15/10/2018
Risonanza Magnetica della colonna vertebrale: quando serve?
La Risonanza Magnetica della colonna vertebrale è un esame di elevato dettaglio anatomico, alta risoluzione spaziale e di contrasto, sia del “contenente” (canale rachideo, vertebre e complesso osteo-meningo-disco-ligamentoso) che del “contenuto” (midollo spinale e radici nervose); in quest’ultimo ambito superando i noti limiti della TC che, affiancandola rimane ottimale nella semplice analisi della componente osteostrutturale.
La Risonanza Magnetica svolge attualmente un ruolo fondamentale nello studio della patologia degenerativa disco-vertebrale. Il processo di senescenza e degenerazione della colonna vertebrale rappresenta un importante problema di carattere sanitario calcolando che oltre la metà della popolazione accusa nel corso della propria vita il classico “mal di schiena” sovente lombosacrale, determinato a volte da semplici protrusioni di piccole parti del disco intervertebrale, altre volte da vere e proprie ernie. Grazie alla sue peculiarità diagnostiche, quali la elevata risoluzione di contrasto e panoramicità, consente una efficace delineazione delle alterazioni osteo-strutturali artrosiche, dello stato di salute dei dischi intersomatici e una precisa identificazione e topografia della patologia erniaria/protrusiva discale.