Psicoterapia Psicoanalitica Dott.ssa Marialba Albisinni

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Riconoscere chi siamo e dove siamo orientati ci dà solidità

Sedi dello studio:

PsicologoCIAMPINO
PSICOTERAPIA ONLINE
PsicologoSAN CESAREO
Psicoterapia
Psicoanalisi

Mi occupo anche di risorse umane e valutazione del profilo di personalità richiesto per le aziende. Certifico per la security manager
(integro se necessario con:
Emdr
Mindfulness)

13/11/2025

Nella stanza di analisi si va per tanti motivi, il principale probabilmente è quello di trovare un contatto tra te, la tua storia e il mondo _ a modo tuo, insieme al professionusta che scegli. Questo perché l'uomo entra in crisi facilmente.
Ogni persona attraversa fasi delicate della vita e dispiaceri, affronta questi momenti in maniera diversa.
La ricerca di sé implica il meraviglioso rischio di attraversarsi. Questo dalla mia esperienza, è la chiave per comprendere quale equilibrio psichico si vuole raggiungere.
Decidere di ri_trovarsi significa poi saper stare nel tuo passo, e proseguire gradualmente al successivo.
Probabilmente non è per tutti, molti restano là dove tollerano di restare🙏con rispetto!

26/10/2025

Sui legami affettivi❤️‍🔥

Guardiamo più da vicino la differenza di alcuni legami affettivi.

👨‍👩‍👦I legami "genitore_bambino" sono di tipo complementare. Ciò significa che il genitore ha il compito di accudire perché il bambino è immaturo e bisognoso.
Se si verifica un'inversione di ruolo, per es. il bambino in qualche modo si carica dell'emotività del genitore immaturo o problematico, il rischio di disagio mentale ed emotivo é molto alto.

🫂I legami di coppia, invece si basano su una profonda "reciprocità", sulla possibilità che ciascun partner sia disponibile a giocare un ruolo doppio, ad agire, a seconda delle circostanze come colui o colei che offre e riceve al contempo protezione e conforto. Si è adulti maturi con e per l'altro. Oltre il sistema di attaccamento e accudimento è attivo il sistema di accoppiamento sessuale che da solo non basta a garantire il benessere della coppia.
Quando questa alternanza di ruoli per svariati motivi non è possibile, la coppia va in crisi e difficilmente funzionerà.

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15/10/2025

Le tante problematiche personali irrisolte si ripercuotono inevitabilmente sul rapporto di coppia.

13/10/2025

Il conflitto può essere conscio o inconscio.

Se è conscio, è necessario imparare a gestirlo.
Per questo resta spesso inconscio.

01/10/2025

SUI LEGAMI DI ATTACCAMENTO

Durante tutta la vita l’individuo costruisce una gamma di importanti e differenti legami affettivi che non sempre implicano attaccamento sano.

Quando avviene l' attaccamento nei confronti di una persona?

1. Un legame affettivo è persistente, non transitorio.

2. Un legame affettivo coinvolge una persona specifica, una figura che non è intercambiabile con nessun altro.

Questo legame riflette l’attrazione che un individuo ha per un altro individuo.

3. La relazione è emozionalmente significativa.

4. L’individuo desidera mantenere la vicinanza o il contatto con la persona (varia a seconda dell’età).

5. L’individuo si sente angosciato per una separazione.

6. L’individuo cerca sicurezza e conforto con la persona (Ainsworth, 1989).

E’ la ricerca della sicurezza la caratteristica che definisce il tipo di attaccamento.

Tuttavia, un attaccamento può essere sicuro se l’individuo ottiene sicurezza, conforto e rassicurazione.

Un attaccamento può essere insicuro se non ottiene tutto questo ma l’attaccamento si forma comunque; può essere in qualche modo dis-regolato, ansioso, o addirittura disorganizzato e coinvolge dinamiche intrapsichiche e interpersonali malsane.

Il criterio basato sulla rassicurazione è fondamentale e determinante al fine di creare un attaccamento sano genitore/figlio ma anche di coppia e relazioni affettive in generale.

I bambini cercano sicurezza quando sono in difficoltà e la presenza di un genitore attento alla richiesta del bambino, permette di instaurare un legame di attaccamento sicuro e di conseguenza una esposizione verso l'ambiente e il mondo meno ansiosa, più curiosa ed esplorativa.

Il verificarsi di un rovesciamento per esempio dei ruoli, che porta un genitore a ottenere sicurezza da un bambino ( per es. di un genitore depresso) non solo indica quasi sempre una patologia del genitore ma mette a rischio la formazione di una patologia nel bambino.

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28/09/2025

Le persone lo fanno sempre quando si tratta di malattia invisibile. Ciò che non capiscono è superfluo, banale, un TUO problema, un TUO limite, un intralcio... Allora, addirittura sei tu a diventare limitato, problematico, d'intralcio... da correggere e non da comprendere e curare.

Che tristezza non riuscire ad andare oltre. Lo svilimento non solo dei legami umani ma anche dello stesso intelletto. Perché il giudizio affrettato è il contrario della riflessione, del pensiero: è un riflesso pigro che spegne la mente invece di accenderla! E ripeto: che tristezza!

C’è davvero poca intelligenza nel liquidare ciò che non si comprende e anche tanta codardia. Perché fermarsi, riflettere, interrogarsi, guardarsi dentro, guardare oltre.... richiede una grande dose di coraggio.

Ed è proprio lì che si misura la profondità di una persona: nella capacità di andare oltre, di non ridurre la complessità a un’etichetta. Veramente, mi rendo conto che la gente non sa come affrontare la complessità perché nessuno si prende la briga di spiegarglielo. Si parla molto di empatia... ed è essenziale! Ma anche chi non ce l'ha può imparare a porsi domande, riflettere e andare oltre, esplorare nuove forme di profondità. L’empatia forse è proprio questo, la forma più alta di intelligenza, perché sa vedere oltre ciò che è visibile, sa riconoscere verità complesse che non sempre hanno voce, sa restituire dignità a ciò che il giudizio frettoloso calpesta. È una scorciatoia per la profondità. E senza profondità, nessuna relazione è davvero umana, nessun legame è davvero reale. Si vive di strumentalità: mi lego all'altro perché mi serve. E non più: mi lego all'altro perché lo apprezzo, lo stimo, lo amo, lo ammiro... Però sta a noi riscrivere il copione perché ognuno di noi è parte di questo mondo.

Anna De Simone

27/09/2025

Sul VERO SE'

L’Io del bambino comincia ad esistere in quanto c’è un ambiente affettivo (caregiver o persona che si prende cura) che facilita dei processi di crescita grazie alla sintonia emotiva che si crea con questo piccolo essere, rispettando tempi emotivi, inclinazioni, e particolarità.

In tale concezione l’identità può seguire la realizzazione di una personalità più autentica, vicina ai bisogni più autentici (vero sé) oppure, in caso contrario, seguire un processo di sviluppo più mascherato, meno autentico e malsano (falso sé).

Il vero Sé tende a svilupparsi solo se l’ambiente fornisce facilitazioni "appropriate" di rispecchiamento empatico e ambiente sicuro dove poter crescere.

La psicopatologia è la conseguenza della costrizione, della corruzione nel movimento e dell’espressione del sé.

Il bambino all’inizio è non integrato ma grazie alle cure del caregiver e dell’ambiente emotivo relazionale facilitante, i processi di crescita hanno inizio, il bambino esiste e il suo sviluppo è teso gradualmente verso l’integrazione della sua identità in maniera naturale.

Winnicott, una figura di spicco nell'ambito della psicoanalisi, sottolinea che il processo evolutivo deve essere un percorso fluido e per intero, ogni interruzione, ogni salto nello sviluppo determina una distorsione, o un deragliamento verso il rischio di un falso sè che si adatta troppo alle richieste narcisistiche dei genitori.

La formazione dell'identità ha bisogno di adulti responsivi, di spazio, rispetto alla diversità, accoglienza delle partiolarità e un ambiente facilitante e sicuro che permetta di formarsi ed esprimersi nella sua unicità.

L'ambiente disturbante che non facilita i processi di crescita spinge per es. ad affrettarsi in un punto o il ritardare in un altro, o a costringere ad essere ciò che non si è; tutto ciò lascia comunque una cicatrice, ma il tutto avviene in una matrice di esperienze emotive relazionali.

Ecco perché è importante comprendere anche i bisogni del proprio figlio e rispettarli nei propri tempi, lo sguardo va nel suo mondo interno e ci serviamo dell'osservazione e del confronto, rispettando anche i silenzi e le scelte che decide per la sua crescita. Mettersi in ascolto per conoscerlo permetterà a lui/lei stesso/a che si conosca.

Tuttavia ciò non significa, non evitare le sue frustrazioni ma stare "accanto" ad affrontarle e soprattutto comprendere che hanno il diritto di avviarsi verso lo sviluppo di quel vero sè, sano e autentico di realizzazione personale.

Un compito difficilissimo, che per esempio, in questa epoca digitale, può essere facilitato non usandoli come oggetti da esposizione (nell'era di internet), non forzandoli a fare scelte lontane dalla loro inclinazione o dai loro interessi e desideri.

Quando li comprendiamo e riconosciamo la loro unicità, loro imparano a conoscersi attraverso i nostri occhi che ri-conoscono appunto chi sono, proteggendoli così da deragliamenti identitari e dal rischio di sviluppare patologie psichiche.

Dott.ssa Marialba Albisinni

Indirizzo

Ciampino
00043

Telefono

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Our Story

" Io non posso dirti come vivere in un modo diverso perché, se lo facessi, ancora una volta tu vivresti il disegno di un altro". Da Le lacrime di Nietzsche- Irvin Yalom

L’attenuazione del sintomo dipende molto da quanto vuoi liberartene...ci vuole pazienza per comprenderlo e trasformarlo in qualcosa di più funzionale e costruttivo. Dalla mia esperienza se non si scende a riconoscere l’emozione e l’esperienza che lo ha causato, il sintomo permane. Il lavoro emotivo è alla base del mio lavoro. L’importante svolta del lavoro terapeutico sta nel riconoscere le parti dissociate che divengono conflitto poi consapevolezza e in seguito mi viene da dire autodisciplina verso la tua libertà di essere e divenire... soprattutto sereno con te stesso. Il tutto avviene in una cornice di relazione terapeutica in cui si lavora delicatamente nel rispetto dei tuoi tempi e soprattutto in una “nuova esperienza relazionale emotivamente correttiva” di ciò che invece è stato.

La psicoterapia psicoanalitica (psicdinamica) è l’approccio a cui credo e aderisco in pieno. E’ un impegno relazionale da ambe le parti ma necessita di “costanza” e “continuità” . Ho provato altri luoghi ma la psicoanalisi è quella che da più risposte, è quella più completa e profonda ed è la disciplina in cui ho riposto la mia fiducia e buona parte della mia vita. E’ in continua crescita e validità sempre più scientifica>>. Marialba Albisinni