Dott. Valerio Manippa - Psicologo, PhD

Dott. Valerio Manippa - Psicologo, PhD Sono il Dott. Valerio Manippa, Psicologo e Neuroscienziato Ho compiuto i miei primi passi accademici presso l’Università degli Studi “G.

d’Annunzio” di Chieti e Pescara: mi sono laureato in “Scienze e Tecniche Psicologiche” nel 2012 con una tesi sulla sindrome di Tourette e nel 2014 in “Psicologia Clinica e della Salute” con una tesi sulla spettroscopia di risonanza magnetica applicata alla percezione dei cibi. Vincendo il concorso di dottorato ho subito intrapreso la via della ricerca dove ho continuato ad interessarmi di processi neurali, cognitivi e affettivi legati al comportamento alimentare, spostandomi anche all’estero (University Medical Center di Utrecht). Nel 2016 ho superato l’esame di stato da Psicologo e mi sono iscritto all’Albo degli Psicologi della regione Abruzzo. Mi sono dottorato in “Neuroscienze e Imaging” nel 2018 con una tesi dal titolo “Cognitve and affective processes involved in food evaluation and choice” sotto la supervisione del Prof. Alfredo Brancucci e ho proseguito la mia attività di ricerca presso il laboratorio di Psicobiologia del DiSPuTer per altri 3 anni. Nell’ambito della clinica dopo la laurea ho effettuato diversi tirocini (tra cui all’ANFFAS di Lanciano e all’ambulatorio di Neurologia del NOD di Chieti) e ho conseguito un Master di II livello in “Neuropsicologia Clinica” presso la LUMSA di Roma. Ho inoltre arricchito la mia formazione con altri corsi professionalizzanti in Psicodiagnostica, Applied Behavioural Analysis, Cognitive Remediation Therapy e Abilità di Counseling. Dal 2019 al 2021 ho quindi affiancato all’attività di ricerca quella da libero professionista occupandomi prevalentemente di Counseling psicologico e Neuropsicologia clinica, oltre che di Formazione e Tutoring universitario. Ho collaborato con alcune cooperative come assistente educativo specialistico per ragazzi con disabilità cognitiva e/o deficit sensoriali. Sono Psicologo volontario dell’ODV Erga Omnes e nel 2016 ho fondato il progetto “Una Chiave” con lo scopo di promuovere l’inclusione sociale di giovani adulti con autismo ad alto funzionamento e il sostegno dei loro familiari. Attualmente sono Ricercatore a Tempo Determinato presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, dell’ Università degli Studi di Bari “A. Moro” dove mi occupo di interventi di neuromodulazione negli stadi precoci della malattia di Alzheimer ed insegno Psicobiologia, Neuroscienze e Neuropsicologia nei vari corsi di studio. Ho diverse pubblicazioni su riviste scientifiche peer-review internazionali (le trovate riassunte qui), sono Review Editor per le riviste “Frontiers in Behavioral Neuroscience” e “Symmetry” e ho pubblicato il libro “Neuroscienze del comportamento alimentare” per Edizioni ALE. Sto inoltre ampliando la mia formazione clinica con un Master di II livello in “Approccio Multidisciplinare ai Disturbi del Comportamento Alimentare e Obesità” dell’Unitelma Sapienza. E ovviamente condivido le mie conoscenze e i miei interessi scientifici e professionali su questo blog (Cervelli a Cena), sui miei profili Facebook e Instagram e sulla testata giornalistica ScientifiCult.

Allora. Mi laureo alla triennale e inizio a frequentare il laboratorio del mio relatore.In quella fase lui lavorava sull...
22/11/2025

Allora. Mi laureo alla triennale e inizio a frequentare il laboratorio del mio relatore.

In quella fase lui lavorava sulla percezione visiva dei cibi, usando una tecnica che all’epoca era piuttosto innovativa.
E quindi ci lavoro anche io.

Da questi due anni di collaborazione volontaria (che poi ho sfruttato per la tesi magistrale) escono tre articoli - più un altro lavoro che scoprirete più avanti.
Ma soprattutto scopro che mi piace fare ricerca.

La tecnica innovativa era la spettroscopia di risonanza magnetica: si mette una persona in una risonanza magnetica, si seleziona un’area (nel nostro caso cerebrale) e, con della magia che ora non so spiegarvi, si quantificano alcuni metaboliti presenti in quella regione. Una tecnica a metà tra neuroimmagine e chimica analitica. E avendo un background da chimico, la cosa non mi dispiaceva affatto.

In particolare abbiamo studiato la concentrazione di GABA nella corteccia ventromediale prefrontale: nel primo studio in partecipanti più o meno ansiosi; nel secondo (che diventerà la mia tesi magistrale), mentre le persone osservavano cibi appetitosi o disgustosi (avariati).

Cosa ho fatto per questi studi? Ho reclutato partecipanti, somministrato test, assistito durante le risonanze, ritribuito i partecipanti. E forato una ruota della macchina mentre andavo in lab.

Fun fact: i dati che avevo messo nella tesi magistrale (basati sul secondo studio) erano invertiti rispetto a quelli poi pubblicati. Nella tesi scrivevo che il GABA aumentasse durante la visione dei cibi, mentre era il contrario.

Nel terzo studio ho avuto un ruolo un po’ più operativo e concettuale e ho iniziato a gestire tesisti* per il reclutamento, cosa oggettivamente epocale. Ed è lì che ho conosciuto il database di immagini che poi utilizzerò per i miei studi sulle preferenze alimentari e sulla percezione dei cibi negli anni a seguire.

Se hai altre curiosità su questi due studi o su come si surfa nell'oblio dell'accademia, commenta!

29/10/2025

Non dire: "sei unə egoista del ca22o!" alə partner che ha deciso di giocarsi i soldi dell'affitto ai levrieri virtuali

Piuttosto di': "il tuo comportamento non mi è sembrato rispettoso nei miei confronti. I soldi erano di entrambe, ritengo che tu non stia considerando i miei bisogni, tipo quello di avere un tetto sulla testa, per cui ti ho elargito del denaro che, sommato al tuo, avrebbero dovuto garantirci questo bisogno essenziale alla base della piramide di Maslow. Cucciolottə mio"

26/10/2025

Cosi, giusto per ricordarvi che sta terminando anche il 2025 e anche a sto triennio ci ritroveremo le vacanze di natale a "seguire" improbabili ECM online e a chiedere a ChatGPT di aiutarci a rispondere alle domande

C’è chi ama l’avventura. Chi i tramonti. Chi i cadaver1. Da un lato un amore impossibile, dall’altro il più possibile de...
13/07/2025

C’è chi ama l’avventura. Chi i tramonti. Chi i cadaver1. Da un lato un amore impossibile, dall’altro il più possibile degli amori (queste arriva un po’ dopo). La necr0filia — l’attrazione sessuale verso i cadaver1 — è una delle parafilie più estreme, rare, e disturbanti. Ma ha anche dei difetti. Tipo essere una finestra interessante (e inquietante) sulle zone cieche della psiche umana. Quelle dove si mescolano trauma, rifiuto, isolamento e – incredibilmente – desiderio. In questo articolo proviamo a capire perché al funerale di tua Zia Pina ci hai fatto un pensierino. E che cosa ti serve se vuoi andare oltre il pensierino.

Il nuovo post di cervelli a cena, qui https://cervelliacena.wordpress.com/2025/07/13/necr0filia-neuropsicologia-di-un-amore-im-possibilissimo-si-ma-ora-molla-zia-pina/ o sul linktree in bio

L’estate è bellissima, ma ci rende più aggressivi.La psicologia ha molto da dire, anche sull'uso degli occhiali da sole,...
22/06/2025

L’estate è bellissima, ma ci rende più aggressivi.

La psicologia ha molto da dire, anche sull'uso degli occhiali da sole, che manco a dirlo non si capisce se ci fanno bene o no:
😎 meno aggressività percepita (perchè non ci sono feedback facciali)
😎 più comportamenti egoisti (perché ti senti meno osservato)

Un viaggio tra sudore, occhi strizzati e anonimato sociale.

Leggi l'articolo completo qui 👉 https://cervelliacena.wordpress.com/2025/06/22/sole-occhiali-e-comportamento-come-la-psicologica-ci-rovina-anche-lestate/ o al linktree in bio.

Socrate: «Se tu hai perdonato la tua donna (per un tradimento, ndr) sei un rincoglionito, fatti una cura di testosterone...
23/04/2025

Socrate: «Se tu hai perdonato la tua donna (per un tradimento, ndr) sei un rincoglionito, fatti una cura di testosterone, vatti a fare gli esami ormonali perché puzzi di estrogeni, si sente fino a qua»
Aristotele: «E magari quella volta hai anche pianto»

Utilizzare la scrittura e il web — due tra le più straordinarie conquiste dell’umanità — per dare risonanza a certe affermazioni è, francamente, un insulto alla specie a cui apparteniamo (anche se, a scanso di equivoci, non è che l’abbia scelta io). E vi avrei volentieri risparmiato questo scempio, se non fosse stato necessario per fornire un minimo di contesto. Le parole che avete appena letto provengono da un dialogo tra due bodybuilder in un podcast — con tanto di canale YouTube — intenti a discutere di tradimenti, relazioni, donne e una certa idea di “mascolinità” (?!). In un mondo social ormai ridotto a cloaca, una boutade del genere potrebbe quasi passare inosservata… se non fosse che uno dei due è anche uno psicologo e questo mi disturba non poco.

Nuovo blog tragato CaC: https://cervelliacena.wordpress.com/2025/04/23/lago-o-lego-muscoli-ormoni-e-neuroni-in-saldo-ovvero-un-viaggio-nel-pensiero-critico-di-un-bodybuilder-psicologo/ o al linktree in bio

Il     di   descriveva quello degli psicopatici?Negli ultimi decenni la ricerca ha iniziato a indagare le risposte auton...
27/12/2024

Il di descriveva quello degli psicopatici?

Negli ultimi decenni la ricerca ha iniziato a indagare le risposte autonome degli psicopatici, svelando caratteristiche sorprendenti:
🔹 Hanno un battito cardiaco più basso rispetto alla popolazione generale
🔹 Mostrano una ridotta risposta emotiva di fronte a situazioni stressanti o pericolose
🔹 Anche di fronte alle minaccie prevale l'attività della divisione parasimpatica del sistema nervoso autonomi rispetto a qualla simpatica

⚠️ Sebbeneon tutti gli psicopatici mostrino queste anomalie, tale "calma fisiologica" potrebbe essere alla base di alcuni comportamenti criminali.

Se vuoi saperne di più? L’articolo completo trovi l'articolo completo al linktree in bio o su https://cervelliacena.wordpress.com/2024/12/27/little-tony-big-neuroscience-il-cuore-degli-psicopatici-e-davvero-matto/

Ma   è  ? La parola   è spesso usata a sproposito, evocando criminali spietati e privi di empatia. In realtà, è una sind...
23/12/2024

Ma è ?

La parola è spesso usata a sproposito, evocando criminali spietati e privi di empatia. In realtà, è una sindrome complessa studiata soprattutto in criminologia che include tratti distintivi su tre livelli:

🔹 Interpersonale: manipolazione, arroganza.
🔹 Affettivo: mancanza di empatia, rimorso e profondità emotiva.
🔹 Comportamentale: impulsività, irresponsabilità, comportamenti antisociali.

⚠️ Non va confusa con il Disturbo Antisociale di Personalità (DAP): certo, il 90% degli psicopatici ha DAP, ma solo il 25% degli individui con DAP è anche psicopatico. Questo vuol dire che esistono degli psicopatici che non commettono crimini e non violano norme.

Quindi, per rispondere alla domanda iniziale, io non so se Joker sia psicopatico o no (e non mi risulta inaccettabile come dubbio), l'ho solo messo in mezzo per attirare la vostra attenzione. Ora, se ti interessa capirci di più sulla psicopatia trovi l'articolo completo al linktree in bio o su https://cervelliacena.wordpress.com/2024/12/23/non-tutti-i-villain-sono-psicopatici-e-viceversa-si-ma-che-e-sta-psicopatia/

Lo so che Joker: Folie à Deux vi ha fatto schifo. A me personalmente non troppo, ma non è questo il luogo per fare una esegesi del film, quanto riflettere su una parola che ci ritroviamo in bocca t…

Le olimpiadi sono finite, ma il rosicamento?
12/08/2024

Le olimpiadi sono finite, ma il rosicamento?

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Curriculum Vitae

Ho compiuto i miei studi presso l'Università "G. d'Annunzio" di Chieti e Pescara: mi sono laureato in "Scienze e Tecniche Psicologiche" nel 2012 con una tesi sulla sindrome di Tourette e nel 2014 in "Psicologia Clinica e della Salute" con una tesi sulla spettroscopia di risonanza magnetica applicata alla percezione dei cibi.

Vincendo il concorso di dottorato ho subito intrapreso la via della ricerca dove ho continuato ad interessarmi di processi neurali, cognitivi e affettivi legati al comportamento alimentare, spostandomi anche all'estero (University Medical Center di Utrecht) . Nel 2016 ho superato l'esame di stato da Psicologo e mi sono iscritto all'Albo degli Psicologi della regione Abruzzo. Mi sono dottorato in "Neuroscienze e Imaging" nel 2018.

Nell'ambito della clinica dopo la laurea ho effettuato diversi tirocini (tra cui all'ANFFAS di Lanciano e all'ambulatorio di Neurologia del NOD Chieti) e ho conseguito un Master di II livello in "Neuropsicologia Clinica" presso il Consorzio Universitario Humanitas dell'Università LUMSA di Roma. Ho inoltre partecipato ad altri corsi professionalizzanti in psicodiagnostica, Applied Behavioural Analysis e Cognitive Remediation Therapy.

Attualmente continuo la mia attività di ricerca come post-doc presso il laboratorio di Psicobiologia del DiSPUTer (Università "G. d'Annunzio" di Chieti e Pescara) ed ho diverse pubblicazioni su riviste peer-review internazionali principalmente focalizzate su percezione del cibo e comportamento alimentare. Per quanto riguarda l'attività privata ricevo a Chieti e mi occupo prevalentemente di formazione, sostegno e counseling psicologico, neuropsicologia e caregiving. Sono inoltre volontario dell'associazione ONLUS Erga Omnes, dove mi occupo della gestione della Newsletter associativa e sono referente di "Una Chiave" progetto che si occupa di inclusione sociale e sostegno a giovani adulti con autismo ad alto funzionamento e ai loro familiari.