Psicologa Dott.ssa Antonella Nestico'

Psicologa Dott.ssa Antonella Nestico' VALUTAZIONE, SOSTEGNO PSICOLOGICO, PSICOTERAPIA PER L'INDIVIDUO, LA COPPIA, LA FAMIGLIA E I GRUPPI: Costruire benessere psicologico, emotivo, esistenziale.

Obiettivi: potenziare le qualità personali, accrescere l'autostima, migliorare le relazioni, costruire e raggiungere obiettivi efficaci, elevare la qualità di vita, sia in ambito personale che professionale.

Jung paragona l'amore per sé all'abbraccio di un ferro incandescente: un processo doloroso che richiede di accettare la ...
29/11/2025

Jung paragona l'amore per sé all'abbraccio di un ferro incandescente: un processo doloroso che richiede di accettare la propria essenza autentica, ombre incluse.
Amare gli altri è spesso una fuga temporanea da questo confronto inevitabile.
È importante amare prima se stessi e poi gli altri.
La vera prova della capacità d'amare è questa: sei in grado di amare te stesso?

"È facile amare qualcun altro,
ma amare ciò che sei,
quella cosa che coincide con te,
è esattamente come stringere a
sé un ferro incandescente:
ti brucia dentro, ed è un vero supplizio.
Perciò amare in primo luogo qualcun
altro è immancabilmente una fuga da
tutti noi sperata, e goduta, quando ne
siamo capaci. Ma alla fine i nodi
verranno al pettine: non puoi fuggire
da te stesso per sempre,
devi fare ritorno,
ripresentarti per quell’esperimento,
sapere se sei realmente in grado d’amare.
È questa la domanda
– sei capace d’amare te stesso? –
e sarà questa la prova".
Carl Gustav Jung

Film Therapy
29/11/2025

Film Therapy

Se avete figli adolescenti, c'è un film che dovete far vedere loro. MIA, disponibile su RaiPlay, è un film necessario. . Necessario perché apre varchi, costringe a vedere, spinge a nominare ciò che spesso resta taciuto.

Il film di Ivano De Matteo è una detonazione emotiva. Con una regia lucida e tagliente, traccia un percorso duro, senza sconti, che ci porta dentro le zone più oscure dell’adolescenza e delle relazioni familiari, lì dove la fragilità può diventare crepa e poi voragine.

È una storia che affonda le mani nelle contraddizioni del nostro presente: relazioni che intossicano, violenza strisciante, stalking, revenge p**n, identità che si sgretolano, il filo sottile (e spesso logoro) che unisce genitori e figli in una società iperconnessa eppure sempre più disorientata. Senza mai indulgere nel patetico, la narrazione dà forma a un vero e proprio grido d’allarme sulla violenza di genere, sui suoi segnali, sulle sue conseguenze.

La protagonista è Mia, quindicenne piena di vita che si muove tra pallavolo, TikTok e una quotidianità serena, accanto a un padre amorevole, Sergio (un Edoardo Leo in una delle sue interpretazioni più laceranti), e a una madre attenta, Valeria.
L’arrivo di Marco spezza quell’equilibrio: un ventenne carismatico e manipolatore che trasforma il primo amore in un incubo di controllo, gelosia e violenza psicologica. La discesa di Mia è lenta, silenziosa, ma devastante: un’erosione di sé che la isola, la confonde, la annienta.

La sceneggiatura di De Matteo e Valentina Ferlan è calibratissima: cruda quando serve, delicata quando è necessario. E soprattutto è umana. Perché non racconta solo la vittima, ma anche chi soffre accanto a lei.
Sergio, il padre, diventa una figura tragica e potentissima: un uomo che non sa più come proteggere sua figlia, che si scopre fragile, furioso, pronto a perdersi pur di salvarla. Il film, attraverso lui, ribalta il punto di vista e ci costringe a interrogarci sul dolore dei genitori, sulla loro impotenza, sul confine tra amore e disperazione.

De Matteo ha un dono raro: trasformare ogni dettaglio — una stanza, un gesto trattenuto, un silenzio — in verità. La tensione cresce scena dopo scena, ma non c’è mai compiacimento. Nessuna spettacolarizzazione del trauma: sono gli attori, straordinari, a portare sulle spalle il peso emotivo del racconto.

E Edoardo Leo compie un’impresa attoriale enorme. È un padre che respira, trema, implode.
"Mia" è un film che resta addosso, che fa male, che apre domande che non sempre trovano risposta:
sul ruolo educativo dei genitori, sulle fragilità dell’adolescenza, sulla violenza che si insinua dove meno te l’aspetti, sulle responsabilità che abbiamo — tutti — nel riconoscerla e fermarla.
MIA va visto. Va condiviso. Va discusso.
Perché davvero, e senza retorica, è un film necessario.

27/11/2025

Nelle scuole si registra una crescente attenzione al tema dell’educazione sessuale, segnale di un’esigenza educativa ormai consolidata.

La presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, intervenuta al Sole 24 Ore, sottolinea che «parlare di sessualità non significa anticipare esperienze né spingere i giovani verso tappe non adeguate alla loro età. Significa, invece, offrire strumenti solidi per una crescita consapevole, sostenendo bambini e adolescenti nella costruzione di relazioni sane, rispettose e informate.»

I dati confermano questa esigenza: oltre il 90% degli studenti chiede un percorso strutturato e le scuole che lo hanno già introdotto rilevano benefici significativi. Senza un intervento educativo competente, il vuoto viene colmato dal web e da informazioni spesso distorte, con conseguenze che la pratica clinica evidenzia sempre più chiaramente.

Investire in educazione alla sessualità e alle relazioni non è solo un’opportunità: è un atto di tutela e prevenzione, capace di incidere in modo concreto sul benessere dei giovani. ‎

27/11/2025
25/11/2025
25/11/2025

Quali azioni per fermare la violenza?
Perché l’amore si trasforma da risorsa vitale a catena soffocante basato sul possesso?

La dipendenza affettiva si radica in uno stile di attaccamento patologico, spesso originato da esperienze precoci di insicurezza relazionale che condizionano la percezione di sé e dell’altro. Quando il legame diventa bisogno esclusivo e intollerante alla separazione, l’individuo perde la propria autonomia psicologica: la persona amata smette di essere riconosciuta come soggetto con diritti e volontà, diventando un oggetto da detenere o controllare. Questa dinamica può degenerare in episodi di violenza, un tentativo disperato di riconquistare un controllo illusorio e di placare l’angoscia dell’abbandono.
La prevenzione passa attraverso l’educazione alle relazioni consapevoli, valorizzando il processo di individuazione come fondamento per un amore libero e maturo. In psicoterapia, è possibile lavorare sulla risoluzione delle ferite di attaccamento, rafforzare l’autostima e promuovere la capacità di instaurare legami basati sul rispetto reciproco, sulla fiducia e sulla reciprocità emotiva.
Cambiare la cultura del rapporto amoroso significa riconoscere l’altro come persona autonoma e valorizzare la crescita individuale che favorisce legami sani e non vincolanti.
“Amare qualcuno significa permettergli di essere se stesso.”(Donald Winnicott).

Con questa consapevolezza, ogni percorso di cambiamento diventa una possibilità concreta di libertà e rispetto.

24/11/2025

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi sarà presente alla Camera dei deputati per contribuire alla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Martedì 25 novembre 2025, a partire dalle ore 15.00, la Dott.ssa Francesca Schir, Segretaria del CNOP, interverrà al convegno "Educare al rispetto per prevenire la violenza", promosso dalla Vicepresidente della Camera Anna Ascani. L'evento si terrà presso l'Aula dei Gruppi parlamentari.

La proiezione è un meccanismo di difesa psicoanalitico attraverso cui una persona attribuisce inconsciamente ad altri se...
23/11/2025

La proiezione è un meccanismo di difesa psicoanalitico attraverso cui una persona attribuisce inconsciamente ad altri sentimenti, desideri o impulsi propri che non riconosce o rifiuta in sé stessa. Questo processo serve a ridurre l'ansia e il conflitto interno, spostando su un'altra persona o oggetto ciò che risulta inaccettabile o minaccioso per il proprio equilibrio psichico

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22/11/2025

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“Ho passato anni a combattere con la mia stessa ombra.
A cercare di strappare via la malinconia che mi si era incollata addosso come una seconda pelle. Ho lavorato ogni giorno per arrivare a una vecchiaia fatta di risate, non di pesi o silenzi.

Quella che avete visto da Fazio non era una maschera: era la mia parte più vera, quella bambina un po’ stonata, un po’ buffa, che ho sempre tenuto nascosta quando cantavo. Perché sul palco non c’è spazio per certe fragilità, anche se fanno parte di me da sempre.

Oggi, però, qualcosa è cambiato. La gente mi sente più vicina, me lo fanno capire con la dolcezza con cui mi parlano, con gli sguardi che mi regalano per strada. È come se lo spazio tra me e il mondo si fosse finalmente ristretto.

Tutti indossiamo delle armature, prima o poi. Io ho scelto di togliermela. È una liberazione. Ma non significa che tutto debba essere mostrato: un po’ di pudore, qualche filtro, servono ancora. Sono eleganza, sono rispetto.

C’è voluto quasi un secolo per capire chi sono davvero.
E per permettermi, finalmente, di esserlo.”

– Ornella Vanoni

«Le emozioni sono universali, nonostante le differenze culturali, e si manifestano sul volto in modi che possiamo impara...
21/11/2025

«Le emozioni sono universali, nonostante le differenze culturali, e si manifestano sul volto in modi che possiamo imparare a riconoscere.» (Paul Ekman 15/02/1944
17/ 11/2025).
Con gratitudine ricordo il grande lavoro di Paul Ekman, uno dei maggiori psicologi del nostro tempo, che ha rivoluzionato lo studio delle emozioni attraverso la scoperta delle microespressioni facciali. I suoi studi hanno dimostrato che queste espressioni rapidissime e involontarie, che durano fra 1/15 e 1/25 di secondo, sono segnali universali delle emozioni autentiche. Ekman ha sviluppato strumenti fondamentali, come il Facial Action Coding System (FACS), che permettono di analizzare scientificamente i movimenti muscolari del volto per comprendere meglio la comunicazione emotiva, anche quella nascosta. Il suo lavoro ha aperto nuove frontiere nella psicoterapia, nella comunicazione, e nella comprensione profonda del comportamento umano.
I suoi insegnamenti continueranno a guidarci nella lettura autentica delle emozioni, migliorando empatia e efficacia clinica.

L' 11 maggio del 2009, secondo il Time Magazine, è entrato nella lista delle 100 persone più influenti al mondo.
È stato anche classificato al 59º posto tra i 100 psicologi più citati del XX secolo.

L'ANSIA può sembrare un ostacolo, ma in realtà è un messaggio prezioso che ci invita a guardarci più attentamente.In psi...
15/11/2025

L'ANSIA può sembrare un ostacolo, ma in realtà è un messaggio prezioso che ci invita a guardarci più attentamente.
In psicoterapia, impariamo a leggere questo segnale, scoprendo le sfumature delle emozioni e dei pensieri che lo alimentano.

Attraverso un percorso di ascolto e comprensione, possiamo trasformare l'ansia in una fonte di forza interiore.
La psicoterapia ci aiuta a ritrovare equilibrio, a conoscere meglio noi stessi e a sviluppare una resilienza profonda, capace di sostenere le sfide della vita.

Ricorda: ogni passo che fai verso di te è un gesto di coraggio.
La forza di cambiare e di crescere è già dentro di te.
La psicoterapia è il cammino che ti conduce a riscoprire questa forza, a vivere con più libertà, serenità e consapevolezza.

«Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere modificato». (Carl Gustav Jung)

Indirizzo

Traversa Barlaam Da Seminara, 29/A/Recidence Borgo Dell'Angelo
Catanzaro
88100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 16:00

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