29/11/2025
28 novembre – Casa di Riposo “M. Manfredi - R. Solimine”
Si conclude oggi un percorso intenso e significativo ideato e promosso dalla prof.ssa Romelia Zarrillo, iniziato lo scorso 13 novembre in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza. Un progetto che ha accompagnato studentesse e studenti in momenti di riflessione, letture dedicate e discussioni su casi pratici legati alla gentilezza nelle strutture ricettive e in tutti i settori professionali. È emerso come la gentilezza non sia solo un gesto cortese, ma una vera strategia di fidelizzazione, un elemento di crescita per l’azienda e soprattutto
una forza che fa crescere il team, migliora il clima lavorativo e rende ogni ambiente più umano.
Il percorso si è concluso con la visita agli ospiti della Casa di Riposo “M. Manfredi - R. Solimine” di Cerignola.
Per motivi di prevenzione da eventuali contagi, soltanto la classe 2B “Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera” dell’IISS Pavoncelli ha potuto recarsi presso la struttura, accompagnata dai docenti Romelia Zarrillo, Mariarosaria Bufano, Rita Capaccio, Mariarosaria Vurchio, Sonia Riccardi e dalle assistenti alla comunicazione Tonia Frontino e Rosanna Tattoli.
I ragazzi hanno omaggiato gli ospiti con piccoli doni, realizzati da loro stessi, e dolci preparati dagli studenti del settore cucina sotto la guida dello chef, prof. Leonardo De Marco.
È stato un momento intenso, che ha lasciato nei docenti un profondo senso di soddisfazione: vedere i ragazzi avvicinarsi con delicatezza, ascoltare con rispetto, emozionarsi di fronte agli anziani è stato un vero insegnamento di umanità.
Il personale e gli ospiti della struttura, visibilmente commossi, hanno espresso la loro gratitudine e hanno ricambiato con bigliettini gentili preparati da loro stessi. Un semplice scambio, ma carico di significato.
Per i nostri splendidi ragazzi resterà il ricordo di “vite” che hanno un bisogno speciale di parole gentili. Non perché siano fragili soltanto nel corpo, ma perché portano sulle spalle anni di esperienze, ricordi e talvolta solitudini che solo l’ascolto e la tenerezza possono alleggerire.
La gentilezza, per loro, non è mai un gesto piccolo: è una carezza al cuore, un modo per dire “ti vedo, ti riconosco, la tua storia conta”.
In un mondo che spesso corre troppo veloce, la presenza di giovani capaci di fermarsi, di sorridere, di porgere una parola dolce o una semplice attenzione diventa uno dei regali più preziosi. Gli anziani non chiedono grandi cose: desiderano essere considerati, accolti e rispettati. Una parola gentile può ravvivare una giornata, riportare alla memoria momenti felici, creare un ponte tra generazioni che hanno tanto da donarsi.
Per questo iniziative simili non sono semplici attività scolastiche, ma autentiche lezioni di vita. Insegnano che la gentilezza non è un dovere, ma una responsabilità morale che rende più ricco chi la dà e chi la riceve.
-Il Dirigente dell'IISS G.Pavoncelli-
Grazie ❤️ ❤️