Dott.ssa Nadia Generali - Psicologa

Dott.ssa Nadia Generali - Psicologa Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica; esperta in neur

17/10/2021

Tra gli studenti la percentuale sale al 90%: a dirlo è un sondaggio del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi

Forse Caro Presidente Draghi è bene che lei prima rifletta bene sul nostro ruolo professionale e sulla mancata riconosce...
08/04/2021

Forse Caro Presidente Draghi è bene che lei prima rifletta bene sul nostro ruolo professionale e sulla mancata riconoscenza della nostra categoria che ancora la dice lunga sul fatto che, neppure lei, sappia di che settore siamo...

𝐕𝐀𝐂𝐂𝐈𝐍𝐈 𝐄 𝐏𝐒𝐈𝐂𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈
𝐅𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐢 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨

Può capitare di essere ottimi tecnici ma non brillare come comunicatori. Sorprendono infatti le affermazioni del presidente Draghi che nella sua conferenza stampa ha parlato di giovani psicologi che si fanno vaccinare scavalcando le persone anziane. Sorprendente da molti punti di vista: perché nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie. Perché addirittura l'ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari. Perché queste priorità e questi obblighi non sono determinati dal fine di proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti.
E allora, signor Presidente, le dico che non ci sono solo gli Psicologi del SSN, ma ci sono le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano nella scuola per sostenere il disagio determinato da un anno di scuole chiuse; ci sono, signor Presidente, le migliaia di di psicologhe e psicologi che lavorano con soggetti fragili, bambini diversamente abili, con problemi di sviluppo e con le loro famiglie; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con gli anziani, RSA, malati oncologici, persone con patologie croniche, nel fine vita; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che sono a fianco delle tante, troppe persone, che non ricevendo risposte dal pubblico per la mancanza scandalosa di psicologi, si rivolgono al privato.
Come li vogliamo considerare, signor Presidente, queste decine di migliaia di professionisti della salute psicologica? Ma soprattutto, come vogliamo considerare i bambini, i giovani, le donne, gli uomini, gli anziani, che stanno aiutando e che non sono vaccinati o non possono esserlo? Persone che non meritano nessuna protezione? Le persone che in Italia, ogni giorno, hanno bisogno di un aiuto psicologico sono un popolo. Un popolo al quale sinora il Governo non ha dato risposte. Ora vogliamo dire che tutti quelli che chiedono aiuto ad uno psicologo non sono meritevoli di protezione?

𝑫𝒂𝒗𝒊𝒅 𝑳𝒂𝒛𝒛𝒂𝒓𝒊, 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆 𝑪𝑵𝑶𝑷

Oggi celebriamo la giornata mondiale di sensibilizzazione sull’Autismo la cui attenzione rivolgo per i restanti 364 gior...
02/04/2021

Oggi celebriamo la giornata mondiale di sensibilizzazione sull’Autismo la cui attenzione rivolgo per i restanti 364 giorni dell’anno.

Le esperienze di ogni giorno documentano quanto sia complesso sia promuovere forme di integrazione sia creare delle realtà che possano fornire continuità a lungo termine.

Non dimentichiamoci che si tratta di un disturbo che interessa tutto l’arco di vita e che ha la necessità di supporto e accoglienza per garantire una situazione quanto più dignitosa per la persona.

Amo parlare di inclusione e mi rivolgo sempre alle figure educative ( genitori, insegnanti, educatori, etc...) che possono dare il loro enorme contributo alle emergenti generazioni, nell’educare i bambini a non escludere mai un compagno, nel trovare sempre altre forme di gioco alternativo che permetta al compagno di partecipare e che limiti al massimo quelle difficoltà che talvolta minano la relazione.

Includiamo non solo oggi ma SEMPRE.

La domanda che più frequentemente mi viene posta e che talvolta pensiamo essere quella più banale è...Qual è la differen...
30/03/2021

La domanda che più frequentemente mi viene posta e che talvolta pensiamo essere quella più banale è...

Qual è la differenza tra psicologo,psicoterapeuta e psichiatra?

Banale non è... specialmente quando sentiamo la necessità di iniziare un percorso di trasformazione e crescita personale quindi abbiamo il dovere e il diritto di capire quale figura fa al caso nostro!

Bene! Vi spiego in breve

Lo psicologo ha concluso un percorso universitario di 5 anni in psicologia e conseguito l’esame di stato utile all’abilitazione della professione: può svolgere interventi di promozione e prevenzione del benessere psicologico, ma non può “curare” le principali psicopatologie con la psicoterapia.

Lo psicoterapeuta è uno psicologo che, oltre al percorso già descritto ha svolto una scuola di specializzazione di 4 anni in psicoterapia, ed è così in grado di attuare percorsi psicoterapeutici per migliorare le condizioni di salute mentale dei pazienti che presentano un problema di ordine psicologico; non può prescrivere farmaci, motivo per cui collabora con la figura dello psichiatra se il livello del disturbo è tale da richiedere l’intervento di un supporto farmacologico; essendo lui un medico con una specializzazione in psichiatria.

Rivolgiti ad un professionista formato che sappia prendersi carico della tua sofferenza e insieme potrete intraprendere un percorso con l’unico grande rischio possibile, quello di poter star bene.

INSONNIA... uno degli effetti post-covidsapete perché vi faccio questo post alle 3.37 di notte? Perché ho gli occhi sbar...
27/03/2021

INSONNIA... uno degli effetti post-covid

sapete perché vi faccio questo post alle 3.37 di notte? Perché ho gli occhi sbarrati, e sono diverse notti che mi rendo produttiva anche in orari in cui il corpo avrebbe bisogno di abbandonarsi completante.

La mia è una testimonianza diretta di una già ampia ricerca scientifica. I dati raccolti suggeriscono che durante il periodo di distanziamento sociale si possano sviluppare disturbi di tipo fobico od ossessivo che permangono a lungo dopo la fine dell’epidemia.

Una ricerca fatta a questo proposito, su individui che erano stati in quarantena a causa di un possibile contatto con il virus della SARS, ha rilevato che, dopo la fine dell’emergenza, gli individui mostravano la presenza di cambiamenti comportamentali diretti a ridurre l’ipotetico rischio di contagio, come il lavaggio compulsivo delle mani, l’evitamento di luoghi affollati, accompagnati da una serie di effetti psicologici negativi causati dalla quarantena.(Cava M.A., et al. 2005).

Inoltre un’analisi condotta su personale ospedaliero che era entrato in contatto con i malati di SARS, ha scoperto che dopo la fine del periodo di quarantena (nove giorni) venivano riportati sintomi da stress acuto, come forte ansia, irritabilità, INSONNIA, scarsa concentrazione e calo della produttività lavorativa (Bai Y., et al. 2004).

Non mi stupisco delle mie notti insonnie perché, la costrizione, la limitazione dei propri spazi personali, la totale inattività, la debolezza, inevitabilmente grava sullo stato psico-fisico. Il passo fondamentale è riconoscere che si è stati vittime di una br**ta esperienza, che ci lascerà qualche rimasuglio che risolveremo con il tempo, l’importante è non aver paura e non vergognarsi di chiedere AIUTO.

Sappiate che anche
LO PSICOLOGO HA IL SUO PSICOLOGO.

LA SALUTE PRIMA DI TUTTO! occupati di te stesso e non resistere da solo, contatta un professionista.

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GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA PANDEMIAAd un anno dall'inizio dell'incubo pandemico, oltre ai gravissimi danni all'economia ...
24/03/2021

GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA PANDEMIA

Ad un anno dall'inizio dell'incubo pandemico, oltre ai gravissimi danni all'economia del paese, ci ritroviamo a combattere con un mostro ancora più grande, LA PAURA... la paura di essere contagiati che è ancora tanta: d’altronde il virus è ancora tra noi, quindi la prudenza non deve certamente mancare, ma in alcuni casi, si vive un vero e proprio blocco.

Intorno a questo meccanismo, ruotano sicuramente dei pensieri negativi: se esco, posso contagiarmi, se rimango a casa sono al sicuro, meglio non uscire. Se, quindi, da una parte c’è chi teme i rapporti sociali, seppur a distanza, dall’altra c’è chi ha paura di quello che sarà…

Per arrivare a gestire i nostri pensieri negativi, generati dall’effetto coronavirus, dobbiamo cercare di avere una visione diversa delle cose, perché come ben sappiamo, ciò che conta è il nostro modo di reagire a quello che ci succede, più che quello che succede fuori. Il nostro modo di reagire, a sua volta, dipende dalla nostra capacità di far fronte a delle situazioni limite, proprio come quella che stiamo vivendo ora.

Quello che da senso alla nostra esperienza è il significato che attribuiamo alle cose nel mondo, e in questa ottica, la gestione delle emozioni negative è una pratica che va ricercata in modalità del tutto individuale. A tal proposito possiamo usufruire di alcune tecniche di rilassamento e attivazione corporale in grado di ristabilire un certo equilibrio.

- Facciamo attività fisica : sfruttiamo le App a disposizione che propongono esercizi facili da svolgere in ambiente casalingo, oppure rechiamoci al parco più vicino a casa, o semplicemente una passeggiata

- Condividiamo le nostre preoccupazioni e paure con persone di cui ci fidiamo: lo scambio comunicativo rimane il mezzo più potente

- Dedichiamoci ad attività che stimolano la nostra creatività: leggiamo, prepariamo delle nuove ricette mai sperimentate, rinnoviamo gli ambienti casalinghi con dei nuovi arredi...

Se avete già sperimentato tutto questo e sentite addosso ancora il peso dei vostri pensieri negativi e dell’effetto coronavirus contattate un professionista psicologo online o dal vivo e, insieme, riuscirete a ripartire con il piede giusto!

Sono Attiva Online - Prendi un appuntamento per un primo colloquio gratuito.

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Diversi da cosa? Diversi da chi? Non mi piace parlare di “DIVERSITÀ” perché parlandone creiamo il divario, ci allontania...
21/03/2021

Diversi da cosa? Diversi da chi?

Non mi piace parlare di “DIVERSITÀ” perché parlandone creiamo il divario, ci allontaniamo dall’essere, dall’individuo, dall’essenza pura di essere semplicemente umani con pari diritti e opportunità.

Mi piace invece parlare di INCLUSIONE, in cui mi avvicino spontaneamente all’altro perché lo riconosco come me stesso e condivido con lui le mie esperienze; mi arricchisco ogni giorno di semplice UMANITÀ...

Ritorniamo ad essere umani, perché l’AMORE per il prossimo non conosce differenze di nessun tipo.

Giornata Mondiale Sindrome di Down

Indirizzo

Cesena

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Mercoledì 15:00 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00
Sabato 08:00 - 20:00

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