua “complessità” ha reso comprensibile il fenomeno “Vita” ed ha chiarito come ogni singola molecola “dell’essere animato” interagisca con le altre, siano queste vicine e a contatto tra di loro o lontane e apparentemente indipendenti. Ci spiega altresì in che modo l’essere animato interagisce con gli altri esseri animati, con l’Ambiente, e cioè con Aria, Acqua e Alimenti e, infine, come “dialoga” con l’Universo.
L’Acqua, fin dai tempi più remoti, ha suscitato grande interesse tra gli scienziati, per l’indubbia importanza che riveste: “non può esistere vita senza acqua”. Pur tuttavia, alcune sue caratteristiche fisiche sono rimaste per secoli senza una convincente spiegazione. Ad esempio: una sostanza che passa da una fase liquida ad una solida diventa più pesante. Perché l’Acqua quando diventa Ghiaccio, galleggia? E ancora, data la regola che la temperatura di congelamento e quella di ebollizione dipendono dal peso molecolare della sostanza e cioè che il punto di congelamento e quello di ebollizione “aumentano” con l’aumentare del peso molecolare, perché l’Acqua, con il suo basso peso molecolare, pari a 18, “gela” a zero gradi e “bolle” a 100 gradi? Dovrebbe gelare già a -16 gradi e bollire a -100 gradi!
Una notevole accelerazione per “sciogliere” i misteri e svelare i segreti celati nell’Acqua si deve alle ricerche effettuate da Szent Gyorgyi.
Fisiologo di origine ungherese, Szent-Gyorgyi divenne famoso perché vinse, nel 1937, il Premio Nobel, per aver scoperto la Vitamina C.
Negli anni ’50 Albert Szent-Gyorgyi ammise che i biologi erano ancora incapaci di produrre una definizione formalmente soddisfacente per quanto concerne la differenza tra “animato” ed “inanimato” perché “…i biologi avevano dimenticato o non avevano mai pensato all’acqua”. L’idea fondamentale proposta da Szent-Gyorgyi era che l’acqua organizzata, racchiusa dalle superfici biologiche, era capace di indurre una lunga e duratura eccitazione elettronica di differenti specie molecolari presenti, perciò in grado di produrre la loro attivazione e la loro selettiva e mutua attrazione (Szent-Gyorgyi, Introduction to a Supramolecular Biology; Academic Press: New York, USA, 1960).
Recentemente, una svolta ancor più chiarificatrice ci è stata offerta dalle ricerche di Gerald Pollack, Direttore del Dipartimento di Bioingegneria dell’Università di Washington (USA)
Per Pollack il comportamento e le caratteristiche fisiche dell’acqua sono diverse quando ci si riferisce all’acqua intesa come volume di acqua, che lui chiama “acqua bulk”, non vicina a nessuna superfice, piuttosto che all’acqua contigua ad una interfaccia. Quest’ultima viene denominata da Pollack “acqua EZ”. Il termine EZ sta per “Exclusion Zone Water”, ovvero “Acqua ad esclusione di soluti”. Infatti, la caratteristica più evidente di quest’acqua è che non contiene assolutamente niente che non sia solo ed esclusivamente acqua. La verifica di tale fenomeno può essere realizzata aggiungendo all’acqua, contenuta in un recipiente dalle pareti idrofile, un colorante. Sarà facile constatare, anche ad occhio n**o, la formazione di una piccola banda di acqua NON colorata nella prossimità dell’interfaccia ACQUA-PARETE. Ancora più strano sarà l’osservare che questa banda, o zona, di acqua, si manterrà priva di colorante anche durante l’agitazione con un cucchiaio, dell’acqua contenuta nel recipiente. Dunque, quest’acqua EZ non solo resta priva di soluti (nel nostro esempio il colorante), ma che non risente dell’agitazione del liquido.
Gerald Pollack ha analizzato il fenomeno giungendo alla conclusione che esiste una QUARTA fase dell’acqua, finora sconosciuta, che si aggiunge alle tre fasi ampiamente descritte da sempre e che ognuno di noi ha appreso alla scuola elementare.
L’acqua EZ, o quarta fase dell’acqua ha caratteristiche fisiche simili a quelle possedute dell’acqua quando diventa ghiaccio, pur mantenendo il suo stato liquido.
Un’altra peculiarità dell’acqua EZ è di possedere una distribuzione di cariche negative rivolte dalla parte dell’interfaccia, mentre le cariche positive sono orientate verso la direzione opposta. Tale distribuzione produce una differenza di potenziale misurabile. L’acqua EZ non è altro che una batteria.
Pollack ha inoltre fornito la risposta ad un quesito non soddisfatto dai chimici. In breve: La presenza di una quarta fase porta anche alla constatazione di una “formula” dell’acqua diversa da quella universalmente conosciuta. Non si tratta, cioè, della famosa H2O. Per l’acqua EZ la formula è H3O2. L’acqua EZ rappresenta dunque la grande riserva di energia e, di conseguenza, di elettroni, richiesta dalle cellule per attivare e mantenere i cicli metabolici, per costruire molecole ex novo, per il trasporto di sostanze che vengono “accompagnate” ai loro siti di destinazione, per alimentare le vie nervose della necessaria elettricità. Ma chi paga la bolletta per “staccare” gli elettroni e per farli “saltare” da un’orbita di una molecola all’orbita di un’altra? L’energia necessaria per questo compito è di 12,6 eV (l’eV è la misura dell’energia atomica!). Tanto per dare un’idea di cosa stiamo parlando, l’equivalente termico è l’energia fornita allorquando si raggiungono i 5000 gradi, oppure, in alternativa, quando si “spara” addosso all’elettrone con i raggi X. Improponibile!
L’Energia viene invece fornita dai FOTONI che si originano dall’attività del Sole. Un solo fotone è capace di “eccitare” mille molecole di acqua EZ.
Una caratteristica molto interessante dell’acqua EZ è anche quella di fungere da “segnale” per l’ambiente cellulare e da “sistema ricettore” dei segnali provenienti dalle cellule. Tenendo ben presente che l’acqua, quella libera e quella che si trova sotto forma di legame, rappresenta il 98% del nostro corpo, si deduce che l’acqua è il “Regista”, il “Cervello”, il “Sistema di comunicazione” della cellula, dei tessuti, degli organi e dell’intero essere umano. Andando più in profondità e constatando che l’aria che respiriamo contiene una sua quota di acqua, è facile comprendere come l’acqua rappresenti il sistema di “interconnessione” dell’essere animato con l’Ambiente. L’acqua, allora, oltre ad essere il “pace maker” della Vita, è il “Regista”, il “Cervello”, la “Comunicazione” tra TUTTI gli esseri animati. L’acqua rappresenta dunque un veicolo di “informazioni”. È utile ricordare qui l’esperienza scientifica di Masaru Emoto sulla “Memoria dell’Acqua” e quella di Luc Montagnier sul “DNA antenna”. Per entrambi gli scienziati ciascuno di noi rilascia, consapevolmente o, nella stragrande maggioranza, inconsapevolmente, informazioni (ed emozioni), positive o negative. Le “tracce” delle informazioni resterebbero nell’acqua ambientale in modo perenne, costituendo una sorta di “biblioteca” o, in termini moderni, un “database”, che custodisce la storia dell’Uomo e, con esso, dell’Universo. Una vera e propria “Coscienza Universale” che attraversa lo Spazio e il Tempo, alimentata dalla Luce e dall’Energia elettromagnetica fornita dall’ Acqua.