Prof.ssa Roberta Venturella

Prof.ssa Roberta Venturella Professore di II Fascia di Ginecologia e Ostetricia - Università Magna Graecia di Catanzaro. Responsabile Centro PMA III Livello Ospedale Pugliese Ciaccio

🆕 Una svolta storica per la menopausa 🆕 La FDA ha annunciato la rimozione della “boxed warning” — l’avvertenza più sever...
10/11/2025

🆕 Una svolta storica per la menopausa 🆕

La FDA ha annunciato la rimozione della “boxed warning” — l’avvertenza più severa — da oltre 20 farmaci ormonali utilizzati per trattare vampate, sudorazioni notturne e altri sintomi della menopausa.

Questa etichetta di rischio era stata introdotta più di 20 anni fa, dopo lo studio WHI, per segnalare possibili rischi di infarto, ictus e demenza. Oggi, grazie a nuove ricerche e a una revisione approfondita condotta da esperti, si riconosce che la terapia ormonale, se correttamente prescritta, ha un profilo di sicurezza molto diverso da quello ipotizzato allora 😌😌

Il modo in cui comprendiamo e utilizziamo la terapia ormonale si è evoluto profondamente: il tipo di ormoni, le vie di somministrazione, le dosi e l’età di inizio della terapia sono elementi chiave che ne influenzano sicurezza ed efficacia 👌👌

Per molte donne, questa decisione apre finalmente la possibilità di affrontare con maggiore serenità e consapevolezza il tema della TOS (terapia ormonale sostitutiva), dialogando con il proprio ginecologo su benefici e rischi reali, alla luce delle conoscenze attuali.

È un passo avanti importante, che riconosce come la cura della menopausa debba basarsi su informazioni aggiornate, prove scientifiche e personalizzazione della terapia — non su paure radicate nel passato.

Ogni donna merita di poter contare su dati chiari e medici preparati, per scegliere in modo informato ciò che è meglio per la propria salute, il proprio benessere e la qualità della vita nelle diverse fasi dell’età adulta. 💛

10/11/2025

🌙 Perché cambia l’umore nei giorni intorno al ciclo?

Ti è mai capitato di sentirti più irritabile, stanca o malinconica nei giorni prima delle mestruazioni, e poi improvvisamente più leggera dopo?
Non è “solo nella tua testa”: è il tuo corpo che parla il linguaggio degli ormoni.

🔹 Cosa succede nel cervello
Nella seconda metà del ciclo, dopo l’ovulazione, aumentano il progesterone e la sua metabolizzazione in sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale, con un effetto calmante ma anche sedativo.
Quando questi ormoni iniziano a calare, pochi giorni prima del flusso, il cervello subisce una specie di “sbilanciamento”:
👉 calano serotonina e dopamina (gli ormoni del benessere e della motivazione),
👉 e aumenta la sensibilità allo stress.

Il risultato?
Umore più fragile, stanchezza, irritabilità, voglia di piangere senza un motivo chiaro, o al contrario fame nervosa e insonnia.

🔹 Non tutte lo vivono allo stesso modo
C’è chi avverte solo lievi oscillazioni emotive e chi, invece, sperimenta una vera sindrome premestruale (PMS) o la più rara disforia premestruale (PMDD), dove i sintomi emotivi sono più intensi e impattano sulla vita quotidiana.

🔹 Cosa può aiutare
• Regolarità del sonno e attività fisica moderata: migliorano i livelli di serotonina.
• Alimentazione equilibrata, ricca di magnesio e omega-3.
• Ridurre caffeina e zuccheri semplici, che amplificano gli sbalzi energetici.
• In alcuni casi, integratori specifici o una breve terapia ormonale possono stabilizzare il tono dell’umore.

💛 L’importante è non minimizzare: gli sbalzi ormonali non sono debolezza, ma parte del ritmo biologico femminile.
Conoscere come cambia il proprio corpo permette di anticipare i momenti più vulnerabili e gestirli con cura e consapevolezza.

Ogni ciclo non è solo una variazione fisica: è anche una danza emotiva, da imparare ad ascoltare.

09/11/2025

🔥 Le vampate di calore: un segnale del corpo, non solo “una cosa da sopportare”

Arrivano all’improvviso: una sensazione intensa di calore che parte dal petto, sale al viso, spesso accompagnata da rossore, sudore, palpitazioni o una leggera ansia.
Durano pochi minuti, ma possono ripetersi più volte al giorno e anche durante la notte.
Sono le vampate di calore, uno dei sintomi più comuni della menopausa e della perimenopausa.

🔹 Perché si manifestano?
Con la riduzione degli estrogeni, l’ipotalamo — la “centralina termica” del cervello — diventa più sensibile alle variazioni di temperatura corporea.
Bastano piccoli cambiamenti per attivare una risposta esagerata di vasodilatazione e sudorazione.
In altre parole: il corpo cerca di “raffreddarsi” anche quando non serve davvero.

🔹 Quando iniziano e quanto durano
Possono comparire già anni prima della menopausa vera e propria, nella fase di transizione ormonale (perimenopausa), e durare da alcuni mesi a diversi anni.
In alcune donne sono lievi e saltuarie; in altre, intense e invalidanti, disturbando il sonno, l’umore e la qualità della vita.

🔹 Cosa può aiutare
• Stile di vita: evitare fumo, alcol, caffeina e cibi piccanti; mantenere un peso stabile e praticare attività fisica regolare.
• Abbigliamento a strati e tessuti naturali per gestire meglio gli sbalzi termici.
• Integratori mirati (es. fitoestrogeni, isoflavoni, magnesio, vitamina E) possono attenuare i sintomi, se scelti su indicazione medica.
• Terapia ormonale sostitutiva (TOS): è il trattamento più efficace nelle donne idonee, con benefici anche su sonno, ossa e umore.

🔹 Quando parlarne con il medico
Sempre, se le vampate sono frequenti, disturbano il sonno o influenzano la vita quotidiana.
Non è “solo una fase”: è una condizione che merita ascolto e cura.

💛 Le vampate non sono un segno di debolezza, ma di un corpo che sta attraversando un cambiamento importante.
E come ogni fase della vita, anche questa può essere affrontata con consapevolezza e sollievo.

08/11/2025

Ogni mese, nel punto centrale del ciclo, alcune donne avvertono un fastidio o un dolore più o meno intenso nella parte bassa dell’addome.
Può durare da poche ore a due giorni, comparire sempre dallo stesso lato o alternarsi, e spesso viene confuso con “mal di pancia passeggero”.

In realtà, ha un nome preciso: mittelschmerz, cioè “dolore di metà ciclo”.

🔹 Da dove nasce?
Durante l’ovulazione, il follicolo ovarico che contiene l’ovocita si rompe per liberarlo.
Questo evento provoca:
• una piccola perdita di liquido follicolare o sangue, che può irritare il peritoneo;
• una contrazione della muscolatura ovarica;
• un aumento della tensione nel tessuto dovuto alla crescita del follicolo.

È una reazione normale, ma può essere più evidente in chi ha:
• cicli molto regolari,
• aderenze pelviche o pregressi interventi,
• sindrome dell’ovaio policistico o ovaie più sensibili,
• endometriosi (dove il dolore ovulatorio può essere più intenso o confondersi con dolore pelvico cronico).

🔹 Come si manifesta
• dolore acuto, trafittivo o crampiforme su un lato del basso ventre;
• lieve perdita ematica o secrezione più densa;
• a volte gonfiore o nausea lieve.

🔹 Quando preoccuparsi
Il dolore ovulatorio è fisiologico se dura poco e non limita la vita quotidiana.
Ma se:
• è intenso e ricorrente,
• si accompagna a febbre o sanguinamento abbondante,
• o interferisce con la qualità di vita,
allora merita approfondimento: ecografia pelvica, valutazione ginecologica, e in alcuni casi indagini per endometriosi o cisti ovariche.

💛 Riconoscere il dolore ovulatorio non serve solo a capire il proprio corpo, ma anche a legittimare una sensazione reale che troppo spesso viene banalizzata.
Il dolore, anche se “di metà ciclo”, non va mai minimizzato.

07/11/2025

🌿 Come si inserisce una spirale uterina (e perché non deve essere doloroso) 🌿

L’inserimento della spirale (IUD) è una procedura semplice e veloce che si effettua in ambulatorio, ma questo non significa che debba essere dolorosa o vissuta con ansia. Oggi sappiamo che un’adeguata gestione del comfort fa la differenza: il dolore non è un passaggio obbligato.

👉 Prima del posizionamento, la ginecologa valuta la conformazione dell’utero con un’ecografia e sceglie il dispositivo più adatto (ormonale o al rame, a seconda delle esigenze contraccettive o terapeutiche).
A volte si consiglia un antinfiammatorio o uno spray anestetico locale, soprattutto nelle donne che non hanno mai partorito o sono molto tese.

👉 Durante la procedura, lo speculum permette di visualizzare il collo dell’utero, che viene delicatamente dilatato per pochi millimetri. La spirale viene poi introdotta all’interno della cavità con un sottile tubicino guida, in pochi secondi.
Molti centri oggi utilizzano piccoli anestetici locali o paracervicali, oppure tecniche di cervical softening con prostaglandine, che riducono nettamente la sensazione di crampo.

👉 Subito dopo, si controlla ecograficamente la posizione del dispositivo, che deve trovarsi in alto, al fondo dell’utero. Qualche crampo o piccola perdita è normale per qualche ora, ma può essere gestita con un blando analgesico.

💬 La vera differenza oggi è nel modo in cui si accompagna la donna: spiegare ogni passaggio, personalizzare la gestione del dolore e rispettare i tempi di chi si ha davanti.

💡 Perché l’inserimento di una spirale, se fatto con delicatezza e attenzione, non è un esame di coraggio — è un atto di cura, e come tale va gestito.

06/11/2025

🤍 Quando si iniziano a sentire i movimenti del bambino?

È uno dei momenti più emozionanti della gravidanza:
quella prima sensazione leggera, come una farfalla nello stomaco o una bolla che scoppia.
È il bambino che si muove.

🔹 Quando iniziano davvero?
Il feto comincia a muoversi già intorno alla 7ª-8ª settimana, ma all’inizio i movimenti sono troppo delicati per essere percepiti.
Le mamme solitamente li avvertono per la prima volta:
• tra la 18ª e la 22ª settimana se è la prima gravidanza,
• anche un po’ prima (verso la 16ª) se non è la prima.

🔹 Come si sentono
All’inizio sembrano piccoli tocchi, farfalle o bollicine sotto l’ombelico.
Col tempo diventano movimenti più riconoscibili: spinte, rotazioni, sobbalzi, e poi veri e propri calci o allungamenti.

🔹 Cosa li influenza
Si percepiscono di più:
• in momenti di calma e relax;
• dopo i pasti;
• quando la mamma si sdraia sul fianco sinistro;
• o quando il bimbo cambia posizione.

🔹 Perché sono importanti
I movimenti fetali sono un segno di benessere.
Ogni bimbo ha un suo ritmo: alcuni più attivi, altri più tranquilli.
L’importante è conoscere il proprio schema abituale: se cambia improvvisamente, va sempre segnalato al medico o all’ostetrica.

💛 Sentire muovere il tuo bambino non è solo una sensazione fisica:
è un dialogo silenzioso, il modo in cui lui ti dice “ci sono”.
Ogni movimento è un piccolo segno di vita che cresce e comunica con te, molto prima di nascere.

05/11/2025

🌸 Le fasi dell’embrio transfer

È uno dei momenti più delicati e carichi di emozione in un percorso di PMA.
Dura pochi minuti, ma dietro quel gesto ci sono giorni di lavoro, cure, speranze e attese.

🔹 1️⃣ La scelta dell’embrione
Nel laboratorio di embriologia, gli specialisti selezionano l’embrione con le migliori caratteristiche morfologiche o di sviluppo (a volte anche dopo analisi genetiche).
È un passaggio di grande responsabilità, frutto di osservazione e competenza.

🔹 2️⃣ Il caricamento nel catetere
L’embrione viene aspirato delicatamente in una sottile micropipetta (catetere) immerso in una goccia di terreno di coltura.
Tutto avviene sotto microscopio, in ambiente sterile e controllato.

🔹 3️⃣ Il trasferimento in utero
La paziente è sdraiata sul lettino, come per un’ecografia.
Guidato da una sonda ecografica, il medico introduce il catetere attraverso il collo dell’utero e rilascia l’embrione nella cavità uterina.
È una procedura indolore, senza anestesia, che dura pochi minuti.

🔹 4️⃣ Il controllo finale
Il catetere viene controllato al microscopio per assicurarsi che l’embrione sia stato effettivamente trasferito.
Da quel momento inizia la fase più difficile: l’attesa.

💫 L’embrione cercherà di “dialogare” con l’endometrio per trovare il suo spazio, impiantarsi e dare inizio alla gravidanza.
Non serve assoluto riposo, ma vita tranquilla, equilibrio e fiducia.

Ogni transfer racchiude molto più di un atto tecnico: è un incontro silenzioso tra scienza e desiderio di vita.

04/11/2025

🤍 Il percorso per diventare mamma non è mai uguale.

C’è chi ci arriva in fretta e chi impiega anni.
Chi lo sogna da sempre e chi lo scopre per caso.
Chi partorisce, chi adotta, chi accoglie.
Chi attraversa la perdita, la paura, l’attesa infinita.

Non esiste una strada giusta, né un tempo perfetto.
Esiste solo la tua — con tutte le salite, le pause, le svolte inaspettate.

Diventare madre non è un traguardo: è un viaggio che comincia molto prima del parto,
fatto di coraggio, di scelte, di rinunce e di speranze.
E anche quando sembra di essersi fermata, stai comunque andando avanti.

Ovunque tu sia in questo momento — in attesa, in prova, in cura, in paura o in sogno —
faccio il tifo per te.
Perché ogni storia di maternità merita rispetto, ascolto e gentilezza.

💛 Nessuna è sola in questo cammino.
C’è una rete invisibile di donne che ci crede, anche quando non ce la fai più.
Io sono con te, da qui. Sempre.

03/11/2025

Quello che vedi è uno dei gesti più precisi della medicina riproduttiva moderna.
Con la ICSI, l’embriologo inietta un singolo spermatozoo direttamente nel citoplasma dell’ovocita, utilizzando un micromanipolatore collegato a un microscopio ad altissimo ingrandimento.

🔬 Questa tecnica nasce nei primi anni ’90 per trattare casi di infertilità maschile severa, quando gli spermatozoi sono pochi, poco mobili o incapaci di penetrare spontaneamente la zona pellucida.
Oggi viene impiegata anche in molte altre condizioni, come:
• fecondazioni fallite con metodica convenzionale,
• utilizzo di spermatozoi ottenuti chirurgicamente (TESA, PESA),
• ovociti vitrificati o maturi in vitro.

Il processo prevede tre fasi principali:
1️⃣ Immobilizzazione dello spermatozoo, aspirato nella micropipetta;
2️⃣ Fissazione dell’ovocita, con la pipetta di tenuta che ne stabilizza la posizione;
3️⃣ Iniezione delicata dello spermatozoo attraverso la membrana, fino al centro del citoplasma.

Da qui in poi tutto accade in modo naturale:
se la fecondazione avviene, si forma lo zigote, che nelle ore successive mostrerà due pronuclei, segno dell’unione dei patrimoni genetici materno e paterno.

🌱 La ICSI non “crea” la vita, ma offre un ambiente controllato dove due cellule possono unirsi superando barriere biologiche che altrimenti lo impedirebbero.

È la sintesi perfetta tra tecnologia e biologia, tra precisione umana e potenzialità naturale.

01/11/2025

“Ringiovanimento ovarico”: realtà o illusione?

Negli ultimi anni se ne parla molto, soprattutto tra le donne che desiderano una gravidanza in età più avanzata.
Ma cosa si intende davvero con “ringiovanimento ovarico”?

Si tratta di un termine non scientifico, usato per descrivere diverse strategie sperimentali che mirano a stimolare la funzione ovarica in donne con bassa riserva ovarica o in menopausa precoce.
Tra queste:
🔹 l’iniezione di plasma ricco di piastrine (PRP) direttamente nell’ovaio;
🔹 il trattamento con cellule staminali;
🔹 l’attivazione meccanica o farmacologica dei follicoli “dormienti”.

L’obiettivo sarebbe quello di “risvegliare” follicoli ancora presenti ma non più attivi, migliorando la produzione di ovociti.
Tuttavia, ad oggi non esistono prove solide di efficacia o sicurezza: i risultati pubblicati sono limitati, spesso su pochi casi e senza gruppo di controllo.
Non sappiamo se questi trattamenti aumentino davvero la probabilità di gravidanza, né se gli eventuali ovociti ottenuti abbiano una buona qualità.

In Italia e in Europa, infatti, il “ringiovanimento ovarico” è considerato una procedura sperimentale, non un trattamento riconosciuto di medicina della riproduzione.

È comprensibile cercare nuove possibilità, ma è fondamentale farlo con informazione, consapevolezza e accompagnamento medico qualificato.
La ricerca continua, ma per ora nessuna tecnica è in grado di “ringiovanire” davvero le ovaie: solo di esplorare strategie per migliorarne la risposta residua.

💬 Parlane sempre con un centro specializzato in PMA prima di affidarti a proposte che promettono miracoli.

31/10/2025

🎃 Come spaventare la tua ginecologa ad Halloween 👻

Vuoi davvero farla sbiancare più di un fantasma? Dille che il tuo ciclo dura sei giorni, che ogni mese il dolore arriva a nove su dieci sulla scala del dolore… ma che “ti hanno detto che è normale” e quindi non serve nessuna terapia.
Ecco, se vuoi far tremare una ginecologa: funziona sempre.

Perché no, non è normale convivere con dolori così forti. Non è “solo ciclo”, non è “resistenza bassa”, non è “una cosa da donne”.
Un dolore mestruale intenso e ricorrente è un segnale clinico e va indagato: potrebbe essere dismenorrea primaria (spesso migliorabile con trattamenti semplici), ma può anche essere sintomo di endometriosi, adenomiosi, o altre condizioni che meritano attenzione vera.

Normalizzare il dolore significa lasciarlo lì, anno dopo anno, finché peggiora, finché interferisce con la vita quotidiana o con la fertilità.
Curarlo invece significa restituire qualità di vita, ascolto e dignità al corpo femminile.

🎃 Quindi, per questo Halloween, niente scherzi del genere:
se il dolore è forte, se il ciclo ti mette K.O., se prendi farmaci ogni mese per restare in piedi, non accontentarti di chi ti dice che è tutto nella norma.

La tua ginecologa non vuole spaventarsi.
Vuole solo che tu stia bene. 💜

#

31/10/2025

🎃 Non tutte le case stanotte saranno illuminate.
Alcune resteranno al buio, non per mancanza di tempo o voglia e neanche per tradizionalismo… ma perché dentro non ci sono bambini che chiedano di decorarle, di appendere le luci arancioni o di intagliare una zucca.
Sono case dove il silenzio pesa un po’ di più, dove il desiderio di un figlio ha lasciato spazi vuoti che neanche le candele riescono a colmare ❤️

Mentre molte famiglie si preparano alle feste, altre vivono questo giorno con un piccolo nodo in gola.
Non si parla spesso di quanto certe ricorrenze — che ruotano intorno all’infanzia e alla famiglia — possano far male a chi sta ancora aspettando quel bambino che non arriva, o che è arrivato solo per poco 💔
Eppure anche quel dolore fa parte della nostra società, della nostra cultura, delle nostre “tradizioni”: un aspetto invisibile ma reale del desiderio di maternità e paternità.

In un tempo in cui la fertilità sembra sempre più fragile e la solitudine sempre più diffusa, serve ricordare che dietro le finestre spente ci sono storie, non indifferenza.
C’è chi ha sperato, chi sta curando ferite silenziose, chi continua a cercare un modo per non spegnere la luce dentro di sé.

🌙 Stanotte, passando davanti a una casa buia, pensiamo anche a loro.
A chi aspetta, a chi non smette di sognare, a chi crede ancora che — magari il prossimo anno — ci sarà finalmente una piccola mano a chiedere “possiamo addobbare anche noi?”.
Perché la speranza, a differenza delle luci di Halloween, non si spegne mai davvero. ✨

Indirizzo

Via Lucrezia Della Valle 19/27
Catanzaro
88100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Martedì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 12:30

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