24/03/2021
Lo studio ha analizzato quasi 7 milioni e mezzo di studenti, che ha confermato che a scuola non ci si infetta, che la positività tra i ragazzi non raggiunge neanche l’1%.
Lo studio dimostra anche che l’aumento dell’indice di trasmissione non ha avuto alcuna relazione con le date di apertura delle scuole. Lo studio certifica che i focolai di a scuola sono rarissimi e non raggiungono mediamente neanche il 7%, mentre la frequenza di trasmissione tra allievo e docente è statisticamente irrilevante. Secondo chi ha condotto questo studio dunque la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire.
Perché stiamo facendo pagare ai più piccoli un prezzo superiore a quello del rischio contagi?
Non c’è correlazione tra aumento dei contagi e apertura della scuola. Questa è la conclusione a cui arriva uno studio condotto da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici tra cui Sara Gandini dello Ieo di Milano e spiegato dal Corriere della Sera.