Con gli occhi dei bambini

Con gli occhi dei bambini Uno spazio di riflessione per guardare il bambino, rispettare i suoi ritmi e le sue peculiarità. Ci

30/11/2023
04/04/2023

Aiutiamoli solo quando serve, senza mai sostituirci a loro!

01/04/2023

Lo stato d'animo provato all'inizio della giornata può determinare il modo in cui si sentirà una persona nel corso di...

31/03/2023

LA NOIA di Catherine L'Ecuyer
Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare».
Il fatto che un bambino non si sappia annoiare di solito è sintomo che è iperstimolato.
Non dimentichiamoci che la noia è il preambolo dello stupore. Se li lasciamo annoiare, inizieranno a cercarsi la vita, ad essere creativi e a mettere in moto le loro funzioni esecutive (pianificazione, attenzione, memoria di lavoro, ecc. ) attraverso il gioco libero.
La noia non è un grido d'allarme che ci deve trasformare in animatori di giochi o organizzatori di compleanni straordinari.
Non è necessario occupare tutte le sue ore. Rilassiamoci.
La vita ordinaria è già abbastanza interessante: bisogna aiutarli a riscoprire lo straordinario dell'ordinario.
Illustrazione di Elsa Beskow.
Estrategias Educativas

11/07/2022

Una notizia:

“Il Vocabolario di un bambino di 3 anni è fortemente correlato alla quantità e alla varietà di parole ascoltate a 8 mesi di vita.”

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Uhmm…Interessante. Ma che significa?

Significa che sedersi su un divano (o dovunque) con un bambino piccolo in braccio per accarezzarlo e leggergli libri, vuol dire dargli delle opportunità superiori a cento ricostituenti o corsi di qualsiasi cosa fatti nel corso di tutta la sua infanzia!

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Piccolo quanto? Iniziamo tra i 4-5 mesi!

Ma che capisce a quella età?

Ok, non iniziamo con i fratelli Karamazov e scegliamo libri facili da manipolare e con figure ed espressioni del viso, ma poi via via cominceremo con piccole storie semplici e colorate…

Capisce? Certo che capisce!

Cosa?

Il contenimento e l’intimità con la mamma che legge apre autostrade nei piccoli cervelli e presto, molto più presto di quanto si crederebbe, il bambino capisce!

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Ma la particolarità è che capirà molto di più dei bambini della sua età a cui non sarà stato letto nulla!

Soltanto?

No.

Leggere libri ai bambini significa anche vivere con loro occasioni di incontro privilegiate.

Entrare nelle loro storie fantastiche, dar loro la possibilità di esprimere quello che hanno dentro: ascoltarli e scrivere nei loro cuori che mamma o papà ci sono!

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Che significa entrare nelle loro storie fantastiche?

Guardate Mary Poppins. In particolare la scena in cui Berth ha fatto i disegni a terra.

“Mary Poppins possiamo entrarci?”
“Datemi la manina!”

L’adulto forte e sicuro stringe la mano dei bambini e… Oplà! Siamo nella giostra!

Che cosa è la giostra e poi la caccia alla volpe e poi la corsa…?
E’ l’adulto che con la sua forza sicura sta accompagnando i bambini nel loro mondo fantastico!

L’adulto sicuro è quello che sa trovare vie di uscita magiche in tutte le situazioni difficili.

Come fa Mary Poppins? Con una parola!

“Supercalifragilistichespiralidoso!” Una parola magica senza significato che cambia tutto e trasforma la realtà!

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Care mamme: fate Mary Poppins!

Entrate nelle favole!

Se nelle storie insieme ai vostri bambini inciampate in qualche difficoltà… Aiutateli ad uscirne fuori!

Ascoltando favole in un posto morbido tra le braccia di mamma, quando il tempo si ferma e non c’è altro che il piacere di una intimità particolare… si risolvono paure, si ricuciono strappi, si armonizza il mondo, si risolvono tensioni!

Leggere libri ai bambini piccoli significa costruire cervelli aperti alle opportunità, vivaci… intelligenti!

Tommaso Montini

05/07/2022

Il desiderio si costruisce: non è innato. Innata è la capacità di desiderare. Ma dobbiamo insegnare ai figli a desiderare. Come? Non dando loro tutto (che poi tutto non è…) e non ruotando intorno a loro sempre e comunque.

24/06/2022

Ricordiamoci di essere stati anche noi bambini!

23/05/2022

"Sarà difficile vederti da dietro sulla strada che imboccherai… Sarà difficile mentre piano ti allontanerai a cercar da sola quella che sarai"
Sono le splendide parole di una canzone di Elisa, che rappresentano una delle difficoltà più grandi per un genitore: accompagnare il figlio fino ad un certo punto del suo cammino per poi lasciargli la mano e osservare da dietro la sua crescita.
Non si possono trattare come bambini per tutta la vita, anche se nel cuore di un genitore lo rimarranno per sempre. Si devono rispettare le loro scelte e decisioni, senza spianargli sempre la strada ed essere lì pronti a sistemare ogni cosa. Si devono rendere autonomi e consapevoli nel fare le scelte, anche quando significa vederli sbagliare, cadere e rialzarsi.
Un figlio ha bisogno del legame con il genitore, di sapere che lui c’è ed è un riferimento emotivo, non fisico e sempre presente anche quando non dovrebbe.
È fondamentale rispettare le tappe della crescita e lasciar spazio a loro man mano che diventano grandi.

Maura Manca

06/05/2022

I figli hanno bisogno di sapere che, più di tutto, a voi stanno a cuore le loro emozioni!

Indirizzo

Cesenatico

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 12:30

Telefono

+393534518928

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