Dietologa Dott.ssa Annamaria Russo

Dietologa Dott.ssa Annamaria Russo 👩‍⚕️ Medico Chirurgo specialista in Ostetricia e Ginecologia
⚖ Dietologa presso Clinic Center Pontino e Poliambulatorio Specialistico Minerva

LA DIETA INCIDE SUL 40% DEI TUMORI Esperta, "no a zuccheri, proteine animali e alcol, sì a vegetali"La dieta incide su c...
01/06/2024

LA DIETA INCIDE SUL 40% DEI TUMORI

Esperta, "no a zuccheri, proteine animali e alcol, sì a vegetali"
La dieta incide su circa il 40% dei tumori e l'alimentazione in relazione al cancro è un argomento sempre più sentito, infatti oggi più del 50% dei pazienti, dopo la diagnosi di tumore, chiede cosa può fare per favorire la guarigione, specie in relazione alla dieta. Lo spiega Alessandra Longhi, oncologa dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in occasione di un incontro su "Alimentazione e tumori", presso la Casa della cultura di Calderara di Reno, organizzato da "Incontri di scienza e di vita a Calderara". Centrale per la prevenzione del cancro, nonché anche per ridurre il rischio di recidive dopo un primo tumore, è mantenere un peso corporeo sano e fare esercizio fisico. Per quanto riguarda la dieta è importante prediligere i cereali integrali, le verdure, la frutta, evitando i cibi ipercalorici, le bevande zuccherate, i cibi ricchi di sale, gli insaccati, le bevande alcoliche che incidono ad esempio sul tumore al seno. Diversi studi mostrano l'influenza della dieta sul cancro e sul rischio di recidive. La dieta, inoltre, deve essere ricca di fibre e povera di grassi e proteine di origine animale, povera di zuccheri e cibi che aumentano la glicemia. Gli zuccheri, spiega Longhi, favoriscono la presenza di un fattore di crescita - il fattore insulino-simile, che stimola la crescita tumorale; inoltre i tumori consumano tantissimo zucchero, quindi una dieta ricca di zuccheri ne aiuta la crescita.
Uno studio ha dimostrato che più la glicemia è bassa, minore è il rischio di cancro al seno. Anche il rischio di recidive è più alto per chi beve bibite zuccherate. Il diabete, quindi, è a sua volta un fattore di rischio per il cancro. Il fattore di crescita insulino-simile può essere ridotto mangiando meno, mentre la sua concentrazione aumenta nelle diete ricche di proteine di origine animale.
Infatti l’eccessivo consumo di latte è sconsigliato nei pazienti oncologici. Non a caso il consumo di latte aumenta il rischio di tumore della prostata e dell'endometrio. Anche le carni rosse ricche di grassi saturi sono collegate al rischio di cancro di prostata e seno, in quanto esercitano una azione pro-cancerogena. Infatti, sottolinea l'oncologa, vegani e vegetariani sono meno a rischio tumori. Il 40% dei tumori, inoltre, è in relazione all'obesità.
L'alimentazione sana, conclude, è quindi un fattore fondamentale nella prevenzione del cancro, così come lo è per la prevenzione di malattie metaboliche e cardiovascolari.

I dati sull’obesità infantile i Europa dipingono un quadro allarmante. Secondo l’European Regional Obesity Report 2022 d...
26/05/2023

I dati sull’obesità infantile i Europa dipingono un quadro allarmante. Secondo l’European Regional Obesity Report 2022 dell’OMS, circa 1 bambino in età scolare su 3 nella regione convive con l’obesità o il sovrappeso, e questo numero è destinato solo ad aumentare ulteriormente. E l’Italia purtroppo è ai vertici delle classifiche: nella classe di età 5-9 anni siamo il Paese con la percentuale più elevata (42%) di bimbi in sovrappeso od obesi. Ma l’Italia è ai vertici (4° posto) anche nella classe di età 10-19 anni con il 34,2% di ragazzi in sovrappeso od obesi.
Numeri che hanno portato i coniugi di 16 leader europei e capi di stato a riunirsi nella capitale croata, sotto gli auspici della First Lady of Croatia Dr Sanja Musić Milanović, per lanciare la prima rete di coniugi di leader europei sulla prevenzione dell’obesità infantile nella Regione Europea dell’OMS. Al termine del vertice è stata adottata all’unanimità la Dichiarazione di Zagabria, esponendo il loro impegno politico per affrontare l’obesità infantile nei loro paesi e sollecitando altri paesi a fare lo stesso.
Il problema è che il fenomeno sembra inarrestabile. Sulla base delle tendenze attuali e guardando esclusivamente all’obesità nella regione europea dell’OMS, che copre 53 paesi in Europa e Asia centrale, il World Obesity Atlas 2023 della World Obesity Federation prevede che tra il 2020 e il 2035 ci saranno:
un aumento del 61% del numero di ragazzi che vivono con l’obesità
un aumento del 75% del numero di ragazze che vivono con l’obesità.
L’Atlante stima che un totale di 17 milioni di ragazzi e 11 milioni di ragazze di età compresa tra 5 e 19 anni vivrà con l’obesità nella regione nel 2035. Per allora, si prevede che il sovrappeso e l’obesità in tutte le fasce d’età costeranno alla regione 800 miliardi di dollari all’anno.
L’OMS/Europa ha individuato 3 azioni specifiche per contrastare le proiezioni attuali e aiutare a prevenire il peggioramento di questa silenziosa epidemia.
1)Enfatizzare la prevenzione. Gli sforzi per ridurre l’obesità infantile devono iniziare presto, fin dalla gravidanza e dalla prima infanzia. La prevenzione dovrebbe concentrarsi su una buona alimentazione in tutte le fasi della vita di un bambino e sono necessari sforzi nelle case, nelle scuole e nella comunità in generale.
2)Regolamentare l’industria alimentare e delle bevande. Le politiche più efficaci per affrontare l’obesità infantile includono l’imposizione di una tassa sulle bevande zuccherate, la richiesta di un’etichettatura chiara sulla parte anteriore della confezione e la limitazione della commercializzazione di cibi malsani ai bambini.
3)Promuovere l’attività fisica. Ciò include una migliore progettazione urbana e politiche di trasporto, attività fisica nel curriculum scolastico e attività extrascolastiche e messaggi chiari per supportare stili di vita attivi durante tutto il corso della vita.
“I nostri bambini crescono sempre più in ambienti che rendono molto difficile per loro mangiare bene ed essere attivi. Questa è una delle cause principali dell’epidemia di obesità”, ha affermato il dott. Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa. “Come società e paesi, finora non siamo riusciti a invertire i crescenti tassi di obesità infantile, ed è per questo che l’OMS/Europa è qui in Croazia, su invito della dott.ssa Milanović, moglie del presidente, per galvanizzare il sostegno politico a questo vero insidiosa crisi di salute pubblica prima che diventi ancora più difficile da affrontare”.
Il dott. Milanović ha dichiarato: “L’obesità infantile è una malattia di proporzioni epidemiche e la Croazia, insieme a tutta la nostra regione europea, è tra le più colpite. È una malattia che non solo influisce negativamente sulla salute, sulla qualità della vita e sull’aspettativa di vita della nostra popolazione, ma rappresenta anche un onere economico significativo per la nostra società. Si stima che in Croazia, così come in tutta la Regione Europea, più del 2% del prodotto interno lordo vada a spese legate all’obesità”.
Ha aggiunto: “Qui al vertice di Zagabria, abbiamo avuto l’opportunità di dimostrare chiaramente che l’obesità non conosce confini: è un nostro problema comune e possiamo affrontarlo solo insieme, a livello europeo, e coinvolgendo numerosi settori della società . Credo che la Dichiarazione di Zagabria sia un passo importante per arrestare l’aumento dell’obesità infantile nell’intera Regione europea e che con un’azione congiunta miglioreremo e preserveremo la salute delle generazioni future”.
Il legame tra l’obesità e una serie di malattie
Sovrappeso e obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella Regione. Stime recenti suggeriscono che causino più di 1,2 milioni di morti all’anno, corrispondenti a più del 13% della mortalità totale. L’obesità aumenta il rischio di molte malattie non trasmissibili (NCD), comprese le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e le malattie respiratorie croniche. L’obesità è anche considerata una causa di almeno 13 diversi tipi di cancro ed è probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200.000 nuovi casi di cancro all’anno in tutta la regione, con questa cifra destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni.
Anche le persone in sovrappeso e quelle che convivono con l’obesità sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia di COVID-19, spesso sperimentando malattie più gravi e altre complicazioni. “Poiché l’obesità è così complessa, influenzata da diversi fattori come la genetica, l’ambiente e lo stato socioeconomico, nessun singolo intervento può arrestarne l’aumento”, ha spiegato il dott. Kluge. “Qualsiasi politica nazionale volta ad affrontare i problemi del sovrappeso e dell’obesità deve avere alle spalle un impegno politico di alto livello. Dovrebbero anche essere completi, raggiungere le persone lungo tutto il corso della vita e prendere di mira le disuguaglianze”.
Il direttore regionale ha concluso: “Speriamo di poter contare sui coniugi dei leader e dei capi di stato europei per sostenere la lotta all’obesità infantile nei loro paesi e contribuire a elevarla nelle agende politiche e aziendali. La Dichiarazione di Zagabria pubblicata oggi è un primo passo importante. Solo lavorando insieme, attraverso culture, settori e divisioni politiche, saremo in grado di arginare l’ondata di obesità infantile e contribuire a un futuro più sano per tutti”.

Dopo le festività di Pasqua, e al termine dei ponti del 25 aprile e primo maggio, più di 7 cittadini su 10 ricorrono all...
12/05/2023

Dopo le festività di Pasqua, e al termine dei ponti del 25 aprile e primo maggio, più di 7 cittadini su 10 ricorrono alle diete “fai da te” per rimettersi in forma generando un giro di affari pari a oltre 14 miliardi di euro annui. Il rischio però è di incorrere in regimi alimentari sbagliati che possono portare a un milione di morti di Europa, con costi sanitari molto elevati. A rivelarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).
La fine delle festività di Pasqua, assieme al rialzo delle temperature medie e all’avvio della bella stagione, spinge ogni anno una consistente fetta di popolazione a modificare le proprie abitudini alimentari con l’obiettivo di perdere peso e migliorare il proprio aspetto fisico. Secondo l’Italian Barometer Obesity Report, in Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, e circa 6 milioni di individui, pari al 12% della popolazione, risultano obesi, con una incidenza maggiore al Sud (14%) rispetto a Nord-Ovest e Centro (10,5%), spiega in una nota la Società.
Sempre in base alle stime Sima, sono appunto circa 16 milioni (il 27,2% dei residenti) gli italiani che, al termine del periodo di festività appena trascorso, hanno deciso di iniziare una dieta, generando un business che supera i 14 miliardi di euro. Tanto vale infatti in Italia il mercato del cibo dietetico, quei prodotti presentati al pubblico come a basso contenuto calorico, con pochi zuccheri o privi di zuccheri aggiunti, senza grassi, ecc. Ad esempio, solo per gli integratori alimentari, la spesa nel nostro paese ha raggiunto i 4 miliardi di euro.�Al tempo stesso si impenna la vendita dei farmaci per la perdita del peso che, a livello globale e secondo i numeri ufficiali, registrano un aumento del +25% solo nel primo trimestre del 2023.
Tuttavia, “Il 75% di coloro che inizieranno una dieta alimentare ricorrerà al ‘fai da te’, reperendo informazioni sul web e modificando le proprie abitudini a tavola senza rivolgersi ad un professionista del settore”, ha afferma, Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale. “Un rischio sul fronte della salute, – ha proseguito l’esperto – considerato che una dieta sbagliata e sbilanciata può avere sul nostro organismo ripercussioni serie, che vanno dal semplice affaticamento e mal di testa ai disturbi del sonno, crampi o perdita di massa muscolare, fino a poter causare problemi renali (nel caso delle diete iper-proteiche sbilanciate) e malnutrizione. E non è certo un caso se, in base ai numeri ufficiali, solo in Europa 950mila persone perdono ogni anno la vita a causa di diete alimentari sbagliate e malsane”.
Infine, da non sottovalutare è anche l’impatto economico sui sistemi sanitari nazionali dei vari paesi. Come sottolineato da Miani, “occorre inoltre ricordare gli ingenti costi sociali determinati dall’alimentazione sbagliata, che incidono fino al 10% sulla spesa sanitaria pubblica, con un impatto sulle casse statali di circa 13 miliardi di euro annui”, ha concluso.

Hai difficoltà a seguire una dieta o mantenere gli obiettivi prefissati in fatto di esercizio fisico? Inizia col dormire...
22/03/2023

Hai difficoltà a seguire una dieta o mantenere gli obiettivi prefissati in fatto di esercizio fisico? Inizia col dormire a sufficienza. È questo il messaggio che arriva da una ricerca dell’Università di Pittsburgh, i cui risultati sono stati presentati all’American Heart Association’s Epidemiology, Prevention, Lifestyle & Cardiometabolic Health Scientific Sessions 2023. “Concentrarsi su un buon sonno, dalle sette alle nove ore di notte con un orario regolare, l’attitudine a svegliarsi riposati ed essere vigili durante il giorno – spiega il professor Christopher. E. Kline, uno degli autori della ricerca – può essere un fattore importante che aiuta a rispettare gli obiettivi in fatto di attivita’ fisica e alimentazione”.
Gli studiosi hanno esaminato 125 adulti, per lo più donne e con un’età media di 50 anni, focalizzandosi sulla loro adesione a un programma di perdita di peso della durata di 12 mesi. Il sonno, la sua qualità e durata, è stato misurato con un apposito diario che i partecipanti redigevano giornalmente, a cui sono state associate le misurazioni di un device da polso, che registrava il sonno, l’attività di veglia e il riposo. Mentre per le calorie giornaliere si è fatto riferimento a una app e per l’attività fisica a un accelerometro. Dall’analisi dei dati è emerso che una migliore salute del sonno era associata a tassi più elevati di partecipazione alle sessioni di gruppo sulla perdita di peso, all’aderenza agli obiettivi di apporto calorico e al miglioramento del tempo dedicato allo svolgimento di attività fisica moderata-intensa.

Poke Bowl👩‍⚕️Il Poke o Poke Bowl 🥣è un piatto povero della tradizione hawaiana utilizzato dai pescatori per smaltire gli...
30/05/2022

Poke Bowl
👩‍⚕️Il Poke o Poke Bowl 🥣è un piatto povero della tradizione hawaiana utilizzato dai pescatori per smaltire gli avanzi di ciò che avevano pescato: una ciotola (bowl) 🥣composta da una parte di carboidrati (riso bianco ma ancora meglio se utilizziamo cereali integrali),una parte di proteine (pesce 🐠 crudo tagliato a pezzetti come nella tradizione, ma anche pesce cotto o 🍗 pollo o, se vogliamo una versione vegetariana, tofu), una parte di vegetali (verdure🥒 e frutta🍍),condito con salse diverse.
Molto diffuso in 🇺🇸 America,comincia ad essere conosciuto e amato anche da noi, soprattutto da un pubblico giovane; tante sono ora le Poke House in 🇮🇹Italia.
Possiamo comunque prepararlo anche a casa e, scegliendo gli ingredienti giusti, si può creare un piatto unico light , sano, nutriente e molto gustoso.
Le soluzioni che mostro nel post con relative calorie sono solo alcuni dei tanti abbinamenti che possiamo ideare.
Sta ora alla vostra fantasia creare delle Bowls 🥣 piene di colore e di gusto e…aspetto di vedere le vostre creazioni 😉👋👋

L’occhio invecchia precocemente, ma alcuni alimenti possono aiutare a preservarne la salute. Un’alimentazione ricca di a...
26/05/2022

L’occhio invecchia precocemente, ma alcuni alimenti possono aiutare a preservarne la salute. Un’alimentazione ricca di antiossidanti, vitamine A, B, E, luteina è in grado di ridurre rischi per la vista legati al passare degli anni: a cominciare dalla cataratta e dalla degenerazione maculare senile. A fare il punto su ruolo dell’alimentazione ma anche su tecniche e terapie innovative per la vista è il 19/mo Congresso Internazionale della Società Italiana di oftalmologia (Soi), di Roma.

“La retina – spiega Matteo Piovella, presidente Soi – è un tessuto con una circolazione unica e abbastanza penalizzata. Ha bisogno di sostanze, come la luteina, che il nostro organismo non produce e che quindi dobbiamo integrare dall’esterno. Tra gli alimenti che la contengono, oltre allo yogurt, ci sono soprattutto la frutta e gli ortaggi come spinaci, cavoli, broccoli e uova. La curcumina si trova nel curry e nello zafferano“.

Gli agrumi aiutano a combattere i radicali liberi e, specifica Piovella, “un recente studio evidenzia come la vitamina C contribuisca a mantenere le cellule del nervo ottico in funzione. Carote, zucca, patate dolci e meloni sono ricchi di beta-carotene. Peperoni gialli e arancioni, pesche sono ricchi di vitamina C e zeaxantina. La soia, con i suoi derivati, è formidabile anti-ossidante e contiene amminoacidi essenziali, fitoestrogeni, vitamina E che aiutano a mantenere gli occhi sani”.

Anche gli Omega 3 contenuti nel pesce sono fondamentali, in particolare salmone, tonno, trota selvatica e sardine contengono grandi quantità di acido docosaesaenoico. Il tè, soprattutto verde, nero e di Colong, è valido alleato”.

Dagli esperti arriva anche il calendario ideale delle visite oculistiche, che permette di salvaguardia della vista. “La prima visita va effettuata alla nascita, poi entro i tre anni di età – raccomanda il presidente Soi – quindi il primo giorno di scuola; successivamente ne fatta una tra i 10 e i 15 anni per gestire l’eventuale insorgenza della miopia. Dai 40 ai 60 anni ne va fatta una ogni due anni, e dopo i 60 una volta l’anno”.

Frutta, verdura, legumi, tè e caffè sono i pilastri di una dieta anti-demenza: infatti un lavoro pubblicato sulla rivist...
16/11/2021

Frutta, verdura, legumi, tè e caffè sono i pilastri di una dieta anti-demenza: infatti un lavoro pubblicato sulla rivista Neurology mostra che un’alimentazione ricca di questi alimenti – considerati tutti cibi con potere antinfiammatorio – riduce il rischio di ammalarsi di demenza. Lo studio ha coinvolto 1.059 individui di età media 73 anni, seguiti per un periodo di almeno tre anni e mezzo. Condotto da Nikolaos Scarmeas, della National and Kapodistrian University di Atene, il lavoro mostra che coloro che in età anziana consumano poca frutta e verdura, legumi e prediligono cibi con effetti infiammatori come carboidrati raffinati (pane bianco e dolci), carne rossa (hamburger, bistecche) e lavorata (hot dog, salsiccia), bibite e fritti – hanno un rischio triplo di ammalarsi di demenza rispetto ai coetanei che invece mangiano in modo sano.

Mentre un altro studio apparso sempre sulla stessa rivista svela il potere protettivo del pesce in particolare contro la demenza vascolare. Nella ricerca greca gli esperti hanno diviso il campione in tre sottogruppi a seconda di quanto fosse antinfiammatoria la loro alimentazione, misurata con un punteggio da un minimo di -8,87 a un massimo di 7,98. Nel corso del periodo di monitoraggio il 6% del campione si è ammalato di demenza. Ebbene è emerso che rispetto a coloro che consumavano in media 20 porzioni settimanali di frutta, 19 di verdure, 4 di legumi e 11 di caffè e tè (dieta altamente antinfiammatoria), quanti invece seguivano un regime alimentare infiammatorio (in media non più di 9 porzioni di frutta, 10 di verdure, due di legumi, nove di tè e caffè) presentavano un rischio triplo di ammalarsi di demenza.


Mentre l’altro studio, condotto da Cecilia Semieri dell’Università di Bordeaux in Francia mostra che consumare due o più porzioni di pesce a settimana difende dalla demenza vascolare nelle persone sotto i 75 anni. “I nostri risultati sono entusiasmanti perché mostrano che un’abitudine semplice come mangiare pesce (anche salmone, tonno e sardine) due o più volte a settimana si associa a meno lesioni cerebrali e a ridotta presenza di altri indicatori di danno vascolare nel cervello, molto tempo prima che i sintomi della demenza si manifestino”, conclude Samieri; quindi il consumo abituale di pesce ha un potere protettivo contro la demenza.

👩‍⚕️Che gioia Roberta poter sfoggiare la tua nuova linea (non definitiva, dato che dobbiamo andare avanti fino al tuo pe...
14/11/2021

👩‍⚕️Che gioia Roberta poter sfoggiare la tua nuova linea (non definitiva, dato che dobbiamo andare avanti fino al tuo peso forma) proprio al matrimonio di tuo figlio!! Che soddisfazione indossare quel bellissimo vestito che ti sta divinamente!! Cara Roberta, sei stata una paziente bravissima 👏 (sicuramente continuerai ad esserlo😉) e la tua determinazione è stata ripagata pienamente da questo ottimo risultato!! Un abbraccio 😃

👩‍⚕️Bravissimo Cesare!!  Risultato eccezionale (10 chili e 300 grammi in un mese),👏👏non solo per la perdita di peso ma, ...
06/11/2021

👩‍⚕️Bravissimo Cesare!! Risultato eccezionale (10 chili e 300 grammi in un mese),👏👏non solo per la perdita di peso ma, soprattutto, perché sei migliorato notevolmente nei tuoi valori pressori e di glicemia.👍👍Ora continuiamo fino a raggiungere il tuo peso forma 👋👋

👩‍⚕️Il riso Venere è una particolare varietà di riso 🌾 nero dalle innumerevoli proprietà benefiche: ricco di fibre, cont...
17/10/2021

👩‍⚕️Il riso Venere è una particolare varietà di riso 🌾 nero dalle innumerevoli proprietà benefiche: ricco di fibre, contiene una buona quantità di minerali quali fosforo, potassio, ferro e vitamine del gruppo B. Il colore nero è dovuto alla presenza degli antociani, pigmenti vegetali che conferiscono il caratteristico colore rosso-arancio e blu-violetto a molta frutta e verdura e che sono potenti antiossidanti. Aiutano quindi a combattere lo stress ossidativo, riducono il rischio di morte per malattie cardiovascolari, rafforzano le difese immunitarie, riducono il rischio di cancro. Questa ricetta con zucchine🥒 e gamberetti 🍤 è leggera e appetitosa ,senza aggiunta di olio, piatto unico completo. La preparazione è semplice: mettete il riso a cuocere con 250ml di brodo 🍲 vegetale. Nel frattempo lavate e tagliate a fettine le zucchine e fatele appassire con poco brodo. Aggiungete le zucchine e i gamberetti 🍤 (sgusciati e privati dell’ intestino)al 🌾 riso, 5 minuti prima della fine cottura. A cottura raggiunta spegnete il fuoco, aggiustate con sale e pepe, aggiungete del prezzemolo 🌿 tritato e lasciate riposare la pietanza per pochi minuti . 310 calorie, pochissimi grassi e tantissimo gusto!!😃👍👍.

02/09/2021
Cara Catia, è stato bello vederti andare via soddisfatta con la tua dieta di mantenimento dopo il percorso fatto insieme...
17/07/2021

Cara Catia, è stato bello vederti andare via soddisfatta con la tua dieta di mantenimento dopo il percorso fatto insieme che ti ha portato a perdere 12 chili in appena tre mesi!!!👏👏Sono certa che con la tua determinazione e l’esperienza acquisita in tre mesi di dieta riuscirai brillantemente a mantenere il peso raggiunto…per sempre😃. In bocca al lupo 👍

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Cisterna
04012

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