27/01/2022
𝐔𝐧 𝐚𝐝𝐨𝐥𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐮 𝟒 𝐡𝐚 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐦𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝐂𝐨𝐯𝐢𝐝, 𝐫𝐚𝐝𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝟐 𝐚𝐧𝐧𝐢. (𝐑𝐞𝐩𝐨𝐬𝐭 𝐝𝐚 𝐐𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚̀).�
✒️✒️ 𝑺𝒄𝒓𝒊𝒗𝒆𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒍𝒆 𝒗𝒐𝒔𝒕𝒓𝒆 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒐 𝒆𝒗𝒆𝒏𝒕𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒅𝒐𝒎𝒂𝒏𝒅𝒆.��📌 E addirittura 1 su 5 mostra segni di un disturbo di . È quanto emerge da un’ampia metanalisi appena pubblicata su Jama Pediatrics, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80mila giovani. Il tema è stato discusso al XXIII congresso della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia ( ) che per rispondere ai bisogni dei giovani e dare indicazioni ha creato un Gruppo di Ricerca in dell’Infanzia e �📌 È in corso una crisi mondiale della salute mentale, anche e soprattutto fra i giovanissimi: l’incidenza di e ansia fra gli adolescenti è raddoppiata rispetto a prima della di -19 e questo diffuso disagio mentale rischia di mettere una seria ipoteca sulla salute futura dei ragazzi.�✅ Lo sottolineano gli esperti riuniti per il XXIII congresso nazionale virtuale della Sinpf, discutendo i dati degli studi più recenti sull’argomento. Un’ampia metanalisi appena pubblicata su , che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80 mila giovani, ha infatti dimostrato che 𝒐𝒈𝒈𝒊 𝒖𝒏 𝒂𝒅𝒐𝒍𝒆𝒔𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒔𝒖 𝒒𝒖𝒂𝒕𝒕𝒓𝒐 𝒉𝒂 𝒊 𝒔𝒊𝒏𝒕𝒐𝒎𝒊 𝒄𝒍𝒊𝒏𝒊𝒄𝒊 𝒅𝒊 𝒅𝒆𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒖𝒏𝒐 𝒔𝒖 𝒄𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒖𝒓𝒃𝒐 𝒅’𝒂𝒏𝒔𝒊𝒂. La probabilità è particolarmente alta fra i ragazzi più grandi, che più dei bambini hanno risentito delle che non hanno consentito di vivere in serenità e assieme ai coetanei momenti fondamentali della crescita, dalle prime relazioni all’esame di maturità.� ✅ Tutto questo è confermato anche da un secondo studio, su 1500 bambini e adolescenti, pubblicato sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry ( ). Una situazione che potrà purtroppo avere conseguenze negative sul lungo periodo: 𝒆̀ 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒏𝒇𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒅𝒊𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒓𝒊𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒅𝒆𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒖𝒓𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒍’𝒊𝒏𝒇𝒂𝒏𝒛𝒊𝒂 𝒆 𝒍’𝒂𝒅𝒐𝒍𝒆𝒔𝒄𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒔𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂 𝒅𝒂 𝒂𝒅𝒖𝒍𝒕𝒊 𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒂𝒍𝒖𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒆, 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒍𝒐, 𝒆 𝒂 𝒎𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒊 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒊𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂̀ 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒓𝒆𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒍𝒆. Questo è vero soprattutto per chi ha sofferto in maniera persistente di sintomi : essere costantemente ‘sotto tono’, specialmente durante l’adolescenza, ha ripercussioni più negative di un singolo episodio depressivo anche molto precoce, se questo viene poi risolto.
📌 “Tutte le ricerche concordano: con la pandemia un’allarmante percentuale di giovanissimi sta manifestando i segni di un disagio mentale – spiega Claudio , co-presidente della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e direttore emerito di neuroscienze e salute mentale all’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano –. I tassi di depressione e ansia che si registrano sono direttamente correlati alle restrizioni: si impennano cioè quando viene impedita la , quando si deve tornare alla didattica a distanza ( ), quando non si possono coltivare le relazioni con i coetanei che in adolescenza sono indispensabili”.� 📌 A pagare il prezzo più alto sono i ragazzi della scuola secondaria superiore, “una fase essenziale per le nuove esperienze e per i primi traguardi – prosegue Mencacci – non vivere nella normalità ‘pietre miliari’ come l’esame di maturità o i primi amori per la psiche di un giovanissimo è assimilabile a un e come tale può essere un fattore scatenante di ansia e depressione. Molti possono avere sintomi di disagio mentale che poi si risolvono, ma tanti stanno mostrando di non riuscire a uscirne: per loro la pandemia è stata una sorta di ‘catalizzatore’, un evento che li ha portati su una traiettoria di malessere. Senza contare coloro che erano già fragili prima di Covid-19, per i quali la pandemia è stata ancora più difficile da affrontare. Tutti devono essere intercettati e aiutati a uscire dalla depressione”.� ⚠️ Questo perché è ormai altrettanto certo che soffrire di depressione durante l’adolescenza comporta difficoltà per tutta la vita, se il disturbo non viene risolto presto e bene: come ricorda una nota della Sinpf, lo studio pubblicato di recente sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry per il quale sono stati seguiti quasi 1500 bambini e adolescenti fino ai 30 anni ha dimostrato che la presenza di sintomi persistenti di depressione da giovanissimi si associa a una vita adulta più difficile, in cui è maggiore il rischio di ansia, abuso di e perfino condotte , è più elevata la probabilità di avere problemi di salute e relazioni sociali complicate così come di non raggiungere gli obiettivi di studio e carriera. Le conseguenze sono più negative per chi soffre di depressione durante l’adolescenza rispetto alla prima infanzia e soprattutto per chi ‘trascina’ i sintomi depressivi senza che vengano risolti da un adeguato trattamento: 𝙡𝙚 𝙧𝙞𝙥𝙚𝙧𝙘𝙪𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙣𝙛𝙖𝙩𝙩𝙞 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙣𝙪𝙖𝙩𝙚 𝙞𝙣 𝙘𝙝𝙞 𝙚̀ 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙜𝙚𝙨𝙩𝙞𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙞 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞 𝙙𝙞 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙚 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡𝙚.�📌 “Questi dati confermano la necessità di e la depressione nei giovanissimi, un problema che sta emergendo con sempre maggiore forza a causa della pandemia – commenta Matteo , co-presidente della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e professore ordinario di Psichiatria all’Università di Udine –. L’adolescenza è un momento centrale per lo sviluppo psichico dell’individuo e occorre gestire adeguatamente le che vi si dovessero manifestare per evitarne le conseguenze a lungo termine. Il primo passo è una corretta , quindi occorre impostare una che spesso prevede in primis un percorso , ma che deve prevedere l’utilizzo di nei casi in cui ciò sia opportuno. I farmaci non sono indicati in depressioni lievi né come prima linea di trattamento, ma con opportuni accorgimenti possono essere d’aiuto quando la psicoterapia da sola non basta, per evitare che la depressione diventi persistente e quindi più pericolosa per il benessere presente e futuro dell’adolescente”.� 📌 In età evolutiva molti farmaci vengono tuttora utilizzati , ovvero prescritti al di fuori delle indicazioni per cui sono approvati: tanti principi attivi utilizzati nelle patologie psichiatriche di bambini e adolescenti hanno l’approvazione regolatoria solo per gli adulti e anche per colmare le lacune di conoscenza e rispondere ai bisogni dei giovani pazienti all’interno di Sinpf è nato il Gruppo di Ricerca in NeuroPsicoFarmacologia dell’Infanzia e Adolescenza, che oltre a favorire la ricerca scientifica nel settore potrà dare opportune indicazioni per la gestione adeguata dei giovani pazienti.�📌 “Il dibattito sulla prescrizione degli in infanzia e adolescenza è ancora aperto: alcuni sono approvati per l’impiego in questa fascia d’età, altri vengono comunque utilizzati – concludono Mencacci e Balestrieri – Tutti devono sempre essere prescritti nella consapevolezza dell’importanza di gestire l’adolescente nella sua complessità: gli antidepressivi possono e devono essere somministrati a un adolescente se è opportuno, ma occorre sempre che ci sia un attento ed è indispensabile sostenere il giovane paziente in un percorso di cura che tenga conto della sua particolare situazione emotiva e cognitiva”.
Fonti bibliografiche
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Racine N, McArthur BA, Cooke JE, Eirich R, Zhu J, Madigan S. Global Prevalence of Depressive and Anxiety Symptoms in Children and Adolescents During COVID-19: A Meta-analysis. JAMA Pediatr. 2021;175(11):1142–1150.
Copeland WE, Alaie I, Jonsson U, Shanahan L. Associations of Childhood and Adolescent Depression With Adult Psychiatric and Functional Outcomes. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2021;60(5):604-611.