30/09/2025
Lavorare come psicologi nel proprio studio è profondamente arricchente ma anche molto solitario.
Così quando finalmente ci si ritrova tra colleghi e si ascoltano relatori così ispirati, si riaccendono la passione, la motivazione, la creatività, la voglia di continuare e di migliorarsi.
Ecco perché i congressi non sono solo eventi formativi: sono stazioni di ricarica emotiva. Non è solo aggiornamento. È intensa connessione, ispirazione, ritrovare insieme il senso di quello che facciamo.
Abbiamo ascoltato il prof. Ammaniti parlare dell'adolescenza e dei suoi paradossi.
Abbiamo ballato, saltato, cantato, suonato, fatto diversi tipi di respirazione insieme e ci siamo aggiornati su alcuni aspetti terapeutici dell'Emdr, guidati da una trainer d'eccezione Ana Gomez, esperta internazionale nel trattamento di bambini e adolescenti che hanno vissuto traumi dello sviluppo.
Ana ci ha salutato dicendoci: "grazie a voi fratelli e sorelle che insieme a me cercate di cambiare il mondo un paziente alla volta". Voglio portarmi soprattutto queste parole nella mia quotidianità, consapevole che l'Emdr è uno strumento potente di guarigione che permette ai pazienti di arrivare ad abbracciare gli eventi traumatici, trasformando le ferite in consapevolezza e nuove risorse.
👉 L'Emdr ci permette davvero di fare un viaggio a ritroso ed oltre alla desensibilizzazione dei ricordi dolorosi, rende possibile l'integrazione dell'identità e del se prima frammentato. Notiamo quindi un passaggio da un se che utilizzava strategie di sopravvivenza ad un se finalmente integrato e libero da convinzioni disfunzionali.
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