03/01/2017
Oggi una paziente molto schietta mi ha chiesto: "Ma tutte 'ste casalinghe disperate che diventano all'improvviso diet-coach, che cosa hanno studiato esattamente? Marketing di vendita, o psicologia spiccia per fare leva sulle paranoie femminili di ciccia e invecchiamento?".
Inutile non sorridere: il 2016 è stato l'anno dei "coach" in campo nutrizionale (e sportivo), termine con il quale... non si indica assolutamente nulla!
Penso che bene o male le conoscerete tutti: amiche o conoscenti che all'improvviso pubblicano foto di mirabolanti "prima e dopo" con didascalia "XY è riuscita a perdere 10 kg senza fatica e senza privazioni. Chiedimi come!".
Cosa si nasconde dietro queste promesse? Facile intuirlo: vendite.
Non discutiamo su qualità o efficacia di questi prodotti (studi scientifici alla base ce ne sono... così come ci sono studi scientifici che dimostrano che il basilico contiene sostanze cancerogene; con un pizzico di 'interpretazione dei dati' la scienza può dirvi veramente di tutto: bisogna essere in grado di interpretare i dati *nel senso pratico* e capire la portata dello studio).
A me sinceramente fanno un po' tenerezza: che male c'è ad arrotondare lo stipendio con vendite facili di prodotti miracolosi, soprattutto se riguardano un campo in cui "tutti sono maestri" come l'alimentazione?
Peccato che il potenziale danno fisico e psicologico delle clienti non è da sottovalutare, e personalmente non mi farebbe dormire sonni tranquilli.
Danno fisico, perché se non si è in perfetta salute queste "polverine magiche" non sono proprio acqua fresca, e perché -pur permettendo perdita di peso- determinano anche un rallentamento metabolico e un facile riacquisto del peso (con gli interessi!).
Danno psicologico, perché spesso chi si rivolge come ultima spiaggia a questi prodotti "le ha provate tutte", con ovvie conseguenze sulla propria (dis)percezione corporea, autostima e rapporto con il cibo.
Senza contare che molte "diet-coach" fino a due settimane prima erano loro stesse seguite da nutrizionisti e alle prese con i chili di troppo e/o con la gestione di compulsioni alimentari...
Fate attenzione a chi vi affidate!
E ve lo dico a maggior ragione ora: il 3 gennaio, sulla spinta dei buoni propositi del 2017, è fin troppo facile lasciarsi tentare dalla strada sbagliata...