29/10/2025
Farsi una carezza per essere i migliori alleati di se stessi.
Quando le cose vanno male, spesso siamo duri con noi stessi: "SONO UN FALLIMENTO!", "NON VALGO NIENTE!"
Che cosa senti se ti rivolgi queste parole? Sicuramente non starai meglio.
Possiamo però provare a essere GENTILI CON NOI STESSI, come lo saremmo con il nostro migliore amico... che effetto ci farebbe?
Questo è il cuore della SELF COMPASSION (auto-compassione).
Non significa provare pena per noi stessi, né essere deboli. È riconoscere la nostra sofferenza e i nostri difetti con la stessa gentilezza, comprensione e accettazione che riserviamo a qualcun altro.
Ma come possiamo farlo?
Iniziamo con piccole cose. La prossima volta che ci scopriamo a criticarci duramente, possiamo fermarci.
E chiederci: "Cosa direi a un amico in questa situazione?"
E possiamo offrirci una "carezza" (reale o metaforica): mettere una mano sul cuore o sul braccio, fare un respiro profondo e pronunciare una frase gentile come: "Questo fa male, ma andrà meglio", "Sto facendo del mio meglio", oppure "È un momento difficile, sto soffrendo, posso sbagliare e merito comunque il mio affetto".
Il nostro valore non è legato alla prestazione perfetta. Siamo degni di affetto e comprensione, soprattutto quando stiamo attraversando un momento di difficoltà.
Bibliografia
K. Neff. - La self-compassion. il potere dell'essere gentili con se stessi